Coppa Italia: Roma-Inter atto quarto

Roma vestita a festa in questo sabato di tarda primavera per l’ultimo atto di una stagione infinita. Di fronte le avversarie di sempre, i soliti noti, che da quattro anni a questa parte si contendono la Coppa nazionale, quel portaombrelli tanto snobbato ad inizio stagione che poi diventa quasi indispensabile vincere, per salvare la faccia a fine campionato.

Ancora Roma-Inter dunque, dopo un campionato intenso che ha visto i nerazzurri sempre avanti ed i giallorossi ad inseguire speranzosi fino al minuto sessantuno dell’ultima giornata. Alla fine ha vinto l’Inter, ma la Roma è uscita a testa alta dallo stadio Massimino, con la consapevolezza di aver giocato una splendida stagione.

Lo sanno bene i tifosi, accorsi a Fiumicino ad attendere la squadra di ritorno da Catania al grido di Coppa Italia sarà, per concludere la stagione così come era cominciata, alzando cioè un trofeo.

Coppa Italia: la finale è Roma-Inter. Come sempre!

Passano gli anni, ma il ritornello non cambia. Ancora Roma-Inter in finale di Coppa Italia, per la quarta volta negli ultimi quattro anni. Ieri sera non c’è stata alcuna sorpresa al Massimino ed il Catania non è riuscito a interrompere la tradizione.

Del resto la formazione proposta da Walter Zenga non lasciava pensare ad una riscossa tentata dai rossazzurri: titolari a riposo per la gara di domenica contro la Juventus, nel tentativo di salvare il salvabile, con l’obiettivo dichiarato di restare nella massima serie.

Anche Spalletti non ha schierato la formazione migliore, ma nel caso della Roma è prassi abbastanza usuale, come per tutte le grandi squadre, che in Coppa Italia lasciano spazio a chi in campionato non ne trova. E poi il risultato di 1-0 dell’andata (gol di Totti) lasciava i giallorossi piuttosto tranquilli sul passaggio del turno.

Coppa Italia: l’Inter nervosa è in finale!

Ecco cosa succede a parlar male dell’Inter! Solo ieri ne avevamo elencato le debolezze, individuando nella scarsa personalità e nella difficoltà a gestire i momenti clou, il problema maggiore.

Stamattina invece ci ritroviamo a lodare lo spirito cinico di questa squadra che è riuscita col minimo sforzo a raggiungere il massimo risultato. La Lazio ha fatto quel che ha potuto per acciuffare in extremis la finale di Coppa Italia, che le avrebbe consentito di sperare in un’entrata in Europa nella prossima stagione.

Più di questo non si poteva chiedere agli uomini di Delio Rossi, forse solo un pizzico di precisione in più, ma alla fine della fiera, non gli si può rimproverare nulla.