Foto: AP/LaPresse Zdenek Zeman non può essere considerato solo l’allenatore del Foggia, è una voce sempre molto ascoltata dai tifosi e dagli appassionati di calcio. In questi giorni ha rilasciato un’intervista a CalcioNapoli24.it, e ora il sito ne ha diffuso una sintesi.
L’intervista è interessante perché racconta episodi finora poco conosciuti della carriera del Boemo, e contiene domande molto dirette – mentre spesso chi intervista Zeman lo fa con troppa deferenza.
Qualche giorno fa è arrivata la sentenza della Corte d’Appello di Roma sul processo alla Gea, che in breve conferma il quadro accusatorio delineato nel processo di primo grado, con Alessandro e Luciano Moggi condannati per violenza privata e pena ridotta.
Qualche giorno dopo la sentenza, Luciano Moggi è ritornato sul tema durante la trasmissione condotta da Pippo Franco dal titolo Ieri, Moggi e domani. Dall’alto della sua tribuna mediatica l’ex-direttore generale della Juventus ha ricordato che:
Il castello accusatorio dei PM di Roma è crollato del tutto. La sentenza di appello ha confermato che non è mai esistita nessuna associazione a delinquere che manovrava illegalmente il mercato.
Fino a qualche tempo fa Gigi Buffon – e il suo procuratore Silvano Martina gli faceva eco – non faceva che giurare eterno amore alla Juventus. Oggi il quadro è bruscamente cambiato.
Prima le dichiarazioni del portierone in risposta alle sirene romane:
Cosa penso della Roma? Che è un’ottima squadra. In questi anni è stata l’unica squadra che ha sempre dato fastidio all’Inter, però questo non vuol dire nulla.
Sicuramente non è un grande momento per Mario Balotelli . Come tutti tifosi e gli appassionati di calcio sanno si è fatto espellere nel primo tempo della sfida di ritorno di Europa Leaguetra Manchester City e Dinamo Kiev con uno stupido fallo stile karateka. il Insomma, come dice il suo procuratore Mino Raiola:
è un momento in cui gli gira un pò storto tutto, bisogna avere pazienza.
L’espulsione, per il codice etico introdotto dal CT, gli è anche costata l’ultima convocazione della nazionale di Cesare Prandelli. Forse per rincuorarlo o forse per infilare ancor di più il coltello nella piaga, Le Iene – la trasmissione di Italia 1 – ha deciso di dedicargli uno dei suoi servizi nella puntata che andrà in onda oggi.
Foto AP/LaPresse Franco Zavaglia è il procuratore di Alberto Aquilani, e oggi ha parlato a Radio Manà Manà per spiegare quale sarà il probabile futuro del suo assistito. La novità rispetto al passato e che si è per la prima volta sbilanciato sul futuro dell’ex calciatore di Liverpool e Roma.
Come tutti gli sportivi sanno
Entro il 30 giugno la Juventus potrà riscattare Aquilani. E’ solo la squadra bianconera che deve intervenire ora. Magari loro punteranno ad uno sconto, ci sta nel gioco delle parti, ma tutti i passaggi, compreso il pagamento dilazionato in 3 o 4 tranches, sono stati stabiliti in estate.
Anche se è stato annunciato più volte come futuro rossonero, il destino di Philippe Mexes non è ancora deciso. Sopratutto se si considerano veritiere le voci che parlano che negli ultimi giorni anche l’Inter si sarebbe fatta viva con il procuratore del giocatore.
Resta da capire se questa manovra nasconde un effettivo interesse dei nerazzurri o se si tratta della più classica delle manovre di disturbo.
Jérémy Ménez è un calciatore di grande talento. Su questo non ci piove. Ma spesso non è riuscito a tradurre sul campo le sue potenzialità. E il cambio di panchina
Foto AP/LaPresse
In questo momento nella testa dei tifosi bianconeri frulla una domanda: la Juventus è ancora al centro dei pensieri della famiglia Agnelli-Elkann? E Andrea Agnelli è l’uomo giusto? La risposta alla prima domanda si può capire già dalla scelta del presidente: Andrea è un grande tifoso del club e praticamente vive nell’ufficio in sede. Se la famiglia non avesse più interesse nella squadra non gli avrebbe certo affidato la presidenza.
La risposta alla seconda domanda arriverà solo con il tempo, ovvero da quello che riuscirà a combinare la Juventus nella prossima annata. Un’altra annata che solo ricordasse questa e la scorsa stagione avrebbe un effetto difficilmente calcolabile. la Juventus rischierebbe di perdere definitivamente il suo smalto e diventare poco più di una provinciale.
Udienza del processo di Calciopoli all’insegna dell’imbarazzo. I Pubblici Ministeri come molti saprete, hanno avanzato una nuova istanza di ricusazione della presidente del tribunale Teresa Casoria – comunque sembra che anche se il giudice dovesse passare la mano si possa arrivare ad un verdetto.
Ma imbarazzo anche perché dall’ascolto dei testimoni interrogati sono emerse tante parole ma nessun elemento concreto. La deposizione più interessante – dal punto di vista giornalistico – è stata quella del patron del Palermo Zamparini, che ha ricordato un episodio: mentre era a Torino, Moggi avrebbe fatto una telefonata e lui avrebbe ottenuto per il suo Palermo l’arbitro richiesto – Rizzoli.
La conferenza stampa prima di Parma Napoli verrà ricordata sopratutto per le parole di Walter Mazzarri a commento dell’interessamento della Juve. Le sue parole – come molti sanno – non sono state quelle che i tifosi partenopei si sarebbero aspettati.
Correttamente ha rimandato ogni discorso alla fine dell’anno, ma non ha lanciato proclami di amore verso il Napoli e i suoi colori. Tutt’altro, ha lasciato più di uno spiraglio al suo passaggio alla Juventus, al punto che mi ha fatto pensare che tra il club torinese e l’allenatore ci sia già stato qualche contatto – altrimenti le sue parole sarebbe da considerare un po’ imprudenti.
Cosa succede nella trattativa per l’acquisto della As Roma? In rete circolano le voci più assurde, con nuove cordate pronte anche a comprare Italpetroli – oltre alla Roma calcio – ma in realtà non sembra ci siano grossi problemi nella trattativa in esclusiva.
Entro la fine del mese la cordata americana guidata da Thomas DiBenedetto dovrebbe concludere l’acquisizione – e per questo l’esclusiva concessa da Italpetroli, e che in teoria dovrebbe essere scaduta il 17 marzo, verrà prolungata fino al termine del mese.
Il direttore generale della Juve Giuseppe Marotta lo sa. Al di là delle frasi di circostanza, tipo
a fine maggio 2010, non c’era la possibilità di programmare come invece avverrà adesso
la prossima campagna acquisti dirà molto sul suo futuro nella società bianconera. Perdere un’altra qualificazione Champions – questa è ormai andata a meno di miracoli – rappresenterebbe un danno di immagine incalcolabile per il club.
La prima scelta da non sbagliare più è quella dell’allenatore. Delneri ha dimostrato oltre ogni ragionevole dubbio di non essere all’altezza. Il prossimo anno non sarà più possibile affidarsi a scommesse – vedi anche la scelta di Ciro Ferrara l’anno scorso. A questo punto visto che Fabio Capello risulta inavvicinabile – costa troppo e comunque non si muove dall’Inghilterra -, gli unici allenatori – che potrebbero garantire la giusta dose d’esperienza sarebbero Luciano Spalletti e Walter Mazzarri. Bisogna però vedere se sia possibile liberarli.
Aurelio De Laurentiis durante la conferenza di stampa per la presentazione del prequel del ciclo dei film di Amici Miei, si è lanciato in un capolavoro di cerchiobottismo, in cui ha sparato pure su una squadra morta – la Juventus.
L’inizio del presidente del Napoli è soft:
Non dobbiamo mica vergognarci di essere al terzo posto. Io ho sempre detto che ambisco alla quinta posizione, perché il nostro è un progetto di crescita graduale. Siamo in serie A da appena 4 anni, non siamo radicati come altre società.
Foto: AP/LaPresse
Sono tutti ai suoi piedi. A ventuno anni, Javier Pastore fa venire l’acquolina in bocca a un sacco di squadre. Poco importa che il Palermo non stia attraversando – e uso un eufemismo – un buon momento: in questa stagione il giocatore è definitivamente esploso, segnando – in media – un gol ogni tre partite.
Ogni settimana il calciatore argentino finisce per essere avvicinato a squadre dal blasone importante, come il Barcellona o la Juventus. E ora è il turno del Manchester United.
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