Balotelli urla “Forza Milan” e scoppia il caso

E’ stata una gran giornata per i tifosi rossoneri quella di ieri. Prima la presentazione di Ibrahimovic e Robinho, poi nel tardo pomeriggio la notizia di un riavvicinamento di Balotelli a Milano, sponda Milan. Era cominciato tutto quando il calciatore del Manchester City si era presentato in clinica a Pavia per l’intervento al ginocchio. Ad aspettarlo c’erano ovviamente i giornalisti che immediatamente gli hanno chiesto cosa ne pensava dell’interessamento del Milan. La sua risposta è stata

Galliani mi vuole in rossonero? Sono contento, è una grande squadra.

Risposta diplomatica che rientra nello spirito del solito gioco delle parti. Niente scoop? Quando c’è di mezzo Balotelli mai dire mai. E’ bastato aspettare qualche ora e l’ex interista si è affacciato al balcone con tanto di cuffietta da sala chirurgica e, forse per sfogare la tensione, ha urlato alle persone che erano fuori ad aspettarlo “Forza Milan“.

Elkann-Moratti, botta e risposta. Lo juventino: “Non ha imparato a vincere”

Continua il botta e risposta tra due insospettabili signori distinti che finora si erano tenuti lontani dalle polemiche. Ma nel calcio italiano, ricco di tensioni, sfottò e spesso qualche parola di troppo, non potevano essere esenti a lungo. Dopo la “battuta” di Massimo Moratti che avantieri aveva dichiarato che era meglio avere una squadra multietnica che vincere comprando le partite, è arrivata la risposta di John Elkann, azionista di maggioranza della Juventus il quale, stuzzicato dalle domande dei giornalisti di Mediaset Premium, ha dichiarato:

Non hanno mai saputo perdere, ma soprattutto non hanno ancora imparato a vincere.

Poche parole ma chiare ed efficaci, a cui fa eco il neo presidente bianconero Andrea Agnelli che ha aggiunto

Moratti dovrebbe imparare a gioire dei suoi successi, le sue parole sono state assolutamente inutili.

Bundesliga: Youssef Mohamad, espulsione record

A modo suo ha stabilito un record, sebbene ci sia ben poco di cui andar fieri. Stiamo parlando di Youssef  Mohamad, difensore in forza al Colonia, che proprio oggi si è visto sventolare in faccia un cartellino rosso dopo appena 82 secondi di gioco. Nella gara contro il Kaiserslautern, Mohamad non ha trovato un modo migliore per fermare un attaccante avversario, se non commettendo un fallo da ultimo uomo. A quel punto l’arbitro non ha potuto far altro che applicare il regolamento ed invitare il giocatore a lasciare il campo.

Se proprio vogliamo trovare il lato positivo della faccenda, possiamo invitare il difensore a brindare per il record appena conquistato (il precedente in Bundesliga spettava a Ivanschitz del Magonza, espulso dopo 188 secondi).  A voi il video dell’impresa.

Calciatori disoccupati, ce ne sono per fare almeno 2 squadre di A

Il tasso di disoccupazione in tutta Italia sale, ma quando si tratta di noi “comuni mortali” è considerato normale. Quando invece a rimanere senza squadra sono calciatori che hanno calcato i campi di serie A, giocato centinaia di partite e a volte vinto anche trofei importanti, fa un certo effetto.

Ingaggi troppo alti che non si vogliono abbassare, poca volontà di scendere di categoria o semplicemente una carta d’identità troppo pesante per far scegliere a qualche club di puntare su di loro. Questi i principali motivi per cui vediamo oggi, a 3 settimane dalla chiusura del mercato estivo, ancora tantissimi calciatori disoccupati. Secondo i dati della Lega Calcio sarebbero più di 200, ma considerando solo quelli di altissimo livello, ce ne sono talmente tanti che se Ciccio Graziani decidesse di riprendere in mano il progetto-Cervia, potrebbe farlo già dalla A.

Moviola, la Rai si autocensura ed elimina i replay televisivi

Troppe polemiche sugli errori degli arbitri? La Rai ha trovato la soluzione: eliminare i replay dalle sue trasmissioni, sia durante le dirette che nei programmi di approfondimento come la Domenica Sportiva o 90′ minuto. Una soluzione che pare essere gradita all’associazione degli arbitri, da anni sotto pressione per i troppi errori che condizionano il campionato.

In questo modo se ci saranno sbagli o no, non lo sapremo mai, rimarremo con il dubbio, a meno che non si decida di seguire i programmi di approfondimento sportivo della Mediaset, di Sky o delle altre televisioni private. Diciamo che come mossa per attirare gli spettatori, non è stata molto furba.