Champions League: super-Benzema segna 3 gol all’Auxerre, altra sconfitta per il Chelsea

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E dire che Mourinho voleva cederlo a tutti i costi. Benzema chiude il 2010 (e forse anche l’avventura europea con il Real Madrid) con il miglior biglietto da visita per un attaccante: una tripletta. La partita non era delle più difficili, visto che il Real era sicuro del primo posto e l’Auxerre quasi certo dell’ultimo, ma i francesi hanno venduto cara la pelle almeno nella prima parte di gara. E’ proprio il centravanti della nazionale transalpina a sbloccare la gara su assist del solito immenso Cristiano Ronaldo sul finire di tempo, e la partita si può già dire conclusa qui.

La ripresa vede andare ancora una volta in rete il portoghese e altri due gol (regalati dalla difesa) di Benzema, che fanno concludere il girone al Real con il punteggio più alto di tutta la Champions, 16 punti. Ma le partite che contavano ieri sera erano altre, come Arsenal-Partizan, sulla carta semplice ma in realtà un vero e proprio incubo per i londinesi.

Cluj- Roma 1-1: fotogallery

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L’obiettivo dichiarato della Roma era quello di portare a casa almeno un punto dalla trasferta in terra romena, per esser certa della qualificazione al turno successivo di Champions League, a prescindere dal risultato di Bayern Monaco-Basilea. Alla fine il risultato è stato raggiunto, sebbene la Roma nei minuti finali abbia concesso troppo ad un Cluj che non aveva più nulla da chiedere a questo torneo e che non poteva nemmeno sperare nell’Europa League.

Poco da raccontare sul primo quarto di gara, se non un tiro di Totti ed un’entrata di Dica su Menez che avrebbe potuto regalare alla Roma un calcio di rigore. Al 21′, però, i giallorossi pareggiano il conto dei torti, andando in rete con un Borriello partito probabilmente in posizione di fuorigioco, seppur millimetrico.

Milan – Ajax 0-2: fotogallery

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E’ un Milan già qualificato e svogliato quello che si presenta al cospetto dell’Ajax nell’ultima gara del girone G di Champions League. Allegri regala spazio a chi di solito si gode la gara dalla panchina o dalla tribuna e la differenza con la squadra che comanda il campionato italiano si vede eccome. L’Ajax invece non può perdere la ghiotta occasione di far punti contro i rossoneri per guadagnare l’accesso alla competizione di minor prestigio, considerando che gli avversari diretti (l’Auxerre) devono vedersela con il Real delle meraviglie.

La storia della partita sta tutta nella diversità degli obiettivi ed è per questo che gli olandesi spingono sin dalle battute iniziali alla ricerca del gol, mentre il Milan si limita a contenere, per poi affacciarsi in avanti solo nel finale di frazione. Stesso copione nella ripresa, con l’Ajax pericoloso in più di un’occasione ed il Milan che non sembra interessato più di tanto al risultato finale.

Champions League: Cluj – Roma 1-1

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Sesta giornata del girone E di Champions League.
Dr. Constantin Radulescu stadium, Cluj:
Cluj-Roma 1-1
Rete:
21′ pt Borriello (R), 43′ st Traorè (C)

Un punto per passare il turno ma basterebbe anche la sconfitta se il Bayern battesse il Basilea: nonostante la possibilità di mettersi a fare calcoli, tuttavia, Claudio Ranieri ha chiesto alla Roma una prova maiuscola per mettere nel dimenticatoio la pessima ripresa di Verona che è costata due punti persi e due reti subite (a vanificare la doppietta di Simplicio). Il Cluj è fuori dalla competizione e affronta i capitolini con un 4-4-2 che ha quali terminali offensivi De Zerbi e Traorè. Giallorossi in campo con il 4-3-1-2: ci sono Castellini e Cassetti sulle fasce di retroguardia mentre la coppia centrale è formata da Mexes e Burdisso; Simplicio e Brighi con De Rossi in mezzo al campo, Menez fa la spola tra mediana e attacco dove agiscono Totti e Borriello. Novità dell’ultimo minuto: problemi all’inguine per Julio Sergio durante il riscaldamento, in porta gioca Lobont.

Ritmi bassi all’inizio. La prima conclusione in porta è di Totti che, al 9′, prova il destro direttamente da punizione con palla che si impenna di un paio di metri di troppo. Al 14′ netto il calcio di rigore non assegnato alla Roma per fallo in area di Dica su Menez lanciato a rete: gli ospiti cominciano a pressare e sbloccano dopo 6′. E’ il 21′ quando ancora Simplicio (momento d’oro per lui) prende per mano la squadra e imposta un’azione di ripartenza: palla sui piedi di Borriello che, tutto solo davanti a Stancioiu, lo batte con un sinistro rasoterra.

Champions League: Milan – Ajax 0-2

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Sesta giornata del girone G di Champions League.
Stadio Meazza di San Siro, Milano:
Milan-Ajax 0-2
Reti: 13′ st De Zeeuw (A), 21′ st Alderweireld (A)

Anche per i rossoneri, qualificazione già archiviata. La sfida finale del girone G contro l’Ajax diventa momento esclusivo per mettere nelle condizioni Allegri di dare opportunità a coloro i quali non hanno finora messo in statistica eccesssivo minutaggio.

Quindi, stavolta Ronaldinho gioca: sembra una prova d’appello, di sicuro conviene al brasiliano non sprecarla. Il numero 80 milanista affianca Robinho mentre Seedorf agisce alle loro spalle, solo panchina per Ibrahimovic. Non giocano neppure Gattuso, Zambrotta, Abbiati e Boateng. Tra i pali Amelia; difesa affidata a Yepes, Bonera, Thiago Silva e Antonini; mediana con Pirlo, Flamini e Ambrosini. In avanti Seedorf alle spalle del duo carioca.

Champions League: storica qualificazione per il Copenaghen

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Gare sottotono quelle di ieri sera in Champions League, visto che su 8 possibili qualificate, si conoscevano già 7 nomi e rimanevano dunque da decidere i primi posti e l’accesso all’Europa League. L’unica squadra che ancora puntava al “bersaglio grosso” era il Copenaghen, in vantaggio di un punto sul Rubin Kazan. I russi erano comunque pericolosi visto che in passato contro il Barcellona erano stati una delle poche squadre a vincere o ad ottenere almeno un punto, e stavolta i blaugrana scendevano in campo con la squadra B.

Ma i danesi non si sono fatti intimidire, ed hanno portato a termine il loro compitino: 3-1 rifilato al derelitto Panathinaikos, ombra della bella squadra ammirata fino allo scorso anno, ed in pratica qualificazione messa in cassaforte già a metà primo tempo. Forse scoraggiato anche dalle notizie che arrivavano da Copenaghen, il Rubin non fa una gran partita, o sono le seconde leve del Barça a volersi mettere in mostra, ma alla fine gli spagnoli avranno la meglio sui russi con i giovanissimi Vazquez e Fontas, 23 anni il primo, 21 il secondo.

Werder Brema – Inter 3-0: fotogallery

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Al di là del risultato finale, che avrebbe determinato la prima o seconda posizione nel Gruppo A di Champions League (Tottenham permettendo), l’Inter aveva un unico obiettivo nella trasferta di Brema: salvare la faccia ed evitare figuracce, come aveva chiesto nell’immediata vigilia il patron Moratti. Ma evidentemente la testa era già al Mondiale per Club ed a nulla è servito l’ampio turnover imposto da Benitez, se è vero che i nerazzurri tornano in patria con le ossa rotte.

Poche le azioni pericolose nel primo quarto di gara, ma poi i padroni di casa sono saliti in cattedra, costringendo Orlandoni ad un paio di interventi decisivi. Il terzo portiere dell’Inter nulla ha potuto, però, sul colpo di testa di Prodl, che al minuto 38 portava i tedeschi in vantaggio.

Champions League: Werder Brema – Inter 3-0

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Sesta giornata di Champions League gruppo A.
Stadio Weserstadion, Brema:
Werder Brema-Inter 3-0
Reti:
39′ pt Prodl (W), 4′ st Arnautovic (W), 43′ st Pizarro (W)

Non era in discussione la qualificazione solo perchè l’Inter, grazie al buon rendimento della prima parte di Champions, l’aveva già ipotecata. Semmai, occorreva conquistare il primo posto per riuscire a ottenere un pass migliore ed evitare le avversarie più pericolose. Invece, complice la netta sconfitta dei nerazzurri a Brema e in virtù del pari ricco di gol tra Twente e Tottenham, gli inglesi passano come migliore del gruppo A.

Pare essere costretti a commentare l’ennesima defiance di stagione degli uomini di Benitez, invece ci ostiniamo a pensare che, più di così, l’ex Liverpool non avrebbe potuto fare. Troppi infortuni, nessun rinforzo e giocatori non al meglio: chi altro avrebbe fatto più del tecnico interista?

Moratti, Benitez e il problema degli infortuni

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La vittoria sul Twente – ed il conseguente passaggio agli ottavi di finale di Champions – ha portato un po’ di sereno in casa interista. Resta però il nodo dell’impressionante numero di infortuni che ha colpito il club nella prima parte di stagione. Ieri sera in panchina accanto a Benitez sedevano Orlandoni, Santon, Biraghi, Natalino, Motta, Nwankwo, Crisetig. Difficile andare avanti in Champions con questi nomi – e anche in campionato potrebbe nascere più di un problema.

Di chi è la colpa di tutti questi infortuni? Il presidente dell’Inter sembra avere le idee chiare, dopo aver dedicato un buffetto al suo allenatore

Ci siamo incontrati in spogliatoio, non c’era tanto da dire: quando ci si stringe la mano e siamo tutti e due contenti, vale più delle parole

passa alle stilettate.

Champions League, Inter e 5 “sorelle” ottengono la qualificazione

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La quinta giornata di Champions League ha regalato due qualificazioni e mezza all’Italia, ma diversi passaggi del turno anche ad altri club. Dopo i 3 passaggi del turno matematici di ieri, ben 6 ce ne sono oggi, Inter compresa. La prima qualificazione avviene proprio nel girone dei nerazzurri, dove il Tottenham ottiene la vittoria grazie al 3-0 rifilato al Werder Brema senza nemmeno troppa fatica. Uno strapotere evidente sin dall’inizio (il gol di Kaboul arriva al 6′) che diventa anche eccessivo quando Bale dimostra di non interessarsi più di tanto del rigore sbagliato nel finale.

Passano il turno anche Manchester United e Valencia. Agli inglesi basta un gol del ritrovato Rooney (su calcio di rigore) per avere la meglio sul difficile campo dei Glasgow Rangers che comunque ottengono la qualificazione all’Europa League, mentre gli spagnoli sotterrano 6-1 il Bursaspor, ancora a zero punti, in una gara chiusa già nel primo tempo in cui Soldado e compagni avevano segnato 4 gol nel giro di 20 minuti.

Inter-Twente 1-0: fotogallery

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L’Inter conquista la qualificazione agli ottavi di Champions League e salva in extremis la panchina di Benitez. Due piccioni con una fava, come si suol dire, nel bel mezzo di un periodo non proprio esaltante per i colori nerazzurri, in netto ritardo sui cugini del Milan in campionato e risucchiati in un vortice di infortuni che sembra non aver fine.

I ragazzi di Benitez ci provano di spada e di fioretto, ma la rete del vantaggio sembra non voler arrivare, mentre Sneijder si produce in colpi di alta classe (punizione che colpisce la traversa) intervallati da errori degni dell’ultimo dei principianti. Il Twente fa quello che può, resiste e tenta la ripartenza, mettendo i brividi alla retroguardia nerazzurra in un paio di circostanze, prima che l’arbitro mandi tutti negli spogliatoi.

Champions League: Inter – Twente 1-0

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Quinta giornata di Champions League gruppo A.
Stadio Meazza di San Siro, Milano:
Inter-Twente 1-0
Rete:
10′ st Cambiasso (I)

Aggrappparsi alla Champions League per scacciare i fantasmi di un recente passato (il triplete, immensa gioia e anticamera della sofferenza) e i dolori di un campionato che, di riffa e di raffa, non si aggiusta. L’ultimo ko contro il Chievo, inoltre, ha iniziato a far scricchiolare con maggiore concretezza la panchina di Rafa Benitez, il cui bilancio fino a oggi non è certo positivo. Che colpa avrà mai l’ex Liverpool se sull’Inter si è scagliata la mannaia di un’infermeria sempre stracolma? Nulla, semmai gli si chiede di tornare a schierare una formazione caratterialmente imbattibile come accadeva in passato.

Il Twente è appiglio cui aggrapparsi per riscrivere la storia degli ultimi tempi e diventa salvagente non solo per il tecnico ma anche per Samuel Eto’o. Impeccabile fino a qualche giorno fa, il nuovo camerunense formato “Zidane Mondiali 2006” non è piaciuto. Lui a noi ma neppure lui a se stesso (di oggi le scuse “a quanti amano il gioco del calcio”). Obiettivo internazionale: qualificarsi come primi del girone ma, di fronte ai nerazzurri, ci finisce un club, il Twente, pronto a vendere cara la pelle perchè in caso di vittoria, agli olandesi si spalancherebbero le porte degli ottavi.

I padroni di casa, consueto 4-2-3-1, schierano tutti i pezzi da novanta di cui l’allenatore può disporre: Eto’o unica punta coadiuvata dai tre che agiscono alle sue spalle (Biabiany, Pandev, Sneijder), a centrocampo torna Cambiasso, in difesa Materazzi affianca Lucio al centro della retroguardia. Modulo speculare per gli olandesi di Preud’homme: Janko davanti a tutti con i tre a sostegno (De Jong, Chadli, Ruiz).

Mourinho fa espellere Sergio Ramos e Xabi Alonso

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José Mourinho non finisce mai di stupire. Il suo Real Madrid, nonostante fosse già qualificato agli ottavi di Champions League, ha asfaltato l’Ajax ad Amsterdam con un rotondo 4-0.

Invece di godersi l’ennesima vittoria di questo super-inizio di stagione, lo Special One ha cominciato a pensare agli ottavi prossimi venturi. A pochi minuti dalla fine, come mostrano le immagini televisive, prima parla con Xabi Alonso e poi fa arrivare il messaggio anche a Sergio Ramos via DudekCasillas : fatevi ammonire.

Champions League: crollo Arsenal, ora rischia l’eliminazione

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Se c’era una squadra che sembrava dover dirigere da sola le danze in Champions League, questa era l’Arsenal. Tre vittorie nelle prime tre partite e tutti i complimenti ad una squadra che aveva già la qualificazione in tasca. Ma come spesso fanno le squadre piene zeppe di giovani, va di scena l’inesperienza, e succede che i Gunners perdano la quarta gara. Nulla di grave, se non fosse che perdono anche la quinta, quella di ieri contro lo Sporting Braga che aggancia al secondo posto proprio la squadra di Londra. Nel frattempo lo Shaktar, grazie ai suoi brasiliani, si libera facilmente del Partizan e conquista il primo posto.

Gara strana Braga-Arsenal, con gli inglesi che sembrano accontentarsi del pareggio che dopotutto gli sta anche bene, ma che prendono gol a 7 minuti dal novantesimo. Il resto è un film già visto: tutta la squadra si riversa in attacco alla ricerca del pareggio e gol al 93′ subìto in contropiede. Ora la classifica del gruppo H vede lo Shaktar già qualificato (a meno di una sconfitta per 0-4 nell’ultima gara), con i turchi che potrebbero anche fare uno scherzetto agli inglesi, perdendo apposta e mettendo in difficoltà gli uomini di Wenger, costretti a vincere nella non impossibile sfida contro il Partizan.