Champions League: tocca all’Inter campione d’Europa

Si ricomincia da qui, da quella coppa sollevata sotto il cielo di Madrid, che sanciva la fine di un digiuno durato per ben 45 anni. Sono trascorsi pochi mesi da allora ed il ricordo è ancora vivo, ma per l’Inter è già ora di rituffarsi nella competizione per difendere il titolo conquistato.

Primo avversario da affrontare è il Twente, al suo battesimo nella fase a gironi in cinquanta anni di storia (anno più anno meno). Gli olandesi non dovrebbero far paura ai campioni d’Europa, ma la storia del calcio ci ha insegnato che non si può mai abbassare la guardia. Basta chiedere all’Inter di Mourinho, che due anni fa si qualificava alla fase successiva solo in virtù delle disgrazie altrui e che lo scorso anno doveva faticare non poco per ribaltare il risultato in quel di Kiev, quando era ad un passo dall’eliminazione.

Champions League: gironi di ferro per Inter e Milan, abbordabile quello della Roma

L’Inter ed il Milan partivano dalla urna numero uno, quella delle teste di serie, ma purtroppo sono capitati nei gironi più difficili tra gli 8 della Champions League. E così l’ironia della sorte ha voluto che la Roma, nonostante partisse dall’urna numero 2, beccasse un girone piuttosto abbordabile.

I campioni d’Europa dell’Inter infatti hanno pescato il Werder Brema che ha appena eliminato la Sampdoria, ma soprattutto la squadra più insidiosa di quelle dell’urna 3, il Tottenham. La vittima sacrificale invece si chiama Twente, ma spuntarla tra le altre sarà davvero dura.

Sorteggi Champions League: i rischi per le italiane

La due giorni di sorteggi europei comincia tra poco più di un’ora nella suggestiva cornice di Montecarlo, dove l’urna deciderà quali saranno le avversarie delle italiane nei gironi di Champions League. Inter, Roma e Milan attendono con impazienza di conoscere i nomi delle squadre da affrontare nelle gare del girone e già incrociano le dita, nella speranza di non beccare gli avversari più pericolosi. Quali i rischi per prime tre classificate della scorsa stagione?

Per scoprirlo bisogna analizzare i criteri di costituzione dei gironi, con otto gruppi di quattro squadre suddivise per fascia in base al coefficiente Uefa. L’unica limitazione riguarda le squadre dello stesso Paese, che non potranno ritrovarsi nello stesso girone (niente derby italiani dunque).

Champions League, preliminari: Spalletti eliminato, qualificazione storica per lo Zilina

Si è concluso ieri sera il quadro delle squadre che parteciperanno alla Champions League, e come la serata precedente non sono mancate le sorprese. La prima è l’eliminazione dello Zenit Sanpietroburgo di Luciano Spalletti. Un’eliminazione che potrebbe costare il posto all’ex allenatore della Roma, dopo l’1-0 dell’andata. I russi partono troppo sulla difensiva contro l’Auxerre, ma l’impostazione è sbagliata perché dopo solo 9 minuti i francesi segnano e tutto si azzera. I russi non sono molto concentrati, subiscono la rete del 2-0 e restano anche in nove a causa di due espulsioni per falli di nervosismo, ma nonostante nel finale crescano si dovranno accontentare dell’Europa League.

Champions League, preliminari: fuori anche il Siviglia

Un’incredibile serata di preliminari di Champions si è conclusa poche ore fa con diverse sorprese. Oltre alla immeritata eliminazione della Sampdoria, a far scalpore è anche il Siviglia che viene fatto fuori, contro tutte le aspettative, dallo Sporting Braga.

I portoghesi già all’andata hanno fatto preoccupare non poco gli spagnoli, quasi chiudendo il discorso con una traversa colta negli ultimi minuti di gara (finita poi 1-0 per i padroni di casa), ma è proprio in Spagna che il Braga dà il meglio di sé. La gara viene sbloccata da Mattheus alla mezz’ora e Lima cerca di chiuderla all’inizio della ripresa. Sullo 0-2 sembrava fatta, ma il Siviglia riapre i giochi con Luis Fabiano e Jesus Navas. A questo punto gli spagnoli si lanciano tutti in attacco, ma si espongono facilmente al contropiede, e così accade ciò che tutti i tifosi vorrebbero vedere: 3 gol in 6 minuti. Ancora Lima mette a segno le due reti del Braga portando a tre il suo score, mentre al 91′ segna Kanouté. Finirà 3-4 e i portoghesi ottengono una qualificazione su cui non contava nessuno alla vigilia.

Champions League, preliminari: Sampdoria-Werder Brema 3-2 (d.t.s.)

La Sampdoria sogna l’impresa per 80 minuti, ma poi una disattenzione, l’unica in tutta la partita, affossa tutto, regalando la qualificazione alla fase a gironi della Champions League al Werder Brema.

I tedeschi partono bene mettendo sotto pressione i doriani con alcune folate offensive, ma alla prima occasione è la Samp ad andare in gol. Cassano riceve palla al limite dell’area sulla sinistra, crossa perfettamente per la testa di Pazzini ed è 1-0 all’8′. Alla ripresa del gioco gli uomini di Di Carlo sono più convinti e attaccano ancora fino a che ancora il Pazzo non va in gol. Sugli sviluppi di un calcio di punizione il centravanti blucerchiato insacca con un destro al volo da cineteca. Ma non è la sola prodezza dell’ex punta della Fiorentina, la quale va vicina al terzo gol dopo un quarto d’ora con un colpo di testa respinto sulla linea di porta da un difensore.

Sampdoria, missione Champions League (video)

Gli almanacchi del calcio sono pieni zeppi di rimonte incredibili e di imprese sulla carta difficili da realizzare ed è su questa convinzione che si fondano le speranze blucerchiate, sebbene la montagna sembri troppo alta da scalare. Il 3-1 rimediato nella gara di andata dell’ultimo turno preliminare di Champions League non fa ben sperare, ma bisogna giocarsela ugualmente e puntare sul fattore campo, se si vogliono ridimensionare le ambizioni di un Werder Brema quasi sicuro del passaggio del turno.

Domenico Di Carlo, allenatore della Samp, crede nell’impresa e cerca di scaldare l’ambiente, pur rendendosi conto delle difficoltà che attenderanno la sua squadra sul terreno di Marassi:

Abbiamo provato il terreno sabato e ci sono delle difficoltà. È duro ma vengono via le zolle, difficile scegliere i tacchetti giusti, ma sono sicuro che superemo anche questa difficoltà. La Samp è pronta a fare l’impresa. Dobbiamo essere corti, compatti, aggressivi e veloci. Ci vuole cuore caldo e testa lucida, in settimana abbiamo analizzato tutto. Dobbiamo tenere ritmi alti per sfruttare le loro debolezze e soprattutto pressare in ogni zona e poi fare la differenza nei singoli.

Champions League, preliminari: Samp travolta dal Werder, Siviglia sconfitto dal Braga (video)

Werder Brema-Sampdoria 3-1
Braga-Siviglia 1-0
Salisburgo-Hapoel Tel Aviv 2-3
Partizan-Anderlecht 2-2
Basilea-Sheriff 1-0

Comincia male il percorso della Sampdoria verso la Champions League. Un percorso che rischia già di interrompersi sul nascere. Contro il Werder Brema i doriani partono bene e approfittano degli avversari un po’ addormentati, e vanno vicini al gol con Pazzini, a cui viene anche annullato un gol per un fuorigioco millimetrico.

Champions League, preliminari: Tottenham a rischio eliminazione, bene lo Zenit di Spalletti

Zenit-Auxerre 1-0
Rosenborg-Copenaghen 2-1
Dinamo Kyev-Ajax 1-1
Sparta Praga-Zilina 0-2
Young Boys-Tottenham 3-2

Se l’è vista davvero brutta il Tottenham, probabilmente la squadra più forte in questi preliminari di Champions League. Nonostante i tanti campioni in campo, ed il fatto che la Premier League sia già iniziata e quindi gli Speroni non possano avere la scusa di essere indietro con la preparazione, la squadra scesa in campo contro gli svizzeri dello Young Boys è davvero inguardabile. Chi si aspettava uno sparring partner è rimasto sorpreso nel vedere gli svizzeri così combattivi.

Real Madrid: Mourinho vuole subito la Champions

L’ambizione di Mourinho non ha limiti, dopo la tripetta con l’Inter dello scorso anno ed i successi conquistati qua e là in giro per l’Europa. Ora è alla guida Real Madrid, uno dei club più titolati del mondo,  e la sua fame di vittorie non è ancora appagata. L’obiettivo primario è la Champions League, che manca dalla bacheca delle merengues dalla stagione 2001-’02 e che per il portoghese significherebbe la consacrazione assoluta:

Siamo in pochi ad averne vinte due, in pochissimi ad averne vinte due con due club differenti. Ho tanto tempo davanti per vincere la terza.

Inter Campione d’Europa: la fotogallery

E’ la notte dell’Inter, una notte attesa per ben 45 anni, durante i quali i tifosi nerazzurri hanno dovuto spesso mandar giù bocconi amari, ammirando i cugini sul tetto d’Europa. Notte di sogni e di lacrime, di gioia e di urla represse per tanto, troppo tempo, mentre le foto degli altri diventavano a colori e le proprie restavano desolatamente in bianco e nero.

Ma valeva la pena soffrire tanto per vivere poi un momento così, in uno dei templi del calcio, nello stadio che quasi trent’anni fa vedeva l’Italia alzare al cielo il suo terzo titolo mondiale. Stavolta di italiani in campo non ce n’era neanche uno, se non negli ultimissimi minuti (Materazzi), ma va bene lo stesso, perché l’Inter riporta a casa la Coppa e vince anche per coloro che le hanno tifato contro, conservando i 4 posti dell’Italia nelle prossime edizioni della Champions.

E’ la notte dell’Inter e di Moratti, che ha speso fior di milioni in questi anni per ritrovarsi poi a stringere un pugno di mosche, fino all’apoteosi di ieri sera, che lo ripaga in parte delle tante lacrime versate. E’ la notte dell’Inter e di Milito, fortemente voluto la scorsa estate e capace di incantare il Santiago Bernabeu con giocate da fenomeno puro ed una doppietta al Bayern Monaco che vale la Coppa.

Ed è la notte di Mourinho, spesso attaccato da stampa e critica, ma capace di far scudo alla sua squadra nei momenti delicati e di caricare l’ambiente al punto giusto prima delle gare decisive. Sognava di far piangere il presidente, ma alla fine è lui a versare lacrime su questa coppa, mostrandosi per la prima volta umano. E infine è la notte dei tifosi, di quelli che hanno atteso per quasi mezzo secolo questo momento e di quelli che neanche c’erano nel lontano 1965, quando l’Inter sollevava la sua seconda Coppa dei Campioni. Notte magica, notte di foto da incorniciare. Finalmente a colori!

Champions League: le finali delle italiane

E’ il grande giorno dell’Inter, arrivata in finale di Champions League dopo un digiuno durato ben 38 anni, che diventano 45 se si fa riferimento all’ultima Coppa con le orecchie sollevata al cielo. Un’italiana in finale non la si vedeva dal 2007, quando furono proprio i cugini del Milan a festeggiare in quel di Atene, mentre per trovare la prima italiana in finale occorre tornare al 1957, seconda edizione della kermesse più prestigiosa a livello di club.

E allora andiamo a ripercorrere la storia delle italiane finaliste di Coppa dei Campioni/Champions League, a partire proprio da quel 30 maggio 1957, quando il grande Real spazzò i sogni della Fiorentina con un rigore di Di Stefano ed una rete di Gento nella finale di Madrid. L’anno successivo ancora una squadra italiana, il Milan, si giocava il trofeo contro i campioni d’Europa ed erano ancora le merengues a festeggiare, grazie ad un gol segnato nei supplementari da Gento, dopo che i 90 minuti si erano conclusi sul 2-2.

E venne l’anno della prima vittoria italiana in Coppa dei Campioni: ancora Milan in finale (22 maggio 1963 a Londra), ma stavolta i rossoneri riuscirono a recuperare lo svantaggio contro il Liblona ed a vincere grazie ad una doppietta di Altafini. Poi arrivò la doppietta dell’Inter, nel ’64 (3-1 al Real Madrid) e nel ’65 (1-0 al Benfica), mentre nel ’67 la stessa Inter cadde sotto i colpi del Celtic, pur essendo passata in vantaggio con Mazzola (2-1 il risultato finale).

Mourinho vuole veder piangere Moratti

Mancano meno di ventiquattro ore alla finale di Champions League tra l’Inter ed il Bayern Monaco, entrambe non ancora sazie di successi, dopo le abbuffate (campionato e coppa nazionale) in Italia e Germania. La vigilia è tesa, specie per i nerazzurri che non arrivavano in finale da ben 38 anni e che non portano a casa la Coppa con le orecchie da 45 anni. E Mourinho sa bene quato vale questa occasione:

La finale di Champion è sempre importante. Non credo in un significato particolare se non per i tifosi dell’Inter, 45 anni sono tanti, certo. Molti di questi non erano nati all’ultima coppa vinta, per loro sarà speciale. Domani sarà speciale per il club e per i tifosi e io sono onorato di dare il mio contributo.