Milan – Palermo 2-2: fotogallery

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Finisce pari e patta la seconda semifinale di Coppa Italia, dopo l0 0-1 di ieri tra Roma e Inter. A confrontarsi nella gara di stasera erano Milan e Palermo, l’una alla ricerca della doppietta stagionale, l’altra desiderosa di sollevare un trofeo al termine di un anno con troppi bassi e pochi alti.

Allegri ha dichiarato di volere anche la coppa nazionale, ma manda in campo molte seconde linee. Ibrahimovic naturalmente è della partita, essendo squalificato per tre giornate in campionato, ed a fargli compagnia nel reparto offensivo è Antonio Cassano. Dall’altra parte manca Miccoli, deluso per l’esclusione dall’undici titolare. Pronti via ed i padroni di casa passano in vantaggio: cross di Oddo e piattone di Ibrahimovic, che così trova il modo di farsi perdonare le intemperanze dell’ultimo periodo e di dimostrare di essere ancora utile a questo Milan.

Coppa Italia semifinale andata: Milan – Palermo 2-2

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Gara valevole per l’andata delle semifinali di Coppa Italia.
Stadio Giuseppe Meazza di San Siro, Milano
Milan-Palermo 2-2
Reti:
4’ pt Ibrahimovic (M), 14’ pt Pastore (P), 8’ st Hernandez (P), 31’ st Emanuelson (M)

Milan – Palermo 2-2

Se per Roma e Inter la semifinale di coppa Italia di quest’anno è emblema di una stagione da archiviare in fretta ma anche appiglio per salvare in qualche modo una annata infelice, per Milan e Palermo il trofeo Tim Cup ha valenza differente. Enorme lustro, in casa rosanero, è già il fatto di poter appuntare in annuario l’approdo al penultimo step della competizione nazionale – e vincerla, va da sé, sarebbe motivo di festa grande – mentre i rossoneri si sono garantiti finora l’eventualità di chiudere il 2010/2011 con una doppietta (coppa Italia e campionato) che non eguaglierebbe il triplete messo in cascina dall’Inter di Josè Mourinho ma, in qualche maniera, ne farebbe propria l’eredità.

I primi 90 dei 180’ previsti nel doppio confronto di andata e ritorno sva in scena allo stadio San Siro: dopo l’ottimo responso dell’ultimo turno di campionato – che ha consentito ai padroni di casa di allungare iul divario dalla seconda e ai siciliani di espugnare l’Olimpico giallorosso – per entrambe le squadre si annuncia una sfida di fuoco. Difficile ed entusiasmante. Il Milan ritrova Zlatan Ibrahimovic, squalificato in campionato per tre turni, e Massimiliano Allegri gli mette a supporto Cassano. Pirlo torna titolare e si schiera nella consueta posizione inrtermedia tra difesa e centrocampo. Delio Rossi, di contro, insiste con la coppia offensiva composta da Pinilla ed Hernandez alle cui spalle agisce Pastore. Nell’11 iniziale anche il baby fenomeno Acquah, in mediana.

Roma – Inter 0-1: fotogallery

Fto: AP/LaPresse

Fino alla scorsa stagione era la sfida tra le migliori compagini del calcio italiano, mentre quest’anno quella tra Roma ed Inter è solo una gara tra le grandi deluse, tra due squadre partite con ben altri obiettivi, che non immaginavano certo di ritrovarsi a dover giocare alla morte una semifinale di Coppa Italia per salvare la faccia e la stagione.

L’ultimo turno di campionato ha mortificato le ambizioni delle due squadre, con l’Inter che probabilmente ha dato l’addio definitivo alla corsa scudetto e la Roma costretta a rinunciare (forse non definitivamente, ma quasi) al sogno di conquistare un posto nella Champions League della prossima stagione. Fare bene in Coppa Italia (e magari vincerla) rappresenterebbe dunque l’ultima chiamata per le due formazioni. Chiamata senza risposta per gli uomini di Montella, che tra le pareti domestiche non riescono ad imporre il proprio gioco ed alla fine soccombono di fronte alla maggiore voglia degli ospiti.

Coppa Italia semifinale andata: Roma – Inter 0-1

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Gara valevole per l’andata delle semifinali di Coppa Italia.
Stadio Olimpico, Roma:
Roma-Inter 0-1
Rete:
45′ pt Stankovic (I)

Roma – Inter 0-1

Trofeo Tim Cup. A meno di miracolosi stravolgimenti del destino che la stagione in corso ha riservato a Roma e Inter, a giallorossi e nerazzurri è rimasto solo questo. La Coppa Italia. A differenza degli anni passati, quando le due formazioni avevano preso gusto a sfidarsi in finale, nel 2011 tocca loro scontrarsi nel turno di semifinale per accedere all’ambita, ultima gara. Chi perde butta via anche il salvagente di scorta, chi riuscirà a vincere potrà rendere meno amaro un periodo da archiviare in fretta.

Reduci da due ko in campionato, le rose di Montella e Leonardo sono schierate dai rispettivi tecnici nel pieno delle forze: l’ex Aeroplanino, tuttavia, deve rinunciare allo squalificato Totti mentre l’ex rossonero fa a meno di Eto’o, infortunato. 4-2-3-1 per la Roma con Doni in porta; Cassetti, N. Burdisso, Juan e Riise in retroguardia; Pizarro, De Rossi a fare da collante tra difesa e mediana; a centrocampo Taddei, Perrotta e Vucinic; Borriello unica punta. L’Inter risponde con il 4-3-1-2: tra i pali Julio Cesar; il ritorno da titolare di Maicon che prende posto in difesa al fianco di Lucio, Ranocchia e Nagatomo; in mediana Zanetti, Cambiasso e Stankovic; Sneijder il trequartista; in attacco Milito e Pandev.

Coppa Italia quarti di finale: Juventus – Roma 0-2

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Quarta sfida dei quarti di finale di coppa Italia.
Stadio Olimpico, Torino:
Juventus-Roma 0-2
Reti:
20′ st Vucinic (R), 46′ st Taddei (R)

La Roma sfiderà in semifinale (formula di andata e ritorno) l’Inter.

Che gli ha fatto Claudio Ranieri, contestato in maniera eccessiva da critica e competenti del settore per un gioco mai spumeggiante (lo abbiamo pensato e detto, in più di una circostanza, anche su queste pagine), a questa Roma, pare difficile capirlo. Fatto sta che i giallorossi, una volta di più, mostrano di aver affinato meccanismi e smussato gli angoli di pecche difensive e lacune di tenuta atletica, andando a vincere in terra torinese e portando a casa una qualificazione alle semifinali di Coppa Italia che fa morale e accresce ulteriormente la fiducia nei propri mezzi.

La Juventus ha mostrato di non poter ancora competere per traguardi importanti anche a causa di assenze pesanti in fase offensiva. E’ proprio in attacco che bianconeri sono mancati, dando ragione a chi ritiene che senza un intervento in sede di mercato di riparazione la corsa ai vertici della classifica di serie A sarà parecchio dura. Strani meccanismi, quelli del calendario: la squadra finalista della passata stagione si trova a giocare fuori casa la sfida secca per l’accesso al turno successivo: alta la posta in palio, il fatto che si sfidino le due squadre con più titoli nazionali in bacheca è inoltre elemento di interesse aggiuntivo.

Coppa Italia quarti di finale: Napoli – Inter 4-5 d.c.r. (0-0 d.t.s)

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Terza sfida dei quarti di finale di coppa Italia.
Stadio San Paolo, Napoli:
Napoli-Inter 4-5 d.c.r. (0-0 d.t.s.)

La sequenza dei rigori:
Per il Napoli segnano Cavani, Hamsik, Zuniga, Yebda. Sbaglia Lavezzi.
Per l’Inter vanno in gol Eto’o, Cambiasso, Pandev, Motta, Chivu.

L’Inter sfiderà in semifinale la vincente del match tra Juventus-Roma, in programma giovedì 27 gennaio alle ore 20.45 presso lo stadio Olimpico di Torino.

Banco di prova per entrambe le formazioni: il Napoli spumeggiante di questi tempi, che vola sulle ali dell’entusiasmo suscitato dal secondo posto in classifica a quattro punti dal Milan, è ancora in lizza – come i nerazzurri, del resto – su tre fronti e non pare disposto a rinunciare a nulla; l’Inter, nell’anno che fa seguito al triplete, non può non dare il massimo nel tentativo di onorare al meglio la passata stagione e provare a rivincere tutto.

Condizioni di salute – fisica e psicologica – diametralmente opposte: reduci dalla vittoria esterna sul campo di Bari, i partenopei sembrano avere energie da vendere e voglia infinita di fare bene; rimpatriati da Udine con una sconfitta sonora – netta sotto il profilo statistico e meritata sul piano del gioco – gli uomini di Leonardo hanno la possibilità di rimediare in fretta allo scivolone che ha interrotto la marcia di sole vittorie (cinque su cinque) ottenute con l’ex Milan alla guida tecnica.

Delneri punta sulla Coppa Italia

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Scudetto: un termine bandito dal vocabolario della Vecchia Signora, almeno fino alla sosta natalizia, quando i risultati confortanti avevano convinto il tecnico Delneri a sbilanciarsi sulle reali ambizioni della Juventus. Poi è arrivata la sosta e c’è da supporre che Del Piero e compagni abbiano fatto una lauta abbuffata di panettoni e torroni, se è vero che al rientro non sono più riusciti a dare continuità ai risultati precedenti.

Ora la vetta della classifica è più lontana ed allora è il caso di percorrere altre vie, rincorrendo magari la qualificazione alle semifinali di Coppa Italia, in attesa di sapere quali possano essere le reali ambizioni in campionato. Impresa non semplice, visto che tra la Juventus e la semifinale della coppa nazionale c’è la Roma dell’ex Ranieri, in netta ripresa dopo un inizio di stagione non entusiasmante. Delneri carica i suoi e li invita a tirare fuori il meglio:

La Juve, al solito, dovrà tirare fuori il massimo di se stessa. Daremo tutto, perché quella di domani contro la Roma è una partita importante.

Coppa Italia quarti di finale: Sampdoria – Milan 1-2

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Seconda sfida dei quarti di finale di coppa Italia.
Stadio Luigi Ferraris di Marassi, Genova:
Sampdoria-Milan 1-2
Reti:
17’ pt e 22’ pt Pato (M), 6’ st Guberti (S)

Il Milan incontrerà in semifinale il Palermo in un confronto di andata e ritorno.

Dopo l’avvincente sfida di ieri sera tra il Palermo – che ha conquistato la semifinale dopo i calci di rigore grazie alla rete decisiva del giovanissimo Martinez- e il Parma, tocca nel pomeriggio a Sampdoria-Milan, gara che offre più di uno spunto di riflessione. Il ritorno a Genova, tra i suoi ex tifosi, non è dei più felici visto che FantAntonio è stato accolto da fischi. La voglia, ancora, di capire quanto i rossoneri potessero tenere alla competizione, visto che il Milan è in corsa su due fronti con risultati finora ottimi: che sia, proprio per questo, la Tim Cup un trofeo cui poter rinunciare?

Altro: appena acquistati, Van Bommel ed Emanuelson, i due calciatori da ieri in quota al Diavolo guadagnano fiducia incondizionata e, certo di una condizione di forma buona, il tecnico dei rossoneri decide di schierarli dal 1’. Stesso discorso vale per Maccarone, appena sbarcato sotto la Lanterna e già in campo. Infine, la possibilità lampante, per la Sampdoria, di approdare in Europa a prescindere dall’esito del campionato. Le prime impressioni, leggendo gli schieramenti in campo, portano a dire che né Allegri né Di Carlo rinunciano a giocarsela. Qualche rincalzo, vero, ma neppure troppi.

Coppa Italia quarti di finale: Palermo – Parma 5-4 d.c.r. (0-0 d.t.s.)

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Prima sfida dei quarti di finale di coppa Italia.
Stadio Barbera, Palermo:
Palermo-Parma 5-4 d.c.r. (0-0 d.t.s.)

La sequenza dei rigori:
Per il Palermo segnano Bovo, Balzaretti, Nocerino, Pastore, Martinez. Sbaglia Cassani.
Per il Parma vanno in gol Palladino, Modesto, Candreva, Giovinco. Sbagliano Crespo e Valiani.

Il Palermo sfiderà in semifinale la vincente del match tra Sampdoria-Milan, in programma mercoledì 26 gennaio alle ore 17.45 presso lo stadio Marassi di Genova.

La si chiami pure coppetta, sacrificio, fastidio, lusso o vezzo. Salvo notare, di fatto, che arrivati ai quarti di finale di una competizione che prevede ancora (il meccanismo cambia in semifinale, dove sono previste gare di andata e ritorno) la formula dello scontro diretto con vincitore e sconfitto sanciti in 90’ (che possono diventare 120’, che si possono protrarre fino ai calci di rigore), a perdere non ci sta più nessuno.

E allora, ecco che prima di ricorrere al turn over ci si pensa parecchio su. La riflessione generale è che piace la riconsiderazione di un trofeo troppo spesso – e ingiustamente – snobbato per altre priorità, soprattutto se in coincidenza – lo ricordano nell’immediato pre partita le note della fanfara che ripropone l’inno italiano – con l’anniversario dei 150 anni dell’Unità nazionale. La valutazione più specifica è che si torna ad assistere a belle partite anche nell’infrasettimanale di Tim Cup.

Coppa Italia ottavi: Milan – Bari 3-0

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Ottavi di finale di coppa Italia.
Stadio Giuseppe Meazza di San Siro, Milano:
Milan-Bari 3-0
Reti:
19’ pt Ibrahimovic (M), 46’ pt Merkel (M), 20’ st Robinho (M)

La prima di Antonio Cassano da titolare con la maglia del Milan. Giunge ad uopo, per il talento barese, l’appuntamento degli ottavi di finale della competizione nazionale perché Massimiliano Allegri, di cui il 99 rossonero va dicendo un gran bene, decide di mettergli in mano le chiavi della trequarti locale. Ironia della sorte, in caso di qualificazione Cassano e il Milan troveranno la Sampdoria, ovvero il club e la tifoseria a cui il barese, solo qualche mese fa, giurava eterno amore.

A motivare ulteriormente Cassano, le parole della vigilia spese da Cesare Prandelli che si è detto convinto del fatto che il calciatore non fallirà quella che pare essere l’ultima occasione della carriera per vincere e convincere definitivamente. Che a benedire lo schieramento tra i titolari di Cassano sia proprio il Bari, pare dettaglio in grado di rinforzare le belle sensazioni. Altro dato: di fianco al barese c’è Ibrahimovic che, dopo l’ennesima dimostrazione di quanto l’intesa con Pato non sia congeniale, può stavolta contare su un assist man impeccabile.

Coppa Italia ottavi: Roma – Lazio 2-1

Foto: AP/LaPresse

Ottavi di finale di Coppa Italia.
Stadio Olimpico, Roma:
Roma-Lazio 2-1
Reti:
8′ st rig. Borriello (R), 13′ st rig. Hernanes (L), 32′ st Simplicio (R)

Daniele De Rossi, per almeno tre motivi. Il primo è che la Roma, battendo la Lazio per 2-1, si aggiudica il derby di coppa Italia e si qualifica per i quarti di finale dove incontrerà la Juventus in una gara ancora secca: si giocherà all’Olimpico bianconero per la migliore posizione juventina nella griglia di partenza. Il secondo è dato dal fatto che, senza Francesco Totti squalificato, chi incarnava in maniera evidente e totale l’essenza della formazione giallorossa era proprio lui, capitan Futuro. Il terzo, infine, sta nel fatto che quel futuro ad affiancare lo status di capitano, con il passare dei giorni, si sta affievolendo sempre più per trasformarsi in un presente vivo, nitido, reale. Con la fascia intorno al braccio, Daniele De Rossi ha finora vinto tutti i derby disputati: che fosse campionato, che fosse coppa. Il che non significa, vero, che in carriera li abbia vinti tutti. Come lui, se non meglio, ha fatto Claudio Ranieri: era la quarta stracittadina, per il testaccino, che ha fatto poker. Quattro vittorie, nessuna sconfitta, manco un pareggio. Eppure, stavolta, tutto si può dire meno che il mister capitolino avesse azzeccato la formazione iniziale.

Dentro Adriano e Borriello, fuori Menez e Vucinic; mediana corposa e rocciosa con Brighi, Simplicio e Greco di fianco al biondo ostiense; in difesa Mexes e Juan al centro con Burdisso e Riise sulle fasce. Fronte Lazio: assente Muslera per infortunio, dentro Berni; Mauri e Floccari vanno in panchina e Reja si affida a Gonzalez e Kozak. Biava e Radu tornano titolari a differenza della sfida contro la Sampdoria. Altro dato che comunichiamo per non perdere lo sfizio di dare degli imbecilli a quanti lo meritano: nel prepartita, rotto vetro pullman biancoceleste, ferito il team manager Maurizio Manzini e accoltellato al gluteo un ragazzino di quindici anni. Il tifo non abita nel “carne e ossa” dei responsabili: lì c’è solo spazio per l’ignoranza colpevole.

Coppa Italia ottavi: Sampdoria – Udinese 7-6 d.c.r. (2-2 d.t.s)

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Ottavi di finale di coppa Italia.
Stadio Luigi Ferraris di Marassi, Genova:
Sampdoria-Udinese 7-6 d.c.r. (2-2 d.t.s.)
Reti:
31’ pt Macheda (S), 45’ st Isla (U), 1’ p.t.s. Denis (U), 3’ s.t.s. rig. Pazzini (S)

Due squadre in condizione di foma diametralmente opposta: sulle ali dell’entusiasmo i friulani che, in attesa di sfidare l’Inter in campionato, dopo aver sbancato il Marassi rossoblu con una prova di forza condotta a suon di gol, si ripresentano nello stesso stadio per sfidare i blucerchiati di Di Carlo i quali, sotto il profilo fisico e tecnico, non sono brillanti come nei mesi precedenti. Il successo casalingo sulla Roma – fondamentale per la classifica – non ha convinto mentre la sconfitta dell’Olimpico contro la Lazio, di misura e non meritata, ha confermato le lacune di questa Samp: disattenta in difesa, inoffensiva in attacco, soprattutto al momento della finalizzazione.

Turn over solo per gli ospiti, con Di Carlo più cauto rispetto a Guidolin. Il tecnico dei friulani, infatti, sceglie di lanciare dal 1’ coloro che – vedi Angella, Agyemang-Badu, Abdi e Denis – pur avendo fatto bene quando chiamati in causa hanno giocato meno degli altri. Il passaggio del turno vale i quarti di finale contro la vincente di Milan-Bari. Tra i doriani la vera novità è l’inserimento dall’inizio di Macheda al fianco di Pazzini, per il resto la squadra è quella tipo.

Coppa Italia ottavi: Napoli – Bologna 2-1

Foto: AP/LaPresse

Ottavi di finale di coppa Italia.
Stadio San Paolo, Napoli:
Napoli-Bologna 2-1
Reti:
9’ pt Yebda (N), 23’ pt Lavezzi (N), 10′ st rig. Meggiorini (B)

Arrivati agli ottavi e, soprattutto, con gara secca da affrontare, ci si prova. Con un occhio alla competizione principale che resta il campionato, vero, ma con l’ardore e l’attenzione che merita una competizione quale è la Tim Cup, di meno appeal rispetto al resto ma pur sempre prestigiosa e in grado di garantire introiti (oltre a un posto in Euopa). Logica vuole che a cercare con maggiore interesse il passaggio del turno e la finale sia il Napoli il quale, rispetto al Bologna, può vantare una rosa più competitiva e vivere sulle ali dell’entusiasmo garantito da una prima parte di stagione assolutamente positiva. Qualificato alle fasi finali di Europa League, al secondo posto in graduatoria nella massima serie, il club di De Laurentiis ha imparato ad alimentare la voglia di vittorie e gradirebbe regalare a un pubblico spesso encomiabile la gioia di un successo che manca da tempo.

Non per questo i felsinei approdano al San Paolo con l’intenzione di deporre le armi, tutt’altro: impegnati nella lotta per non retrocedere – sarà così fino alla fine della stagione – gli emiliani sembrano pronti a vivere la serata di gloria che sfide del genere sannno garantire. Con l’immancabile turn over, evidente, ma con la consapevolezza che coloro i quali sono chiamati in causa hanno l’opportunità di mettersi in mostra in una vetrina di qualità: non c’è Di Vaio, tra gli ospiti, che presentano in attacco la coppia composta da Gimenez e Meggiorini. Dal canto suo, Mazzarri concede un turno di riposo a Cavani ma non rinuncia alle altre due stelle: Hamsik e Lavezzi ci sono, il centrocampo è completato da Yebda, Sosa e Blasi. In difesa largo a santacroce e Vitale.