Floccari, ipotesi Roma

Sarà aria di calciomercato in apertura, o meglio di Fantacalcio, ma di questi tempi se ne sentono veramente di tutti i colori. Per sopperire alla mancanza di Francesco Totti alla

Calciomercato: chi arriva, chi no, e chi forse

Cominciamo dagli arrivi certi. Anzi, dall’arrivo. Infatti pare sia fatta ormai per Mutarelli al Bologna. Il primo acquisto del mercato di gennaio pare averlo portato a termine la squadra di Mihajlovic, quella che sembra averne più bisogno, approfittando del malumore del forte centrocampista della Lazio, chiuso dalle scelte di quest’anno di Rossi, che giocando con il tridente dà poco spazio a gente come lui.

Probabimente nel messaggino di auguri per Natale a Mihajlovic c’era anche la rassicurazione che Mutarelli arriverà a breve a Bologna, e così l’unica pedina che manca potrebbe essere quella dell’attaccante da affiancare a Di Vaio. Il pressing sulla Reggina per avere Corradi diventa sempre più insistente, dato che su Cruz è stata già messa una pietra sopra tempo fa, Crespo non sembra intenzionato ad andare a Bologna, e Moratti ha appena dichiarato che non ci pensa minimamente a lasciar partire Balotelli.

Ipotesi clamorosa: Milito all’Inter

E’ nell’aria da qualche tempo, e secondo la dirigenza nerazzurra forse stavolta si può fare. El Principe Milito potrebbe non finire la stagione a Genova, o almeno non questa. A rivelarlo è la Gazzetta dello Sport, che questa mattina ha riportato un ipotesi sconcertante per i tifosi rossoblù: uno scambio fino a giugno tra il bomber argentino e ben 3 calciatori interisti da scegliere.

Al momento le opzioni sono tra Balotelli, Burdisso, Obinna, Dacourt, Santon e Bolzoni, insomma gli scarti di Mourinho. Si tratta infatti dell’attaccante che pare dovesse spaccare il mondo, ma che quest’anno ancora è stato latitante, di due giovani di belle speranze che però davanti alla multinazionale nerazzurra non troverebbero mai spazio per crescere, un difensore che fa solo danni, e quindi giustamente Mourinho se ne vorrebbe liberare, e di due calciatori che il tecnico portoghese non farebbe mai giocare perchè non congeniali al suo modulo. Insomma, niente di meglio per l’Inter, che si libererebbe momentaneamente di tre pedine scomode per prendere uno degli attaccanti più forti del mondo al momento.

Tutte le novità sul prossimo calciomercato

A differenza degli altri anni, nel prossimo mercato di gennaio a farla da padrone saranno le squadre medio-piccole. Visto l’intento della Juventus di non toccare la rosa e dell’Inter al massimo di sfoltirla, solo il Milan potrebbe tornare sul mercato, ma in vista soltanto di qualche confuso prestito.

La squadra di A più scatenata pare essere il Siena. I toscani giocano molto bene e meriterebbero anche qualche posizione in più rispetto a quella che hanno, soltanto se avessero una difesa un pò più solida. Fino all’anno scorso non era male, ma la partenza di Loria l’ha indebolita, così visto che il centrale a Roma non sembra stia andando tanto bene, ci sono buone possibilità che torni in bianconero. Visto l’infortunio di Rossettini intanto si seguono anche Bianco e Potenza. Ma i senesi sono intenzionati a rinforzare anche il centrocampo, e per questo motivo, secondo la Gazzetta dello Sport, stanno puntando su Guana, probabile partente da Palermo, e su Reginaldo, che in Serie B è sprecato.

Milan, così non va!

Scudetto e Coppa Uefa: questi gli obiettivi dichiarati del Milan ad inizio stagione, mentre l’album si riempiva di figurine e le figuracce nelle amichevoli trovavano ampie giustificazioni (assenze e infortuni, ad esempio). E’ presto per i verdetti definitivi, ma, a pochi giorni dalla sosta natalizia, si può comincare a tracciare un bilancio della stagione rossonera, fin qui non proprio esaltante, non come previsto almeno.

Terzo posto in campionato in compagnia del Napoli, tre punti di distacco dalla Juventus e, soprattutto, a meno 9 dall’Inter; fuori dalla Coppa Italia; secondo posto nel girone di Coppa Uefa, dove teoricamente l’armata di Ancelotti avrebbe dovuto stradominare. A chi dare la colpa?

Che il Milan sia una delle squadre maggiormente falcidiate dagli infortuni non è una novità e ne abbiamo avuto la prova anche nella gara di ieri contro un Wolfsburg non certo irresistibile. Senderos, Pirlo, Seedorf vanno a completare la lunga lista di acciaccati che popola l’infermieria rossonera. Ma altre squadre hanno avuto gli stessi guai (forse anche maggiori) e ne sono venute fuori brillantemente (basta guardare in casa Juve o in casa Roma). E allora?

Milan: Nesta ancora K.O., la carriera ormai è a rischio

Nel Milan c’è un caso più unico che raro, e cioè quello di un calciatore in grado di infortunarsi anche senza giocare. Si tratta di Alessandro Nesta, considerato ormai troppi anni fa uno dei più forti difensori al mondo, ma è esattamente dal 2006, e cioè dal Mondiale di Germania, che accusa problemi fisici che non gli permettono di scendere in campo. Questi infortuni continuano a susseguirsi di mese in mese, e il suo rientro sembra ormai un miraggio.

L’ultima tegola proprio poche ore fa. Non si tratta di un vero e proprio infortunio, ma di un controllo medico che ha dato un esito negativo per i tifosi rossoneri. Siccome il calciatore non riesce a recuperare, sarà necessaria probabilmente l’operazione, il che significa altri mesi di stop. Il che si traduce, per un ragazzo di 32 anni, che non gioca da due stagioni, e che, se tutto va bene, potrebbe tornare in campo a 33 anni, un alto rischio per la carriera.

Adriano in partenza per il Brasile: arrivederci o addio?

E’ destinato a diventare l’ennesimo tormentone in casa Inter, non il primo che lo riguarda personalmente, forse l’ltimo, visto l’evolversi della situazione da giovedì ad oggi. Negli ultimi due gironi ci siamo occupati di lui tre o quattro volte e ciò dimostra quanto la vicenda sia spinosa e probabilmente senza via di uscita.

Naturalmente ci riferiamo al caso-Adriano, perché di caso si tratta, specie dopo le ultime indiscrezioni che lo danno in partenza per il Brasile. Il suo aereo decollerà questa sera, con una settimana di anticipo rispetto a quanto previsto dal programma della società.

Ufficialmente è infortunato e non c’è dunque ragione che resti ad Appiano Gentile a far infermieria, ma gli altri acciaccati restano con la squadra e questo dovrebbe far riflettere sui rapporti venutisi a creare tra l’ex Imperatore e l’ambiente nerazzurro.

Adriano, il tramonto dell’Imperatore

Non c’è più tempo per la comprensione, per la giustificazione a tutti costi, per l’attesa del ritorno del figliol prodigo che sbaglia, ma prima o poi torna all’ovile e promette di compiere fino in fondo il proprio dovere. Sono lussi che il povero Adriano non può più permettersi, almeno da quando sulla sulla panca dell’Inter è arrivato un certo mister Mou, che non guarda in faccia nessuno e se non fili diritto, ti sbatte fuori senza troppi complimenti.

Certo, Moratti continua a difendere uno dei figli preferiti, un po’ per affetto, un po’ per mestiere, volendo evitare di svendere il brasiliano, se saltasse fuori la storia della dipendenza dell’alcol e della poca affidabilità. Ma il destino dell’ex Imperatore sembra ormai segnato e, cascasse il mondo, non tornerà tanto presto a vestire la casacca nerazzurra (forse mai, a meno che non lo acquisti l’Atalanta).

Giovedì si è presentato in condizioni inaccettabili ad Appiano Gentile, tanto da essere invitato a tornare a casa per smaltire la sbornia. La fonte dell’informazione è decisamente attendibile, per quanto in società si siano affrettati a smentire, parlando di un’elongazione muscolotendinea alla coscia destra. Strano. Non ci risulta che tra i tanti danni procurati dall’alcol ci sia anche questo tipo di patologia. Scherzi a parte. Dove sta la verità?

Inter scatenata, Drogba sempre più vicino, Adriano sempre più lontano

Ormai è solo questione di tempo, ma Didier Drogba è sempre più vicino a ricongiungersi con il suo maestro Josè Mourinho. I segnali non sono più nemmeno tanto equivoci, ma più che altro sembrano dei fari nella notte. Segnale numero uno: Drogba ha ammesso che Mourinho è il miglior allenatore che abbia mai avuto, e che lo seguirebbe anche lontano da Londra; segnale numero due: sempre Drogba ha dichiarato che i primi 6 mesi con Scolari, quelli di quest’anno, sono stati i peggiori della sua carriera; segnale numero tre: l’Inter vuol trovare un partner stabile per Ibrahimovic, e Adriano, Cruz e Crespo sembrano arrivati alla fine della loro avventura con i nerazzurri; segnale numero quattro: alcuni dirigenti interisti sono appena volati a Londra per osservare il loro obiettivo ed organizzare l’incontro con Abramovich.

Il club del magnate russo, ingenuamente, ha tentato di spaventare i concorrenti, sparando una cifra da capogiro, 60 milioni di euro, per il cartellino dell’ivoriano. Ma figuriamoci se per Moratti questi spiccioli sono un problema.

Top 10: da Figo a Cruyff i traditori nella storia del calcio

Torniamo a parlare di bandiere e di tradimenti eccellenti, dopo esserci occupati già ieri della questione-Ronaldo, che tante ire ha suscitato nei tifosi del Flamengo. Perché tornare sull’argomento? Girovagando per la rete, abbiamo trovato una classifica stilata dal quotidiano spagnolo Marca e non potevamo lascirci sfuggire la ghiotta occasione di darvene conto.

Sorprendentemente nella lista non figura il nome di Wayne Rooney, che noi avevamo indicato come uno dei più grandi traditori della storia del calcio, avendo giurato eterna fedeltà all’Everton per poi passare al Manchester United, C’è da ammettere, però, che il giornale iberico nomina tutti calciatori che sono passati da una sponda all’altra del fiume o che comunque hanno scelto di vestire la maglia degli acerrimi nemici.

Da Baggio a Cruyff, da Batistuta a Romario, la lista è infinitamente lunga. Scoprite con noi le prime dieci posizioni.

Thiago Silva è del Milan

Incredibile dispetto del Milan ai cugini dell’Inter. Thiago Silva, uno dei più forti difensori nel panorama calcistico internazionale, è stato acquistato questa notte dalla Fluminense per 10 milioni di euro, ed un contratto da 2,5 milioni a stagione per 4 anni. Parliamo di “dispetto” e non di colpo di mercato perchè Thiago Silva non potrà giocare nel Milan in questa stagione.

Infatti nonostante il ragazzo arriverà domenica a Milano per la firma del contratto, non potrà essere schierato da gennaio nella rosa rossonera, in quanto già completa dal punto di vista degli extracomunitari. Il regolamento Uefa infatti prevede che ogni anno un club può tesserare soltanto un extracomunitario, ed il Milan, avendo già ingaggiato Ronaldinho, non può permettersi di schierare un altro brasiliano.

Fiorentina, pronta una mezza rivoluzione

Con l’eliminazione dalla Champions League diminuiscono gli introiti, ed in qualche modo bisogna far cassa. D’altra parte però c’è la qualificazione in Uefa da rispettare, nonchè l’obiettivo dichiarato da parte della società viola di arrivare a vincere almeno questo trofeo.

Per questo motivo a gennaio sarà probabile una mezza rivoluzione, tipo quella andata in scena la scorsa estate. I calciatori che non giocano saranno ceduti, ed in previsione futura arriverrano dei giovani interessanti, di quelli che solo uno con l’occhio lungo come quello di Pantaleo Corvino può scovare e portare a Firenze. Ma uno più di tutti è destinato a lasciare la squadra: Giampaolo Pazzini.

Da Rooney a Ronaldo: storie di calcio e tradimenti

Esistono le bandiere nel calcio moderno? Si, ma sono talmente poche da contarsi sulle dita di una mano ed alla fine nemmeno fanno testo, a fronte dei tanti mercenari che popolano il dorato mondo del pallone. E’ questa la storia di calciatori che per soldi o per ambizione hanno cambiato casacca, ma anche di qualcuno che si è “promesso sposo”, finendo poi sulla riva opposta del fiume.

L’ultimo caso a finire in statistica è quello di Ronaldo, reduce dall’ennesimo grave infortunio e pronto a tornare sui campi di calcio con la maglia del Corinthians, per la felicità di tutti gli sportivi del pianeta. O quasi.

Gli unici a non essere entusiasti del suo rientro sono i supporters del Flamengo, club cha ha dato una grossa mano al brasiliano, permettendogli di usare le proprie strutture per la riabiitazione e di allenarsi con regolarità insieme alla squadra. E lui non ha mai fatto mistero della sua fede per i colori della società, lanciando anche messaggi al presidente per un’eventuale futura “collaborazione”.