Del Piero alla presentazione delle Adizero (gallery)

Sui nostri campi le vedremo solo a gennaio, ma Alex Del Piero ha indossato oggi le nuove Adizero, le scarpe “intelligenti” di Adidas. Alla manifestazione di Milano in cui il marchio sportivo ci ha fatto conoscere l’ultima nata nel campo delle scarpe tecnologiche, il capitano bianconero ha partecipato ad una partita e mezza, con i giornalisti prima e con i ragazzi di Fubles poi, il sito in cui si incontrano ragazzi di tutt’Italia per organizzare le partite di calcetto.

Ma cosa c’è di eccezionale in queste Adizero? Come abbiamo potuto vedere dal vivo, all’interno di queste normalissime scarpe da calcio c’è un alloggiamento per un sensore grande pochi centimetri in grado di raccogliere informazioni praticamente su tutto, dal numero di scatti alla velocità media e massima raggiunta, dal tipo di gioco che ha il singolo calciatore che le indossa fino ai chilometri percorsi e tanti altri piccoli dettagli come un vero e proprio computer.

Moratti, Agnelli e il tavolo per salvare il calcio italiano

Cosa ci fanno Moratti, Agnelli, Petrucci e gli altri presidenti di Serie A intorno ad un tavolo? No, non è una barzelletta, ma quello che potrebbe accadere a breve quando i presidenti di Serie A ed i rappresentanti della Federazione potrebbero riunirsi con lo scopo di “salvare il calcio italiano”.

In realtà quello che si vuol fare è mettere la parola fine alla vicenda Calciopoli che ormai sembra riaperta più che nel 2006 e sta facendo arricchire solo gli avvocati senza portare ad un nulla di fatto, coinvolgendo le parti in causa e quelle esterne.

Luis Enrique: “E’ importante avere la fiducia della società”

 Domani sera andrà in scena il big match di questa giornata di campionato: Inter-Roma. La partita che fino a poco tempo fa era uno spareggio scudetto, ora è uno spareggio per salvarsi la panchina. Dopo il brutto esordio infatti, sia Gasperini che Luis Enrique sono già sotto osservazione, e un ennesima sconfitta per uno dei due aprirebbe una crisi difficile da risolvere. Nella conferenza prepartita il tecnico giallorosso è stato molto chiaro e si sente appoggiato dalla società:

E’ importante, quando si inizia un progetto e si sceglie una persona per portarlo avanti, che questa abbia la fiducia della società. La settimana scorsa ho ringraziato i dirigenti per questo Abbiamo una relazione molto franca e quando la società non crederà più in me risolveremo subito il problema. Non voglio restare aggrappato alla panchina, sono qui per passione e per fare il mio calcio. Sono felicissimo di questa esperienza, la città è meravigliosa e spero di restare almeno i due anni del contratto

Moratti: “Possiamo solo aspettare”

 Non è passata inosservata la sconfitta di ieri sera dell’Inter di Gasperini contro i modesti rivali del Trabzonspor e il giorno dopo arrivano le prime parole di Moratti. Parole che per il momento confermano Gasperini, e danno tempo all’ allenatore di Grugliasco, che deve però trovare una soluzione già dalla prossima partita con la Roma. Dopo tre sconfitte consecutive nelle prime tre partite ufficiali della stagione, la pazienza dei tifosi e del presidente sta per finire e Gasperini lo sa bene.  Intanto Moratti prende tempo:

Per il momento possiamo soltanto aspettare, il modulo è cambiato e il gioco sta un po’ latitando. E’ stata una partita importante sono cose che possono capitare in queste gare. Se questa sconfitta è diversa rispetto a quelle precedenti? Al massimo possiamo riferirci a quella con il Palermo, perchè altrimenti dovremmo andare indietro di due mesi,  comunque sono due cose totalmente diverse.

Stadio Juve: l’8 settembre prevista l’inaugurazione

 Il giorno atteso da tutti i tifosi Juventini sta finalmente arrivando. L‘8 Settembre infatti verrà inaugurato il primo stadio di propietà di un club in Italia. Una data quindi che sarà storica non solo per i colori bianconeri ma per tutto il movimento calcistico, sperando che presto anche altre società seguano il modello inglese, che ora possiamo chiamare anche il modello della Juve.

Durante l’inaugurazione ci sarà una grande serata, con in mezzo la partita tra Juventus e Notts County, società di Notthingam da cui la Juve ha ereditato i colori bianco e nero che l’han resa famosa in tutto il mondo. Ma la cerimonia d’apertura sarà molto di più  di una semplice partita, tanto che l’organizzazione dell’evento è stata affidata alla K-Event, società che si era già occupata della cerimonia di apertura e di quella di chiusura dei Giochi Olimpici di Torino 2006. Una sicurezza insomma, che garantirà uno spettacolo senza precedenti.

Serie A, non si gioca, per Petrucci la colpa è dei presidenti

 A quest’ora avremmo dovuto esser con gli amici a commetare i primi risultati del campionato di serie A, invece lo sciopero ne ha blocccato la partenza ed ora siamo quasi tutti a parlare con gli stessi amici di prima dello sdegno a riguardo dello dello sciopero dei calciatori. Ma siamo poi così sicuri che siano loro i “colpevoli”?  Il numero uno del Coni, Gianni Petrucci, ha rilasciato una interessante intervista, in cui addossa la responsabilità ai presidenti, e non ci sentiamo di dargli torto:

E’ innegabile che il clima nella Lega Calcio sia cambiato. Ricordo un mondo solidale, costruttivo. Adesso vanno d’accordo solo a Natale, per gli auguri. Poi tutti in ordine sparso. Ma non è che se qualcuno grida più forte di Abete, allora Abete è un incapace. Non lascerò che venga dimissionato dai presidenti sfasciatutto in esilio (riferimento a Lotito, ndr). Contro l’arroganza, noi abbiamo la legge.

Amichevoli: Inter – Chievo 2-3

Per fortuna che c’è lo sciopero, penseranno i tifosi dell’Inter, perché una squadra così in campionato avrebbe già perso terreno sulle inseguitrici. Nell’amichevole contro il Chievo, che va a compensare in minima parte il mancato show della prima giornata di campionato, Gasperini mette in campo la formazione migliore possibile, dovendo fare a meno di alcuni infortunati, tra cui Sneijder, e dei nuovi arrivi. Insomma, la squadra che avrebbe messo in campo in campionato. E se il buongiorno si vede dal mattino, la giornata per i nerazzurri si prospetta davvero nera.

Il Chievo invece ha tutti i titolari a disposizione (e questo alla lunga conta molto), ma soprattutto ha dalla sua il tipico atteggiamento vincente della provinciale che si chiude e riparte in contropiede, approfittando delle sbavature degli avversari. Il primo tempo è tutta una fase di studio, quindi ve lo risparmiamo e passiamo subito alla ripresa.

Amichevole Barcellona – Napoli 5-0

Amichevole di lusso per il Napoli di Mazzarri, che questa sera si trovava ad affrontare Sua Maestà il Barcellona nel tempio del Camp Nou. Un’amichevole che faceva la felicità del patron De Laurentiis, onorato dell’attenzione dei campioni d’Europa, almeno fino al fischio d’inizio quando non poteva immaginare quanto la sua squadra avrebbe sofferto al cospetto di Messi e compagni.

E dire che nell’undici iniziale del Barça non figuravano molti pezzi da novanta, visto che Pep Guardiola decideva di mettere in campo  Pinto, Montoya, Piqué, Fontàs, Adriano, Thiago, Fàbregas, Keita, Iniesta, Kiko Femenía, Villa.  Il Napoli rispondeva con il miglior undici possibile: De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Ruiz, Maggio, Inler, Dzemaili, Dossena, Hamsik, Lavezzi e Cavani.

Lazio, nel segno di Cissè

 La Lazio incorona nella presentazione ufficiale di ieri allo stadio Olimpico il suo nuovo re. E’ Djibril Cissè che per i suoi trent’anni (compiuti oggi) si è regalato una calda accoglienza da parte di tutto lo stadio nell’amichevole Lazio-Real Sociedad tenutasi ieri sera. Cigliegina sulla torta è stato il gol dopo appena quattro minuti, segnato di testa anticipando un difensore spagnolo che ha fatto esplodere tutto lo stadio e ha riempito di felicità il francese:

È stato magnifico segnare all’Olimpico, davanti ai miei nuovi tifosi. Siamo una grande squadra, faremo una grande stagione

L partita è terminata per 2-0 grazie alla rete nel secondo tempo di Sculli ma la Lazio, a parte Cissè, non ha entusiasmato nonostante  la squadra sembri comunque pronta per il preliminare contro il Rabotnicki che ci sarà tra sette giorni. Al termine della partita l’allenatore Edy Reja ha rilasciato un’ intervista, soffermandosi anche sui fischi ricevuti da una parte della tifoseria durante la presentazione.

Supercoppa Italiana 2011: Milan – Inter 2-1

Foto: AP/LaPresse

Finale di Supercoppa Italiana 2011
Milan – Inter 2-1 (Sneijder (I) 22′; Ibrahimovic (M) 15′ 2t, Boateng (M) 24′ 2t)
Stadio Olimpico di Pechino

Milan – Inter 2 – 1

Dopo una settimana di polemiche per il fatto che la Supercoppa Italiana si disputi in Cina, finalmente siamo arrivati al gran giorno. La stracittadina più ricca d’Italia va in scena nello stadio soprannominato “Nido d’Uccello” di fronte a decine di migliaia di cinesi che hanno diviso equamente lo stadio in nerazzurro e rossonero.

Il Milan campione d’Italia scende in campo con il 4-4-2 che ha caratterizzato la gestione di Allegri nella seconda parte dello scorso campionato, che prevede Abbiati in porta, linea difensiva a quattro con Abate, Nesta, Thiago Silva e Zambrotta; centrocampo muscolare con Gattuso, Van Bommel, Seedorf e Boateng a supporto della coppia offensiva Ibrahimovic-Robinho. L’Inter, vincitrice della Coppa Italia, risponde con un inusuale 3-6-1 che in fase difensiva diventa 4-5-1, mai visto finora nelle amichevoli estive, con Julio Cesar in porta; difesa a tre formata da Chivu, Ranocchia e Samuel a cui in fase difensiva si aggiunge Zanetti; centrocampo con Motta, Stankovic, Obi, con Sneijder e Alvarez appena dietro l’unica punta Eto’o.

La Juve ne fa 8 al Cuneo. Toni e Vucinic danno spettacolo

Foto: AP/LaPresse

I risultati delle amichevoli di agosto contano fino ad un certo punto, ma Antonio Conte può comunque dirsi soddisfatto della sua Juventus, che nel pomeriggio ha rifilato ben otto gol al malcapitato Cuneo, grazie ad un ritrovato Toni ed alla voglia di mettersi in evidenza del neo-acquisto Mirko Vucinic.

In attesa che si cominci a fare sul serio, il mister bianconero ha messo in campo una squadra mista di vecchi e nuovi, con Buffon a difendere i pali, De Ceglie e Lichtsteiner a presidiare le fasce, Chiellini e Bonucci a reggere la zona centrale della difesa, Krasic e Pasquato come estermi di centrocampo, Pirlo e Marchisio centrali, Del Piero e Matri a reggere il peso dell’attacco.

Video: uno dei gol più veloci al mondo

Stabilire qual’è il gol più veloce della storia del calcio è una questione complicata. Ognuno dice la sua e tra tutte le partite che si giocano al mondo è difficile stabilire un limite…

Uno dei gol più veloci della storia del calcio è sicuramente quello che vi propongo nel video in testa al post. Siamo al calcio d’inizio di una partita del campionato d’Eccellenza umbro tra Narnese e Casa del Diavolo.

Fabio Cannavaro si ritira

Foto: AP/LaPresse

Era il 9 luglio del 2006 e Fabio Cannavaro sollevava al cielo la Coppa del Mondo in quel di Berlino, dopo una finale al cardiopalma vinta ai rigori dagli azzurri. Oggi – a distanza di cinque anni da quella notte magica – il capitano di quella nazionale si ritira dal calcio giocato e si prepara a sedersi dietro una scrivania per continuare la carriera come dirigente.

Trentotto primavere il prossimo settembre, la maggior parte delle quali passate a correre dietro ad un pallone, a respingere gli attacchi degli avversari, ma anche quelli della critica, che in qualche circostanza non ha avuto pietà del difensore napoletano. Basti pensare alle polemiche nate nel 2005, quando vennero tirate fuori delle immagini in cui Cannavaro si mostrava su un lettino, intento a sottoporsi ad una flebo. In seguito venne accertato che si trattava di una sostanza non dopante, ma intanto le chiacchiere correvano sul filo.