Per Kevin Constant si profila un derby tra le milanesi

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Kevin Constant è l’ultima invenzione del direttore sportivo del Chievo Giovanni Sartori. Questo centrocampista francese – che poi ha deciso di prendere la nazionalità guineana per difendere i colori della nazionale di sua madre – giocava nella serie B francese, nello Chateauroux.

Poi il suo procuratore – l’ex giocatore di Juventus e Milan – Oscar Damiani lo propone al Chievo a condizioni che non si potevano rifiutare, ed il gioco è fatto. La squadra clivense si è aggiudicata le prestazioni di un centrocampista che sa combinare il lavoro sporco alla qualità, visto che sa saltare l’uomo e crossare.

La lista dei pretendenti di Montolivo

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Il contratto del capitano della Fiorentina, Riccardo Montolivo, andrà in scadenza a giugno del 2012, e finora il centrocampista di Caravaggio ha sempre resistito alle proposte di rinnovo formulate da Pantaleo Corvino.

Facile quindi immaginare che, se le cose continueranno così, Montolivo finisca a giugno sul mercato – e il suo sostituto dovrebbe essere il cagliaritano Andrea Lazzari. Chi lo vuole? Alla porta dell’ufficio di Corvino per lui c’è la fila: il primo a farsi vivo è stato il Napoli, poi sono arrivate le milanesi – che restano ancora la destinazione più probabile del giocatore. E infine è arrivata la Juventus.

Biabiany sacrificato per arrivare ad Alexis Sanchez

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Meno dei sei mesi dopo il suo arrivo Rafa Benitez ha lasciato l’Inter. I risultati deludenti, l’incapacità di seguire il ritmo dei cugini rossoneri e il rapporto difficile – se si può parlare di rapporto – con buona parte dello spogliatoio nerazzurro, hanno portato all’addio dell’ex-uomo forte del Liverpool.

Una permanenza comunque fruttuosa per l’allenatore spagnolo: ha arricchito la sua bacheca di due titoli – supercoppa italiana e campionato mondiale per club – oltre al suo conto in banca – vista la buonuscita di 4 milioni di euro.

De Laurentiis: “Napoli infinito nel 2010”

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Con una nota ufficiale apparsi ieri sul sito internet della Società Sportiva Calcio Napoli, il presidente del club, Aurelio de Laurentiis coglie l’occasione degli auguri di Natale ai tifosi partenopei per ricordare all’anno calcistico appena trascorso:

Il 2010 ci ha visto protagonisti di una meravigliosa cavalcata in campionato, coronata prima con l’accesso all’Europa dalla porta principale e successivamente impreziosita dalla qualificazione ai sedicesimi di Europa League. Un passaggio che ci riempie di orgoglio e che attesta a pieno titolo il ritorno del nostro Napoli tra le stelle di prima grandezza internazionale.

Questo riferimento alla “grandezza internazionale”, così come il dire che il Napoli è

infinito

e che

sta già segnando un’epoca sportiva di esaltanti rimonte e gol all’ultimo respiro

mi sembrano affermazioni un po’ esagerate ma fanno parte del personaggio, e poi bisogna sempre ricordare che il suo Napoli è partito dalla serie C: dopo quel che ha passato il club, ogni vittoria vale doppio.

La Juve sfoglia la margherita degli attaccanti

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Sembra un controsenso, ma la Juve anche se ha l’attacco più prolifico del campionato, 32 reti – il secondo in questa speciale classifica, il Milan si trova a tre gol di distanza -, sta cercando di costruire il suo mercato di gennaio partendo da una prima punta.

In realtà la scelta di Marotta non è così strana come potrebbe sembrare a prima vista. Basta guardare la partita con il Chievo: anche in dieci contro undici i bianconeri hanno avuto due occasioni colossali. Con un vero bomber sarebbero andati a segno almeno in un’occasione, portando a casa una vittoria importantissima. L’altro giorno invece hanno perso un treno – e quest’anno non è la prima volta che accade.

Sarà Leonardo a sostituire Benitez

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Finito – o agli sgoccioli – il breve regno di Benitez, sono ore decisive per definire il successore del tecnico spagnolo. Perdono colpi le candidature di Fabio Capello e Luciano Spalletti – entrambi sono sotto contratto e servono soldi per liberarli oltre a solidi argomenti per convincerli.

Alla fine la scelta si riduce a due nomi: Walter Zenga o Leonardo. E Massimo Moratti ha sempre mostrato di avere un occhio di riguardo per il tecnico brasiliano.

Barbara Berlusconi: “Il Milan è l’avatar di mio padre”

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Complicato essere figli di un uomo importante. Ancora più difficile essere figli di uno come Silvio Berlusconi. La figlia del premier, Barbara ha rilasciato un’intervista a Vanity Fair un’intervista che farà discutere, in cui, tra le altre cose, se la prende con Mara Carafagna:

Se si sente discriminata lei, che dai Telegatti è diventata ministro, la cosa assume dimensioni ancora più grottesche.

Io, però, ne scrivo qui, perché è stata anche l’occasione per chiarire quale sarà il suo ruolo all’interno del Milan. Prima di tutto Barbara Berlusconi libera il campo da ogni equivoco:

L’unico presidente è Silvio Berlusconi. Mi sembra prematuro pensare a una sostituzione. Entro nel Milan perché vorrei capire sul campo alcune dinamiche in una realtà d’impresa molto complessa. E poi c’è la tutela dell’interesse della mia famiglia, che continua ad appassionarsi in modo diretto alla squadra.

Bologna: si avvicina l’accordo con mister Segafredo

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Stanno per arrivare i titoli di coda per la presidenza di Sergio Porcedda. Secondo Silvino Marras, l’attuale amministratore delegato del Bologna Fc e braccio destro di Porcedda, la vendita si dovrebbe considerare conclusa visto che

è stato raggiunto un accordo verbale tra le parti.

L’accordo prevederebbe che Porcedda e Menarini, prima di passare la mano a una cordata di imprenditori guidata dal patron della Segafredo Massimo Zanetti, versino cinque milioni di euro a testa.

L’unico che sembra sicuro del futuro del Bologna sembra essere Marras. Intermedia, la merchant bank di Giovanni Consorte, il “coordinatore” della cordata, ha diffuso un comunicato nel quale afferma che

Tale operazione è potenzialmente fattibile ma non ancora assolutamente chiusa.

Cessione Roma: siamo in dirittura di arrivo

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All’inizio di ottobre è partito il processo che porterà alla vendita dell’A.S. Roma – ve ne avevamo parlato in questo post.
Della dozzina di investitori che si sono rivelati interessati all’acquisto della squadra, oggi sembra che ne siano rimasti solo quattro: sarebbero Giampaolo Angelucci, Edoardo Longarini, Aabar, il fondo sovrano dell’emiro dell’Abu Dhabi e un gruppo americano. Ho scritto gruppo ma in realtà non si sa se si tratti di persona fisica, fondo o cordata di imprenditori e sembra che sia rappresentata dallo studio Tonucci – anche se gli avvocati che ne fanno parte non hanno mai né confermato né smentito le indiscrezioni.

Il personaggio più folcloristico del quartetto è Edoardo Longarini. Chiamato Al Cafone per i modi spicci e poco signorili, ha guidato l’Ancona nei primi anni Novanta, centrando la serie A e una storica finale di Coppa Italia persa contro la Sampdoria. Il suo ritorno nel mondo del calcio risale al 2005 con l’acquisto della Ternana. Durante la sua presidenza il club è finito di nuovo in C1, ed ha raggiunto al massimo la sesta posizione nell’attuale Prima divisione.

L’agente di Sneijder riapre la porta al Real Madrid

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Lo avevamo raccontato in questo post. Tra Wesley Sneijder e José Mourinho c’è un rapporto speciale, e il calciatore olandese lo spiega così:

Una volta mi ha detto: ‘Wesley, tu hai l’aria stanca. Prenditi qualche giorno di riposo, va a prendere il sole con tua moglie e tuo figlio’. Tutti gli altri allenatori mi parlavano solo di allenamenti e lui mi mandava in spiaggia. Allora sono andato ad Ibiza tre giorni. Quando sono tornato, ero pronto a morire per lui.

Anche se Mourinho aveva cercato di portarselo dietro a Madrid, i tifosi interisti fino a qualche settimana fa non avevano di che preoccuparsi, perché Sneijder aveva detto detto più volte che non sarebbe più tornato in un club – il Real – che lo aveva trattato in questo modo.

Petrucci a gamba tesa sull’AIC: “Assurdo scioperare”

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Trattative ad oltranza tra Lega di serie A, AIC e FIGC – che cerca di svolgere il ruolo di mediatore -, per scongiurare lo sciopero dei calciatori dell’11 e 12 dicembre. Oggi ad esempio è previsto un rendez-vous telefonico tra il presidente FIGC Abete e i vertici dell’Assocalciatori – ovvero Sergio Campana e Leonardo Grosso. Intanto gli avvocati Gentile – FIGC – e Briamonte – Lega – sono impegnati a scrivere un testo definitivo da inviare all’Aic.

Sullo sciopero è tornato ad esprimersi il presidente del CONI Gianni Petrucci:

Ottimista o pessimista su una possibile revoca dello sciopero?
Sono realista, ho fiducia nel presidente Figc Abete affinché il buon senso prevalga. Fare questo sciopero significa non rendersi conto del momento che sta attraversando il Paese e il resto del mondo. Questa proclamazione è di una assurdità tale che significa non aver letto i giornali.

Serie A: il campionato meno prolifico d’Europa

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Che la Serie A stia perdendo colpi ce lo dicono tante cose. Due miliardi di euro di debiti – comunque è inferiore ai valori registrati nella Liga e nella Premier League -, i campioni che fanno sognare i tifosi da qualche tempo se possono scegliere decidono di andare a giocare in Spagna o in Inghilterra, e il prossimo anno rischiamo di schierare solo 3 squadre in Champions League e altre tre in Europa League.

Un punto di penalizzazione per il Bologna

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Piove sul bagnato a Bologna. La squadra è stata penalizzata di un punto – scendendo così in classifica da 14 a 13 punti – perché non ha dimostrato di aver pagato l’IRPEF nei mesi di maggio o giugno del 2010.

La decisione è arrivata dalla Commissione Disciplinare Nazionale della FIGC. Lo stesso organo si è occupato anche del deferimento – fatto dalla Procura federale – di Sergio Porcedda e Silvino Marras, ovvero il presidente e l’amministratore delegato del Bologna calcio. E ha stabilito di infliggere 6 mesi di inibizione ai due soggetti.

La serie A si ferma l’11 e il 12 dicembre

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Com’era prevedibile la Lega calcio e L’AIC – il sindacato calciatori – non hanno raggiunto alcun accordo sul contratto collettivo. Il nodo principale che separa le due parti è rappresentato dal settimo punto del contratto collettivo – gli allenamenti separati per i giocatori fuori rosa. L’Aic ha lasciato l’incontro, senza ascoltare la proposta di mediazione di Abete, e ha annunciato lo sciopero per la giornata dell’11 e del 12 dicembre.

In realtà Lega calcio e sindacato sono in disaccordo anche su un’altra questione, l’obbligo per il calciatore di accettare il trasferimento se la nuova società gli garantisce le stesse condizioni della vecchia, ma per rendere più facile un’intesa questo punto è stato cancellato dalla bozza di contratto proposta dalla bozza della FIGC.