Risultati Coppa Italia 2011 Quarto Turno 29 novembre 2011


Bologna
 – Crotone 4-2: 
11′ pt Diamanti (B); 3′ st Vantaggiato (B); 4′ st Gimenez (B); 20′ st Abruzzese (ag) (B); 26′ st Sansone (C); 35′ st Djuric (rig.) (C) (giocata il 23 novembre)  (JUVENTUS)
Chievo – Modena 3-0: 33′ e 47′ pt  Uribe (C); 3′ st Paloschi (C) (giocata il 23 novembre) (UDINESE)
Fiorentina – Empoli 2-1: 28′ e 37′ Cerci (F); 20′ st Shekiladze (E) (giocata il 24 novembre) (ROMA)
Genoa – Bari 3-2 d.t.s.: 37′ pt Birsa (rig.) (G); 38′ pt Borghese (B); 45′ st Jorquera (G); 47′ st Bellomo (B); 10′ sts Pratto (G) (giocata il 24 novembre) (INTER)
Cagliari – Siena 1-2: 16′ Gonzalez (S); 7′ st Angelo (S); 39′ st Rui Sampaio (C) (giocata il 24 novembre) (PALERMO)
Parma – Verona 0-2: 27′ pt Ferrari (V); 17 ‘ st Gomez (V) (LAZIO)
Catania – Novara 2-3: 3′ pt Lanzafame (C); 23′ st Granoche (N); 25′ st Lopez (C); 33′ st e 45′ st Meggiorini (N)  (MILAN)
Cesena – Gubbio 30/11 15.00 (NAPOLI)

Risultati Coppa Italia 2011 quarto turno 24 novembre


Bologna – Crotone 4-2:
11′ pt Diamanti (B); 3′ st Vantaggiato (B); 4′ st Gimenez (B); 20′ st Abruzzese (ag) (B); 26′ st Sansone (C); 35′ st Djuric (rig.) (C) (giocata ieri)  (JUVENTUS)
Chievo – Modena 3-0: 33′ e 47′ pt  Uribe (C); 3′ st Paloschi (C) (giocata ieri) (UDINESE)
Fiorentina – Empoli 2-1: 28′ e 37′ Cerci (F); 20′ st Shekiladze (E) (ROMA)
Genoa – Bari 3-2 d.t.s.: 37′ pt Birsa (rig.) (G); 38′ pt Borghese (B); 45′ st Jorquera (G); 47′ st Bellomo (B); 10′ sts Pratto (G) (INTER)
Cagliari – Siena 1-2: 16′ Gonzalez (S); 7′ st Angelo (S); 39′ st Rui Sampaio (C) (PALERMO)
Parma – Verona 29/11 20.45 (LAZIO)
Catania – Novara 29/11 21.15 (MILAN)
Cesena – Gubbio 30/11 15.00 (NAPOLI)

Coppa Italia, eliminate Torino, Lecce ed Atalanta

Il terzo turno preliminare di Coppa Italia ha registrato non poche sorprese, sebbene nel calcio moderno nulla possa essere dato per scontato, specie in questo periodo dell’anno, quando le gambe non girano come dovrebbero e la preparazione influisce in modo determinante sui risultati.

Fa comunque effetto vedere squadre come il Torino, il Lecce e l’Atalanta fatte fuori dal tabellone e costrette ad assistere alla prossima Tim Cup dal salotto di casa. Bene invece il Cagliari, la Fiorentina, il Bologna, il Parma, il Novara, il Catania, il Chievo, il Bari, il Cesena ed il Modena, che si sono liberati delle rispettive avversarie ed accedono al prossimo turno di Coppa Italia. Dopo il salto trovate i risultati completi ed i marcatori di questa interessante giornata.

Zamparini: Morganti, designazione sospetta

Foto: AP/LaPresse

Con l’assegnazione della Coppa Italia è calato il sipario sulla stagione 2010-’11, ma l’eco delle polemiche continua ancora. A lamentarsi è il presidente del Palermo Maurizio Zamparini, che già ieri al termine della finale aveva urlato tutta la propria rabbia per un rigore non assegnato ai rosanero e per l’espulsione di Munoz:

L’Inter è la Banda Bassotti, sanno solo rubare. Moratti? Si definisce da solo, se non si vergogna lui…

Una dichiarazione dura da parte del patron del Palermo, anche nella mattinata di oggi era arrivato il parziale passo indietro:

Mi sono pentito di aver chiamato l’Inter ‘Banda Bassotti’. Al novantesimo si dicono delle battute. Ritengo però che gli errori arbitrali abbiano sempre sfavorito il Palermo e fatto vincere all’Inter partite che non meritava.

La questione sarebbe finita lì, se Zamparini non avesse saputo che Morganti era alla sua ultima gara da arbitro. Una notizia che che ha mandato su tutte le furie il patron del Palermo, il quale ora parla di designazione sospetta.

Coppa Italia all’Inter, le immagini della festa

Foto: AP/LaPresse

I colori nerazzurri trionfano ancora e lo fanno per la terza volta nella stagione 2010-’11, apertasi con la conquista della Supercoppa Italiana e conclusasi con la vittoria in Coppa Italia. E’ un’Inter che non somiglia affatto a quella che lo scorso anno spaventava tutti in Italia ed al di fuori dei confini nazionali, ma è comunque un’Inter che ha dimostrato di non aver esaurito la fame di vittorie e di essere pronta ad aprire un nuovo ciclo sotto la guida di mister Leonardo. Ed è proprio il tecnico nerazzurro il più felice al termine della gara vinta per 3-1 contro il Palermo:

E’ una soddisfazione enorme. E’ stata un’annata diversa, per me, per l’Inter, con tanti cambiamenti e tanti sacrifici. Poter chiudere con una partita al termine della quale Materazzi e Zanetti sollevano una coppa è una cosa molto bella.

Inter – Palermo 3-1: fotogallery

Foto: AP/LaPresse

Si spengono le luci sull’ultimo atto della stagione calcistica italiana, che si conclude così come era cominciata: vittoria dell’Inter nella Supercoppa Italiana la scorsa estate, vittoria dell’Inter questa sera di fronte al Palermo. I nerazzurri completano così il triplete, meno ricco rispetto a quello della scorsa stagione, ma comunque prestigioso, mentre i rosanero non riescono nell’impresa di mettere in bacheca il primo trofeo della propri storia.

Le lacrime di Delio Rossi a margine della premiazione la dicono lunga sulla voglia che aveva il suo Palermo di regalare una gioia ai 35mila arrivati dalla Sicilia a riempire lo Stadio Olimpico. L’altra faccia della medaglia è la gioia stampata sul volto di Leonardo, che vince il suo primo titolo da allenatore dell’Inter e spera di poter aprire un ciclo vincente.

Finale Coppa Italia: Inter – Palermo 3-1

Foto: AP/LaPresse

Finale della Coppa Italia Tim Cup edizione 2010/2011
Stadio Olimpico, Roma:
Inter-Palermo 3-1
Reti: 26′ pt e 31′ st Eto’o (I), 43′ st Munoz (P), 48′ st Milito (I)

Formazioni di partenza
Inter (4-3-1-2): Julio Cesar; Nagatomo, Lucio, Ranocchia, Chivu; Zanetti, Stankovic, Thiago Motta; Sneijder; Eto’o, Pazzini. All. Leonardo
Palermo (4-3-2-1): Sirigu, Cassani, Munoz, Goian, Balzaretti; Migliaccio, Acquah, Nocerino, Ilicic, Pastore, Hernandez. All. Delio Rossi

Vincitore della coppa Italia Tim Cup edizione 2010/2011: INTER

Inter – Palermo 3-1

L’autostrada A3, nel tratto in cui si protende da Salerno a Reggio Calabria, è stato negli ultimi giorni teatro di un esodo in massa. Quello dei tifosi del Palermo che, nella gioia di poter disputare una finale prestigiosa contro un avversario di tutto rispetto, hanno deciso di raggiungere Roma. I più in auto, una discreta parte, con ogni altro mezzo. A conti fatti, nello stadio Olimpico vi erano ampie porzioni colorate di rosanero: 35 mila spettatori giunti dalla Sicilia hanno colorato e garantito uno spettacolo canoro da mettere i brividi. Sul versante opposto, certamente per il pubblico di fede interista viaggiare a seguito della squadra “all over the world” è ormai esperienza frequente e abituale.

Numerosi anche i tifosi dell’Inter a cui non resta che sperare – quest’anno è andata così – che la coppa Italia chiuda una stagione iniziata alla grande – con la conquista del Mondiale per Club – e finita in sordina. Eppure, per lasciare intuire quale differenza di aspettativa vi sia stato rispetto al pubblico dell’una o dell’altra fazione, citiamo un dato su tutti: a Palermo, una serie di maxischermi hanno convogliato nelle principali piazze le poche migliaia di appassionati rimasti in città. Due sono stati montati in piazza Politeama, un altro a Villa Filippina, uno a piazza San Lorenzo. A Milano, invece, maxischermi non ve n’è: li si monta solo in occasione della finale di Champions League.

Coppa Italia, Inter e Palermo a caccia del titolo

Foto: AP/LaPresse

Ancora qualche ora di attesa prima che vado in scena l’ultimo atto stagionale del calcio nostrano, con l’attesissima finale di Coppa Italia tra Inter e Palermo. Gli occhi sono ancora puntati sulle magie di Messi, sul Barcellona campione d’Europa e su Abidal che solleva la Champions League, e sarà dura scendere sulla terra ed accontentarsi del calcio “umano” che ci verrà proposto (con tutto il rispetto per le pretendenti al titolo).

Ma Inter-Palermo è comunque una gara da seguire dal primo all’ultimo minuto e piena di spunti interessanti per l’una e per l’altra compagine. Il Palermo torna a giocarsi una finale dopo 32 anni e spera di mettere in bacheca il primo trofeo della sua storia, al termine di una stagione travagliata. L’Inter di coppe nazionali ne ha già sei in bacheca ed è alla sua sesta finalissima in sette anni, ma vuole conquistare il suo terzo trofeo stagionale (dopo Supercoppa Italiana e Mondiale per Club) e regalare a Leonardo la prima coppa da allenatore nerazzurro.

Video: cresce la febbre a Palermo per la finale di Coppa Italia

Per l’Inter la Coppa Italia rappresenta il trofeo che dovrebbe salvare la stagione – anche se aver vinto il mondiale per club ha un altro valore.

Il problema è che la piazza ha sofferto troppo, perché si è passati da un triplete alla vittoria dello scudetto ad opera degli odiati cugini. E una vittoria in Coppa Italia permetterebbe di giocarsi con loro la supercoppa italiana all’inizio della nuova stagione.

Semifinale Coppa Italia: Inter – Roma 1-1

Foto: Ap/LaPresse

Gara di ritorno della semifinale di Tim Cup valevole per l’approdo in finale
Stadio Meazza di San Siro, Milano:
Inter-Roma 1-1
Reti:
13’ st Eto’o (I), 39’ st Borriello (R)

La finale
INTER – PALERMO

Inter – Roma 1-1

Il vantaggio di una rete in virtù del successo esterno dell’andata consentiva ai nerazzurri di beneficiare del favore del pronostico ma, senza voler sminuire il trofeo nazionale già per altro trascurato dalle big, giocare la finalissima di Roma sarebbe stato per entrambe le formazioni un contentino a dispetto delle aspèettative stagionali. Disattese. Davanti al proprio pubbblico, appena dopo la festa rossonera in piazza Duomo per la conquista del 18esimo scudetto, gli uomini di Leonardo hanno mostrato fin da subito di non voler perdere l’ultimo trofeo possibile.

Privi di Taddei e Totti per squalifica, i giallorossi hanno tenuto testa agli avversari pagando semmai la sfortuna e, in diverse circostanze, una imprecisione eccessiva. Mancano, nelle file dei padroni di casa, Sneijder e Stankovic oltre allo squalificato Ranocchia: recupera Nagatomo e c’è spazio anche per Mariga. Lucio centrale di difesa con Chivu, Pazzini ed Eto’o in attacco. Capitolini in emergenza: infortunati Brighi e Mexes, rientrano De Rossi e Perrotta. Menez è la spalla di Borriello.

Palermo – Milan 2-1: fotogallery

Foto: AP/LaPresse

Una vittoria per entrare nella storia. Questo era l’obiettivo dichiarato di Delio Rossi, che dopo una stagione travagliata sulla panchina del Palermo con tanto di esonero e riassunzione) sperava di poter regalare al popolo rosanero una finale di Coppa Italia. Il Milan dal canto suo sognava di bissare il successo in campionato e di mettere in bacheca un altro importante trofeo.

Si partiva dal 2-2 dell’andata ed i rossoneri sapevano che per passare il turno avrebbero dovuto segnare un gol in più degli avversari. Impresa non facile al Berbera, non questa sera almeno, perché i padroni di casa hanno giocato a viso aperto, ribattendo colpo su colpo ad ogni azione degli avversari.

Semifinale Coppa Italia: Palermo – Milan 2-1

Foto: Ap/LaPresse

Gara di ritorno della semifinale di Tim Cup valevole per l’approdo in finale.
Stadio Barbera, Palermo:
Palermo-Milan 2-1
Reti:
18′ st Migliaccio (P), 28′ st Bovo (P), 49′ st Ibrahimovic (M)

Qualificato per la finale di Coppa Italia: PALERMO
Contro: la vinente di Inter-Roma (domani ore 20.45)

Palermo – Milan 2-1

La pancia piena con sensazione di sazietà? O piuttosto una sbornia da scudetto non ancora smaltita? Forse, nè l’una nè l’altra, perchè il Paelrmo ammirato allo stadio Barbera, di fronte a un pubblico che ha saputo nuovamente stupire per impeto e trasporto, è sembrata squadra determinata e piena di vigore. Volevano la finale a ogni costo, i rosanero, e l’hanno ottenuta in virtù di una prestazione che ha legittimato il successo.

Fuori Cassano e Ibrahimovic, neppure in panchina Gattuso: Allegri opta per l’inserimento a centrocampo di Flamini e Van Bommel e affida l’attacco a Pato e Robinho. Delio Rossi schiera i migliori ma non Miccoli che, assieme a Pinilla, si accomoda in panchina. La prima occasione dell’incontro è dei rossoneri: verticalizzazione di 30 metri di Pirlo, palla sui piedi di Robinho che, a tu per tu con Sirigu, calcia clamorosamente alto. All’8′ è Flamini a spaventare Sirigu: il portiere di casa respinge con i pugni sulla linea di porta. Il Palermo si affaccia dalle parti di Abbiati al 16′: cross di Cassani per Hernandez che serve Pastore, palla di poco a lato. Ancora locali al 22′: Pastore smarca Migliaccio che libera Hernandez, provvidenziale l’intervento di Flamini.