Che campionato sarebbe senza errori arbitrali? Palermo in Champions League e Catania salvo

Metà campionato se n’è andato, e con esso le solite polemiche sugli errori arbitrali. E’ ovvio che i direttori di gara, essendo esseri umani, non possono essere perfetti, e per questo si può dire che, rispetto allo scorso anno, stanno migliorando. Analizzando gli arbitraggi delle prime 19 gare del campionato, possiamo sostenere che gli errori gravi sono diminuiti rispetto allo scorso anno, e su 186 partite (4 devono ancora essere recuperate), i risultati falsati sono “solo” 24.

Per risultati falsati intendiamo quelle partite che sarebbero potute finire con un risultato diverso senza un errore molto grave dell’arbitro, come un gol regolare annullato, un rigore netto non concesso o uno concesso, ma inesistente. Considerando quindi soltanto questo genere di errori, e soltanto nelle partite con risultati in bilico (era inutile considerare un risultato falsato con un gol irregolare in una partita finita 4-0), abbiamo provato così a stabilire come sarebbe stata la classifica se in campo avessimo avuto soltanto arbitri perfetti.

L’esultanza “scritta” di Maoulida (gallery)

C’è chi cerca l’abbraccio dei compagni e chi corre sotto la curva, chi si toglie la maglia e chi fa il gesto della culla: di esultanze stravaganti ne abbiamo viste a centinaia sui campi di calcio, ma quella di Toifilou Maoulida proprio ci mancava. Come festeggia una rete l’attaccante francese in forza al Lens? Tira fuori una striscia di stoffa sulla quale sono scritti curiosi messaggi rivolti a familiari, amici o tifosi.

Niente di offensivo, dunque, ma vere e proprie dediche per le persone che gli sono più care e che lo sostengono nella vita di tutti i giorni. Un modo curioso di festeggiare che è diventato una sorta di marchio di fabbrica, anche se bisogna ammettere che il ragazzo ha poche opportunità di mostrare le proprie esultanze scritte, visto che la butta dentro molto raramente. Vale comunque la pena godersi la gallery subito dopo il salto.

Cannavaro & Co., calendario per beneficenza

Ancora una volta i calciatori italiani scendono in campo per una giusta causa, per aiutare ragazzi meno fortunati che cercano un’occasione di riscatto. Stavolta non parliamo di una gara di beneficenza, come se ne fanno tante nel corso della stagione, ma di un calendario venduto in allegato a Max, i cui proventi finiranno nelle casse dell’associazione fondata da Ciro Ferrara e Fabio Cannavaro nell’ambito del progetto Sport a Scampia.

Ed è proprio il capitano della Nazionale a mettersi in mostra in copertina nel calendario che ha visto posare anche Di Vaio, Pazzini, Diamanti, Toni, Gilardino, Balzaretti, Cassani, Floccari, Ferrari, Mauri, Materazzi e Matri. Tutti insieme appassionatamente per una buona causa, ad accompagnarci per un anno con muscoli scolpiti e sguardi ammiccanti. Un’idea simpatica che riscuoterà sicuramente un buon successo, nonostante la concorrenza di calendari con ben altri soggetti. Intanto godetevi un assaggio dell’opera.