Calciopoli: il PM vuole ricusare la Corte e la radiazione di Moggi

Il processo di Calciopoli sta terminando. Ma i due pubblici ministeri napoletani – ovvero Giuseppe Nar­ducci e Stefano Capuano – stanno allungando ancora i tempi del primo grado – e attenzione perché se dovesse passare il processo breve tutto finirebbe a tarallucci e vino -, perché vogliono risentire l’ex-arbitro Danilo Nucini, ed ascoltare per la prima volta Gianfelice Facchetti.

Ma la strategia dei PM non si ferma qui. I due starebbero preparando un’altra ricusazione, questa volta dell’intera corte giudicante, ovvero della presidente Teresa Casoria, e di Maria Pia Gualtieri e Francesca Pandolfi.

Inter mai più senza centravanti

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La sera della bruciante sconfitta di mercoledì contro il Bayern Monaco, il patron dell’Inter Massimo Moratti ha stabilito la rotta da seguire per tutto il club.

La sua dichiarazione

Mai più senza centravanti

ha lasciato un segno importante, perché oltre a rappresentare una spiegazione della sconfitta di Champions League, sta circoscrivendo il perimetro della prossima campagna acquisti della squadra nerazzurra.

Il futuro di Claudio Ranieri

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Nel calcio è così. Claudio Ranieri ha salutato gli amati colori giallorossi dopo l’ultima di quattro brucianti sconfitte – da 0-3 a 4-3 in meno di un tempo – solo domenica scorsa. E oggi già si parla della prossima panchina su cui si siederà. Del resto le sue doti sono note a tutti: ottimo motivatore, sa far rendere le sue squadre – anche se non si può considerare un vincente.

Lo spogliatoio della Roma non lo seguiva più – sembra che i senatori si autogestissero -, e la classifica della squadra piangeva, ma sembra che alla sua porta stia bussando più di un dirigente.

La furia di Agnelli e la prossima rivoluzione juventina

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Al di là delle parole del presidente, che cerca di rinserrare le fila a dodici partite dalla fine del campionato, per la Juventus la disfatta leccese rischia di pesare grosso. Il quarto posto e la Champions League sono lontani sette punti.

Un divario proibitivo per una squadra che in questo campionato non è riuscita a vincere più di due partite di seguito. Quindi, a meno di un suicidio collettivo della Lazio, lo scenario più probabile per la Juventus del prossimo anno sarà un altro anno di purgatorio in Europa League – a meno di un crollo finale che la farebbe finire al di fuori di tutte le coppe.

Quagliarella pronto per le ultime gare

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Dopo una brutta sconfitta come quella di Lecce, i tifosi juventini hanno bisogno di buone notizie. Come sapere che probabilmente i bianconeri potranno contare sulle prestazioni di Fabio Quagliarella nelle ultime giornate di campionato.

Ieri l’attaccante era su Juventus Channel nella trasmissione 231 show. Dopo l’imbarazzante prestazione di Lecce – perdere con i giallorossi ci poteva anche stare, ma non in quel modo, visto che sarebbe potuta finire con una goleada per i pugliesi – non ha potuto fare a meno di commentare la prestazione:

Contro il Lecce è stato uno stop davvero brutto che può comunque capitare. Ci aspettavamo una prestazione diversa. Quando dobbiamo fare il salto di qualità abbiamo sempre un piccolo stop.

I nuovi fenomeni brasiliani: Casemiro

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Chi dice calcio pensa inevitabilmente al Brasile. Anche se ad inventare questo sport sono stati gli inglesi, è il paese della samba che ha apportato una nuova dimensione a questa disciplina.

Anche se la nazionale brasiliana stenta a brillare in Coppa del Mondo dal 2002 – è stata eliminata nei quarti di finale da Francia ed Olanda nel 2006 e nel 2010 -, i vivai verdeoro sfornano ogni anno tonnellate di talenti che promettono sfracelli.

Mourinho: “Io mai alla Juve”

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Credo che una delle maggiori paure dei tifosi interisti sia quelle di ritrovarsi il loro adorato José Mourinho ad allenare dall’altra parte della barricata, e in particolare come guida dei due club con cui è più accesa la rivalità: il Milan e la Juventus.

Possono dormire sonni tranquilli, se prendono per buone le dichiarazioni dell’allenatore portoghese:

Per come mi sono schierato dalla parte dell’Inter quando la allenavo, non potrei mai allenare la Juventus.

Milan: maglia celebrativa per i 25 anni di Berlusconi

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Silvio Berlusconi non sta vivendo un periodo facile: deve subire nuovi processi e accuse infamanti, ed il suo governo sta mostrando una preoccupante debolezza. Non ci sono molti motivi per brindare.

Gli resta solo il Milan, che nonostante la debacle negli ottavi di Champions League sta guidando da settimane il campionato italiano. Se dovesse essere nella stessa posizione anche alla fine del campionato, oltre ad interrompere un lungo monopolio dell’Inter, il Milan conquisterebbe l’ottavo scudetto dell’era Berlusconi.

La Juventus e i festeggiamenti per l’unità d’Italia

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Sabato 5 marzo 2011. E’ la sera del big match tra Juventus e Milan. I giocatori bianconeri entreranno in campo con una novità sulla maglia: il logo di Esperienza Italia, il simbolo dietro il quale verranno presente tutte le celebrazioni per festeggiare il centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia.

L’idea è nata dall’assessore regionale alla Cultura Michele Coppa, ed è stata resa possibile dalla disponibilità del presidente della Juve Andrea Agnelli – come racconta il politico

Ragionandoci insieme, ci siamo subito trovati d’accordo.

A rischio il fair play finanziario?

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Tutti i tifosi sanno che il fair play finanziario inizierà a cambiare il calcio a partire dalla stagione 2012/2013. Per questo tutti i club che vogliono garantirsi un futuro di successo dovrebbero – se non lo hanno già fatto – cambiare il proprio modello gestionale puntando sul settore giovanile, su una riduzione del monte ingaggi e in uno stadio di proprietà.

E’ la creatura del presidente Uefa Michel Platini per dare un futuro ad un calcio avvitato in una spirale di spese senza senso, ma potrebbe anche morire nella culla. O almeno essere applicato con uno o più anni di ritardo.

Inter una rivoluzione in attacco a giugno?

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Difficile trovare un attacco più fornito di quello dell’Inter: a David Suazo, Samuel Eto’o, Goran Pandev, Diego Milito e Philippe Coutinho, a gennaio si è aggiunto – come tutti sanno – Giampaolo Pazzini per 12 milioni più il francese Biabiany.

A giugno molte cose potrebbero cambiare. Sicuro partente sarà David Suazo, legato ai nerazzurri fino a dicembre dell’anno prossimo – finora non è mai entrato in campo e difficilmente lo vedremo ancora con la maglia dell’Inter.

Marotta su passato presente e futuro

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Giuseppe Marotta
, ha rilasciato un’intervista al Secolo XIX in cui racconta molti dei retroscena che lo hanno coinvolto negli ultimi anni.
Il suo rapporto con la Samp, ad esempio, è finito perché

La proprietà voleva intervenire in maniera diretta nella gestione della società. Sottolineo: giustamente voleva intervenire. Ma a quel punto è anche giusto che un manager faccia un passo indietro.

Antonio Cassano invece non è arrivato alla Juventus

perché in quel momento non c’erano le condizioni. In attacco eravamo coperti, Quaglierella non si era infortunato e stava facendo benissimo.

Milito in Argentina per curarsi

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Come quasi tutti i tifosi interisti sanno, i muscoli di Diego Milito hanno ceduto per la quarta volta negli ultimi venti minuti del big match contro la Roma.

Con questo ultimo infortunio l’annata dell’attaccante argentino sembra la trasposizione nel calcio di una via crucis – impedendo di fatto al Principe di ripetere o almeno di avvicinare l’ultima trionfale stagione, con i gol decisivi che hanno portato ai nerazzurri la tripletta.

Moratti: “Lo scudetto 2006 me lo tengo stretto”

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Massimo Moratti aveva detto che nella settimana prima di Juventus-Inter bisognava abbassare i toni:

La rivalità tra Juve e Inter è parte dl calcio, ma rientra nei confini dello sport, poi il pubblico la condisce oltre tali confini.

E poi

La nostra posizione di dirigenti deve portarci a fare in modo che i limiti dello sport non vengano travalicati.

Non sempre però ci si riesce. E così quando, durante un’intervista al Secolo XIX, gli chiedono di Calciopoli invece di non dire nulla, torna ancora una volta a usare parole che i tifosi juventini considereranno come un drappo rosso sventolato davanti a un toro:

Calciopoli è stata una vicenda molto grave.

E ancora:

Non credo ci sia la minima base per riassegnare il titolo del 2006 alla Juve.