Lotito minacciato di morte

Chiamatela “farsopoli”, chiamatela “partita dello scandalo“, ma così doveva andare e così è andata. Chi sperava che andasse diversamente sapeva benissimo di contare su una mera illusione, perché la Lazio

Balotelli, macchina sabotata

Più sulle copertine dei giornali il suo nome stava per finire su un manifesto funebre! Parliamo di Mario Balotelli e delle rivelazioni del suo agente Mino Raiola su un episodio

Moggi radiato

Luciano Moggi voleva godersi la sua personle rivincita dopo i fatti di Calciopoli di qualche anno fa. E forse se la godrà pure, vedendo sul banco degli imputati i dirigenti

Mourinho aggredito a Barcellona

L’idea di caricare l’ambiente sembrava servisse ai calciatori del Barcellona prima di tutto per caricare la propria squadra, ma come purtroppo spesso accade, quando si esasperano i toni, c’è sempre

Calciopoli, Bergamo a Galliani: ho fatto cambiare il referto (audio)

Probabilmente finirà tutto in una bolla di sapone, come ormai è abitudine da queste parti, ma intanto noi ci divertiamo a riportare fedelmente tutto ciò che ruota intorno a Calciopoli 2, nella speranza di venire a capo della spinosa questione e di conoscere i nomi (tutti!) delle persone implicate. Nei giorni scorsi si è parlato soprattutto di Inter e delle intercettazioni telefoniche tra i vari Facchetti, Moratti e compagnia bella con i dirigenti arbitrali.

Oggi nella lista delle società poco “pulite” entra il Milan, con una telefonata tra Adriano Galliani e Paolo Bergamo, risalente al 17 maggio del 2005. Ebbene in quella conversazione l’allora designatore arbitrale si diceva dispiaciuto per la sconfitta del Milan contro la Juventus (l’8 maggio), vissuta come “un trauma di famiglia” e rassicurava Galliani sulla squalifica inflitta a Konan, reo di un brutto fallo su Kakà. Per quell’intervento il leccese venne espulso, ma evidentemente la punizione non era ritenuta sufficiente, tanto che il designatore arbitrale chiamò Trefoloni (l’arbitro della gara) per fargli riscrivere il referto:

A lei posso dirlo, con Trefoloni abbiamo riscritto il referto arbitrale. Il giudice sportivo non avrebbe capito, ci volevano i toni giusti per una squalifica esemplare.

Calciopoli, la difesa di Moggi

E’ il giorno del riscatto per Luciano Moggi, il giorno tanto atteso da chi vuole far chiarezza sul periodo buio del calcio italiano, quando sembrava esserci un grande burattinaio che decideva le sorti del campionato, usando mezzi non proprio leciti.

Per quelle colpe Big Luciano ha pagato, così come ha fatto la Juventus, ma a quattro anni di distanza si scopre che il marcio non era solo in casa bianconera e che diverse società erano coinvolte nelle amichevoli chiacchierate con arbitri e designatori arbitrali, al fine di ottenere direzioni di gara comode e accomodanti.

Del resto, Moggi ha sempre sostenuto la tesi del “tutti colpevoli, nessun colpevole”, ma fino a qualche settimana fa le sue invocazioni erano rimaste inascoltate, fin quando i suoi avvocati non hanno deciso di trascrivere le migliaia di intercettazioni telefoniche tra i dirigenti di diverse società ed i responsabili della classe arbitrale nel periodo incriminato. E oggi quelle intercettazioni sono arrivate sul tavolo del giudice di Napoli che sta portando avanti l’inchiesta, nella speranza che Moggi venga scagionato da ogni accusa.

Calciopoli 2: ora è ufficiale

L’avevamo predetto già qualche giorno fa, e siamo stati ascoltati. Nonostante le prime smentite, l’inchiesta denominata Calciopoli 2 è ufficialmente partita. Il procuratore Palazzi ha aperto un fascicolo in cui

Calciopoli: le telefonate da “brividi” di Meani e Facchetti

Purtroppo più si va avanti e più le telefonate che vengono pubblicate fanno paura. Sì perché se il sistema-Moggi sembrava somigliare a quello mafioso, che dire dei toni utilizzati dai dirigenti di Milan e Inter, Meani e Facchetti?

Oggi sembra il giorno del Milan, dato che su tutti i principali giornali sono spuntate le telefonate di Leonardo Meani, in parte già scoperte nel primo filone di Calciopoli, e per le quali i rossoneri furono già puniti con la sottrazione di alcuni punti in classifica. Ma quelle che escono oggi sono ben peggiori. In una telefonata con Galliani, il dirigente rossonero chiede se è possibile piazzare due loro uomini nelle commissioni dilettanti di serie C perché così

abbiamo un po’ di controllo anche nelle categorie inferiori, è meglio.

Cosa significa? Che il controllo ce l’hanno anche nelle categorie superiori? Fatto sta che la preoccupazione di Galliani in quella telefonata non è di trattenere Meani, ma solo di sapere se i “due uomini” siano gente affidabile. Ma l’ex addetto agli arbitri è stato beccato al telefono anche con Collina, quando era ancora direttore di gara, e prima che fosse “premiato” per la sua estraneità a Calciopoli con l’affidamento del posto da designatore arbitrale. Forse se fossero state sentite queste telefonate, quel posto non lo avrebbe mai ottenuto.