Adriano strizza l’occhio al Corinthians

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Adriano lancia messaggi alla Roma – e indirettamente al Corinthians – attraverso un’intervista rilasciata al giornale brasiliano Extra. Al telefono si è lamentato per lo scarso utilizzo – finora ha totalizzato quattro apparizioni tra Champions e campionato, e mai dall’inizio – dovuto anche ad alcuni infortuni che lo hanno tolto spesso di mezzo, e ha puntato il dito contro Ranieri:

Io sto bene, mi sento in forma, e non so perché non gioco. Evidentemente non rientro nei piani dell’allenatore.

Lui che era ritornato perché voleva dimostrare al calcio italiano che era di nuovo l’Imperatore, non può essere soddisfatto:

Gioco troppo poco, e così è impossibile prendere il ritmo. Non ho mai giocato una partita intera finora, e non posso essere contento.

E così sei mesi dopo il suo arrivo, e con un contratto in scadenza nel 2013 – a tre milioni di euro netti all’anno -, inizia a mandare segnali ambivalenti.

Moggi ritorna: nel Palermo?

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Cosa farà Moggi allo scadere dei cinque anni di squalifica, il 25 luglio 2011? Sull’argomento bisogna usare per forza il condizionale, perché il 28 marzo 2010 la FIGC ha dichiarato che Moggi è stato radiato, mentre l’ex-direttore generale della Juventus ha sempre replicato che non gli è mai arrivata alcuna comunicazione al riguardo.

Big Luciano vorrebbe rientrare nel mondo del calcio dalla porta principale, per cui difficilmente finirà alla Juventus perché potrebbe svolgervi solo un ruolo come consulente. Oggi è filtrata un’ipotesi interessante – e più realistica dopo l’addio di Sabatini -: Moggi potrebbe finire a Palermo.

Moratti il giorno dopo il derby

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Ieri sera è andato in onda il Moratti furioso. Dopo la bruciante sconfitta nel derby, con il viso terreo dichiarava:

E’ stato un brutto derby, molto brutto e noi abbiamo partecipato alla bruttura. Non mi è piaciuto nulla, né l’approccio né quello che c’è stato dopo. L’espulsione di Gattuso ci poteva anche stare, ma non è che devi vincere le partite perché gli altri rimangono uno in meno. Non abbiamo proprio giocato. Così non basta, è difficile andare avanti: anzi, così non si va da nessuna parte.

L’ultima frase, il “così non si va da nessuna parte” è stata utilizzata oggi per ipotizzare un cambio in corsa di Benitez se le cose nelle prossime settimane non fossero andate bene. Si facevano già i nomi di Spalletti o Leonardo per il futuro prossimo. E così oggi il presidente dell’Inter ha aggiustato il tiro – anche perché deve aver iniziato a metabolizzare la sconfitta nel derby.

Garrone non perdona Cassano

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A margine della riunione a Milano della Lega Calcio, il presidente della Sampdoria, Riccardo Garrone, è ritornato ancora una volta sul caso Cassano. Ma le notizie non sono quelle sperate dai tifosi sampdoriani: Garrone non torna indietro.

Io cerco di essere coerente e la coerenza è una virtù molto rara.

Insomma non cambia nulla nonostante i tentativi di conciliazione di Cassano e del suo procuratore Beppe Bozzo.

Sneijder: “Eravamo così forti!”

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Wesley Sneijder ha rilasciato un’intervista all’Equipe che è un po’ un amarcord per il suo anno perfetto passato all’Inter, e che gli ha consentito di entrare nella rosa dei favoriti per succedere a Lionel Messi nel palmares del pallone d’Oro FIFA.

Sneijder ricorda gli inizi della sua avventura milanese. Arriva il giovedì e sabato scende subito in campo per il derby:

Al di là del risultato (4-0) giocammo benissimo. Sentii subito che organizzazione aveva l’Inter in tutti i reparti. Ognuno giocava per gli altri. Quanto eravamo forti! Dopo una settimana, ho detto a mia moglie: ‘questa è una squadra’. E alla fine abbiamo vinto tutto.

Ritorna la minaccia dello sciopero dei calciatori

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Stop alle trattative tra Associazione Calciatori e Lega di A per il rinnovo del contratto collettivo dei calciatori. Lo ha annunciato il presidente dell’AIC, Sergio Campana, dopo l’ultimo incontro avvenuto nella sede della Federcalcio.

E’ dal 13 settembre, giorno del primo incontro, che non si fanno passi avanti. Il nostro giudizio sulla bozza di contratto proposta dalla Lega A è negativo. Ora faremo una relazione ai calciatori, che avevano deciso di sospendere lo sciopero nella speranza che le nuove trattative portassero a qualche soluzione. Invece c’è stato un peggioramento, perciò adesso saranno loro a decidere se scioperare o meno. Spero che non siano costretti a scioperare, ma di fronte a questa situazione serve un intervento deciso

Capello: il calcio italiano è in crisi

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L’Italia è stata sbattuta fuori dai mondiali a calci nel sedere, prima ancora di accorgersi che stava vivendo il peggiore degli incubi; le squadre italiane in Europa oramai non fanno più paura a nessuno e basta un modesto Lech Poznan a mettere in crisi la Vecchia Signora o un altrettanto modesto Basilea per ingigantire i guai della Roma. Dove sta andando dunque il calcio italiano. Analizza la situazione Fabio Capello, uno che con la la “sua” Inghilterra non sta facendo certo fuoco e fiamme, sebbene occorra riconoscergli il merito di aver vinto praticamente tutto quando allenava dalle nostre parti:

A livello europeo, il calcio italiano è messo male. Abbiamo dominato per anni, ma ora in Europa il calcio tecnico e fisico ha la meglio sul nostro. E’ vero, l’Inter ha vinto la Champions, però dobbiamo ricordare che lo ha fatto con tanti stranieri forti fisicamente e validi tecnicamente.

Il Moggi-pensiero su campionato e Calciopoli

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E’ stato estromesso dal calcio che conta, ma nessuno gli può impedire di dire la sua sulle vicende calcistiche attuali, siano esse inerenti al campionato o alla vicenda Calciopoli, che lo riguarda molto da vicino. Naturalmente parliamo di Luciano Moggi, che dalle frequenze di Gold Tv torna sulle intercettazioni tra Facchetti e Bergamo,  tema al centro della cosiddetta Calciopoli-bis in quel di Napoli:

Chi dice “Metti Collina” non conta più. Il vero scandalo è sapere perché le intercettazioni dell’Inter sono uscite fuori solo adesso! Chi pronuncia “metti Collina” nella telefonata tra Bergamo e Facchetti poteva esser una cosa importante qualche mese fa, quando ancora non erano state scoperte tutte le nuove intercettazioni sull’Inter. Ormai invece è dimostrato che l’Inter parlava di griglie con il mondo arbitrale in maniera frequente.

L’avvocato di Moggi parla della madre di tutte le intercettazioni

Inutile nasconderlo, a Napoli si svolge un processo che è prima di tutto mediatico. E questo lo sa benissimo anche l’avvocato di Moggi Maurilio Prioreschi – che non perde l’occasione per commentare quanto succede a Napoli.

Su alcune radio locali è ritornato sulla “madre di tutte le intercettazioni”, ovvero la conversazione telefonica tra Giacinto Facchetti e l’ex-designatore degli arbitri Paolo Bergamo del 26 novembre 2004 – quella per intenderci del “metti Collina“.

Manfredonia, esonerato Karel Zeman (figlio di Zdenek)

Già finita l’esperienza di Zeman. Esonero annunciato con tanto di comunicato ufficiale. Un attimo, pima di disperarsi. Tutti coloro che, estimatori del boemo, stanno per avere un malore, si rincuorino.

Parliamo infatti del Manfredonia, non del Foggia. Il campionato è quello di eccellenza, non la Prima Divisione. E lo Zeman in questione non è il più noto Zdenek bensì Karel. Non il padre, quindi, ma il figlio. Anch’egli allenatore in Puglia (al Manfredonia dalla scorsa estate).

Lavoro certosino e professionale, gli stessi metodi del papà: elementi che non sono tuttavia bastati per evitare un avvio di stagione disastroso. Un punto in sette partite. La decisione dei vertici del Manfredonia è difficile ma trae spunto dai risultati.

Sospeso lo sciopero dei calciatori, domenica si gioca

Pericolo sciopero scongiurato: sabato e domenica il campionato di calcio di Serie A si svolgerà regolarmente, a dispetto delle minacce dei protagonisti principali, che promettevano di incrociare le braccia, qualora la Lega non avesse soddisfatto le proprie richieste sul rinnovo del contratto collettivo.

Oggi è andato in scena l’ennesimo faccia a faccia tra i rappresentanti dell’Assocalciatori e quelli della Lega Calcio ed alla fine si è deciso di sospendere lo sciopero e di rinviare la discussione su alcuni punti della trattativa al prossimo 30 novembre. Nel frattempo il Presidente della FIGC, Giancarlo Abete, si è preso la briga di sorvegliare sulla questione, affinché non ci siano “forzature o imposizioni”.

Lo sciopero calciatori è confermato (per ora)

Il pericolo di sciopero della Serie A non è ancora stato scongiurato definitivamente ed è lecito attendersi che la prossima domenica gli italiani si ritrovino senza calcio giocato. Per domani è previsto l’ennesimo incontro tra l’Associazione Calciatori e la Lega, al termine del quale dovrà necessariamente essere trovato un accordo, onde evitare che lo spettro dello sciopero diventi una triste realtà. Il portavoce dell’Assocalciatori, Massimo Oddo, ha ribadito la volontà di accordarsi con la Lega, ma non quella di fare un passo indietro:

Lo sciopero per ora è confermato e vedremo domani cosa succederà. Noi calciatori siamo i primi a sperare in un esito positivo. Siamo aperti al confronto e vorremmo un’apertura da parte della Lega, che non c’è stata fino ad ora. Qualsiasi offerta alternativa la valuteremo.