L’Uefa stanga Gattuso

Era nell’aria ma non so se Gennaro Gattuso e il Milan si aspettassero una botta simile. La testata data a Joe Jordan – il viceallenatore del Tottenham – alla fine

Champions League: impresa Arsenal, rimonta e vittoria contro il Barcellona

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Quello che in molti definiscono come uno degli allenatori migliori del mondo ha sulle spalle una responsabilità enorme: se il Barcellona verrà eliminato dalla Champions League sarà colpa sua. Pep Guardiola è il maggior responsabile della debacle di ieri sera della sua squadra in quel di Londra, di fronte ad un Arsenal tra i migliori degli ultimi anni.

L’impressione è che gli 11 titolari blaugrana siano imbattibili, ma basta togliere un tassello che il mosaico crolla. La dimostrazione la si ha contro i Gunners, quando il primo tempo è dominato dagli spagnoli. David Villa porta in vantaggio i suoi sfruttando il solito sontuoso assist di Messi, mentre tutti gli altri compagni tengono costantemente sotto pressione gli avversari, senza farli ragionare ma anzi, facendoli innervosire e costringendoli ad ammonizioni stupide. La svolta arriva al 63′ minuto.

Roma – Shakhtar Donetsk 2-3: fotogallery

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Ci si aspettava una reazione da parte della Roma, dopo i due schiaffi incassati in campionato contro il Napoli nell’anticipo della venticinquesima giornata. E la reazione giallorossa c’è stata, ma solo quando gli avversari erano ormai troppo avanti per essere raggiunti.

E dire che la serata di Champions della Roma contro lo Shakhtar Donetsk era iniziata nel modo giusto, visto che dopo una mezz’ora senza troppe emozioni, Perrota trovava il rimpallo con un avversario e depositava in rete. Olimpico in festa e mente già proiettata verso una possibile goleada, o almeno su un punteggio che mettesse in cantiere la qualificazione ai quarti sin dalla gara di stasera.

Champions League ottavi andata: Roma – Shakthar Donetsk 2-3

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Andata degli ottavi di finale di Champions League.
Stadio Olimpico, Roma:
Roma–Shakthar Donetsk 2-3
Reti:
28’ pt Perrotta (R), 29’ pt Jadson (S), 35’ pt Douglas Costa (S), 42’ pt Adriano (S), 16’ st Menez (R)

In alcuni frangenti si è pensato che si potesse riproporre il miracolo accaduto nella sfida della fase a gironi contro il Bayern Monaco. Ma i miracoli, se tali sono, lo sono anche perchè accadono una volta. Poi, nulla più. E infatti, la speranza si è rivelata una mera illusione. Al triplice fischio – in realtà anche qualche minuto prima- ci si è disillusi. Non era cominciata male: i giallorossi, incerottati metaforicamente per un morale a pezzi, dovevano rinunciare al solo Julio Sergio per infortunio alla caviglia. In campo Doni, per il resto Claudio Ranieri sceglie di affidarsi ai più esperti dopo aver tentato, nei giorni precedenti, di ricompattare un ambiente per nulla integro sul piano psicologico. Totti, Perrotta, Mexes, De Rossi, Taddei, Vucinic: ci sono tutti.

Il testaccino sceglie il tridente – affiancando al capitano e al montenegrino anche Menez – e conferma la difesa a quattro rinunciando a Juan. Di fronte lo Shakthar di una vecchia conoscenza del calcio italiano: Mircea Lucescu. Squadra materasso, si era detto in fase di sorteggio. S’è visto, verrebbe da dire: come tutt’altro che vittima designata era parsa già nella serata di ieri il Tottenham in grado di espugnare il San Siro rossonero. Che sia ancora manifesta l’inferiorità delle italiane rispetto al resto del mondo? L’augurio è che l’Inter, tra una settimana, possa smentirci ancora.

Champions League: due ex madridisti decidono Valencia-Schalke 04

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Brutte notizie per gli italiani giungono da quel di Valencia. L’andata degli ottavi di finale tra i padroni di casa ed i tedeschi dello Schalke 04 finisce 1-1, un risultato che ha diversi significati. Il primo, per pura statistica, riguarda il record di gol nelle coppe europee, dato che a segnare la rete del pareggio per lo Schalke è Raul Gonzales Blanco, che così supera nuovamente Pippo Inzaghi nella classifica dei migliori marcatori europei di sempre, 71 reti a 70. Con la differenza che Raul è in piena forma, mentre Superpippo è come al solito infortunato, e siccome il suo ritorno è previsto tra un paio di mesi, le possibilità che possa riprendersi il primato vengono davvero ridotte al lumicino.

Ma l’1-1 non va bene anche nemmeno all’Italia, perché il pareggio fuori casa di una squadra tedesca consente alla Germania di guadagnare ulteriori punti nel ranking Uefa, e visto che ora lo Schalke ha molte possibilità di passare più il turno, più di quelle che ha il Milan, la speranza che il nostro Paese possa superare i suoi diretti avversari a fine anno è ormai ridotta ad utopia.

Milan – Tottenham 0-1: fotogallery

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Bello e schiacciasassi in campionato, brutto e dimesso in Champions League. Il Milan ammirato nella gara di andata degli ottavi della massima competizione europea non è che la brutta copia di quello che guida la classifica della serie A. Gli inglesi del Tottenham giocavano fuori casa, eppure sembrava che fossero loro a dover fare la partita per difendere l’onore della bandiera tra le mura amiche.

Ci eravamo illusi che l’assenza del furetto Bale, che tanti grattacapi aveva creato all’Inter nel girone eliminatorio, e la squalifica di Jenas potessero agevolare il Milan nella passeggiata serale. Ma gi Spurs sono scesi a Milano con la ferma intenzione di far punti ed alla fine della fiera portano a casa una vittoria che vale mezza qualificazione ai quarti.

Champions League ottavi andata: Milan – Tottenham 0-1

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Andata degli ottavi di finale di Champions League.
Stadio San Siro di Meazza, Milano:
Milan-Tottenham 0-1
Rete:
35′ st Crouch (T)

Prima sfida in casa, sorte che è toccata a ciascuna delle italiane presenti in Champions League per il fatto che nessuna delle tre portabandiera è riuscita a quelificarsi come prima del girone. L’esordio nel corso degli ottavi è del Milan, la squadra che sta conservando una continuità maggiore nel campionato italiano e che pare indiziata a emulare quanto fatto nella passata stagione dai cugini dell’Inter: vincere tutto. In uno stadio San Siro gremito come nele migliori occasioni, i rossoneri affrotano un Tottenham per nulla timoroso, tutt’altro: primi nel girone di qualificazione (hanno tenuto dietro i campioni d’Europa, i nerazzurri) gli Spurs vengono al Meazza per giocare a viso aperto. Allegri deve rinunciare a priori – perché già schierati in coppa da altri club – a Van Bommel e Cassano.

In mediana ci finisce Thiago Silva, mentre al centro della difesa Yepes fa compagnia a Nesta. Abate più di Oddo, la sorpresa semmai è data dall’assenza di Pato, che il tecnico locale ha tenuto in panchina per scelta tecnica. Robinho accanto a Ibrahimovic, alle loro spalle l’azione di Seedorf. Nel Tottenham è clamorosa e pesante l’assenza del baby fenomeno Bale che si aggiunge a quella dello squalificato Jenas. Redknapp, inoltre, opta per Pienaar preferito a Kranjcar sulla sinistra. Coreografia della curva sud con cartoncini colorati e la scritta a caratteri cubitali “Forza Milan, la Sud è con te”.

Roma – Shakhtar, Lucescu avverte i giallorossi

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Avversario più comodo non poteva capitare alla Roma, che in fase di sorteggio per gli ottavi di Champions League avrebbe potuto pescare squadre ben più attrezzate dello Shakhtar Donetsk. Impegno facile dunque? Sulla carta sì considerando la scarsa caratura tecnica degli ucraini che tra l’altro sono fermi da mesi per via della lunga sosta invernale imposta dal freddo di quelle latitudini. Ma il calcio non si gioca sulla carta, come ricorda quel volpone di Mircea Lucescu, già conosciuto da queste parti per aver allenato Pisa, Brescia, Reggiana ed Inter. Il rumeno è ora alla guida della compagine ucraina ed è convinto che i suoi possano creare parecchie difficoltà ai giallorossi:

Come ha detto Arsene Wenger, lo Shakhtar è una squadra giovane, con ottime potenzialità e un grande futuro, difficile da battere. Per noi sarà dura perché quella di domani sarà la prima partita ufficiale di quest’anno. Uno stop così lungo incide molto sulla preparazione atletica ma anche sull’organizzazione di gioco, però stiamo in ottima forma credo che possiamo giocarcela.

Le rivelazioni di José Mourinho su Mesut Özil, il Fenerbahçe e Hugo Almeida

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C’è tensione a Madrid oppure no? Qual’è la verità? Jorge Valdano in questi giorni è piuttosto seccato dalle polemiche nate negli ultimi giorni e dalle voci che Mourinho starebbe pensando di lasciare il Real Madrid a fine stagione.

Per questo ha dichiarato che

Con Mourinho ho un rapporto normale e non è il caso di parlarne continuamente.

E prosegue:

Ripeto con Mourinho ho un rapporto normale, ceniamo e stiamo insieme nelle vigilie di ogni gara, ci mandiamo sms frequentemente, facciamo le cose che devono fare un dg e un tecnico.

Ranking UEFA: L’Italia è dietro la Germania

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Eccovi la classifica ufficiale UEFA, a fine 2010. I paesi sono classificati in funzione dei risultati dei loro club negli ultimi cinque anni nelle competizioni europee – la media serve per stabilire la classifica finale.

Dalla classifica appare ormai evidente il sorpasso ai nostri danni della Germania. E il futuro rischia di essere ancora peggiore visto che tra poco non verrà più conteggiato il 2006-2007, l’ultimo anno in cui l’Italia aveva fatto più punti della Germania nel ranking UEFA. Ciò significa che a meno di clamorosi ribaltoni dal prossimo anno solo tre squadre italiane andranno in Champions League. Gran bel risultato.

Ottavi Champions League: Inter e Barcellona in salita. Roma, che regalo! Milan, incognita Bale

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Sorteggio ottavi di finale Champions League: tutti gli accoppiamenti

Lo spauracchio Barcellona, da evitare assolutamente. Più una serie di incroci pericolosi e suggestivi che hanno ben condito gli istanti della vigilia: immaginare un Real Madrid-Inter con Josè Mourinho avversario dello squadrone con cui ha vinto tutto o rivivere quel Manchester United-Roma che non fornisce tuttora ricordi piacevoli al tifo capitolino. Così come non sarebbe non potuto essere carico di suggestione un ipotetico scontro tra Carlo Ancelotti, attuale allenatore del Chelsea, e il “suo” Milan. Abbiamo immaginato tutte le combinazioni possibili in attesa del verdetto ufficiale e, ciascuno per la propria parte di tifo, ha in cuor suo sperato che l’urna potesse essere benevola, regalando – sai mai – uno Schalke 04, uno Shakhtar, ancora ancora un Tottenham.

Salvo poi richiamare una riflessione inevitabile: nella parte sinistra del tabellone, quella delle teste di serie, stavano appallottolati i nomi di club che si sono qualificati come primi del rispettivo girone. E, tra le otto prime della classe, puta caso non era inclusa neppure una italiana. Perchè? Semplice: il Real Madrid ha fatto meglio della banda Ibrahimovic; il Bayern Monaco ha saputo fare scacco alla Roma; perfino quel Tottenham (a cui alla vigilia si guardava con l’auspicio di un abbinamento) s’è preso gioco dei campioni d’Europa in carica.

Coppe europee, i pericoli per le italiane

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Tra pochi minuti cominceranno i sorteggi per il prossimo turno di Champions ed Europa League alla fine dei gironi. Delle 7 italiane che sono partite per l’avventura europea, ne sono “sopravvissute” appena 4: Inter, Milan e Roma in Champions e Napoli in Europa League. Tutte classificatesi seconde nel loro girone, e questo può comportare non pochi disagi in sede di sorteggio.

La situazione peggiore in Champions ce l’ha l’Inter, che arrivata seconda in un girone in cui a vincere è stato il Tottenham, si ritrova con il rischio di dover incontrare uno degli squadroni più forti d’Europa. I pericoli arrivano dalla Spagna (Real Madrid e Barcellona), e dall’Inghilterra (Chelsea e Manchester United), mentre potrebbe capitare una rivincita contro il Bayern Monaco. Forse questo sorteggio non sarebbe così negativo, visto quanto sta andando male la squadra di Van Gaal in campionato, ma c’è il rischio che fino a quando si riprenderà a giocare sarà tornato Robben, e allora la musica potrebbe essere diversa. Le uniche squadre materasso (si fa per dire) che possono capitare ai nerazzurri sono lo Shaktar Donetsk e lo Schalke 04, anche se i tedeschi in Europa hanno dimostrato di far valere la loro grande esperienza con calciatori di altissimo livello come Huntelaar e Raul.

Milan: costa caro l’Ajax, Flamini e Thiago Silva ko

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Quella con l’Ajax è proprio una partita da dimenticare. Oltre alla sconfitta l’ultima partita del girone di Champions League ha lasciato in eredità due infortuni. Mathieu Flamini – sostituito dopo mezz’ora di gioco da Kevin Prince Boateng – ha riportato una lesione del legamento collaterale mediale del ginocchio destro che lo terrà lontano dai campi di gioco per un mese.

Purtroppo per i rossoneri nella lista degli infortunati è entrato anche Thiago Silva. Si è sottoposto ad una risonanza magnetica che ha evidenziato la presenza di una lesione del corno posteriore del menisco mediale del ginocchio destro.