Serie A, arriva il calendario: i record da battere

Mettetevi comodi, munitevi di pop corn e coca cola e preparatevi ad assistere alla stesura del calendario della stagione 2009-’10, appuntamento da non perdere per ogni appassionato di calcio che si rispetti. Oggi pomeriggio sapremo se la nostra squadra del cuore giocherà la prima di campionato in casa o in trasferta, contro chi si giocherà lo scudetto (o la salvezza) all’ultima giornata, in quali date si giocheranno le stracittadine o i match clou…

Che campionato sarà quello che ci apprestiamo a vivere dal 22 agosto prossimo? Di sicuro la Serie A ha perso fior di campioni (Kakà e ibrahimovic in primis), ma qualche pezzo da novanta ha deciso di fare il viaggio al contrario, sebbene tutti sognino di giocare nella Liga o nella Premier. Qualcuno poi, da qui al 31 agosto potrebbe ancora arrivare (bilanci permettendo), così da ridare nuova linfa ad un calcio che nell’ultimo anno ha fatto ridere l’Europa (se si esclude l’Udinese, eliminata ai quarti di finale di Coppa Uefa dal Werder Brema).

Si riparte dallo scudetto dell’Inter e dal titolo di capocannoniere di Ibra, dal terzo posto sfiorato dalla Fiorentina e dalla salvezza in extremis del Bologna. E quest’anno come andrà a finire? In attesa di scoprirlo, gustiamoci insieme alcuni dei record da battere.

Abramovich si dà alle scommesse

Chi non ha mai sognato di diventare ricco acquistando un biglietto della Lotteria di Capodanno o un Gratta e Vinci dal montepremi milionario? E’ il sogno proibito di milioni di italiani (e non solo) ed è per questo che, nonostante la situazione economica precaria dell’intero pianeta, il mondo del gioco non conosce crisi.

Una crisi che invece ha colpito duramente parecchi settori, non risparmiando neppure i ricconi, quelli che non hanno certo problemi a comperare il pane quotidiano. Ma si sa che più è alto il capitale, più sono alti i rischi del mestiere ed anche uno come Abramovich, ad esempio, ha dovuto provarlo sulla propria pelle.

Un tempo era tra i 20 più ricchi dell’intera Russia ed ostentava ricchezza ad ogni passaggio, regalandosi acquisti che noi poveri umani non possiamo neppure sognare. Non che ora se la passi male, ci mancherebbe, ma ha dovuto ridimensionare un po’ le uscite in attesa di tempi migliori. Arriveranno? Forse si, visto che ora il magnate russo si è dato ad un hobby che potrebbe risultare redditizio, tuffandosi a capofitto nel mondo delle scommesse.

Sfumato Kakà, ora le grandi d’Europa tremano

 MILANO, 21 gennaio– Ora le big d’Europa hanno paura. Ma soprattutto provano a blindare anzitempo i loro gioielli. L’affare Kakà sfumato all’ultimo sospiro, potrebbe portare a conseguenze devastanti nel panorama del mercato internazionale: lo sceicco Mansour, proprietario del Manchester City, ha il portafoglio pieno e una gran voglia di rifarsi andando a prendere un campione, uno di quelli con la C maiuscola. Anche se, a dirla proprio tutta, per far sì che la sua squadra entri a far parte dell’elitè del calcio mondiale, non basterà comprare campioni su campioni: il Chelsea di Roman Abramovič, ne è un esempio lampante.

Tra debutti e ritorni, ecco come le big preparano il ritorno al campionato

La Juventus a Messina, il Milan a Dubai, l’Inter nel freddo lombardo, tutti alle prese con gli esperimenti pre-campionato. La squadra del giorno è senza dubbio quella rossonera. Anzi, più precisamente è uno il giocatore da tenere sotto osservazione.

Tutte le attenzioni sono state rivolte a David Beckham, e lui non ha tradito le aspettative. Infatti non ci si aspettava che facesse chissà che, ma almeno che corresse e desse l’impressione di lottare. Risultato: ha giocato 45 minuti senza fare nulla di buono nè nulla di cattivo. Considerando che si trattava della prima gara con la maglia del Milan, che contro aveva l’Amburgo e non una squadretta, e che si allena con i rossoneri da solo una settimana, si può dire che la prova è stata superata.

Sergio Campana, 40 anni da Presidente

Era il 3 luglio 1968 quando si decise che i calciatori professionisti dovessero avere un sindacato che li rappresentasse. Per iniziativa dell’avvocato Sergio Campana, fino a qualche anno prima calciatore, nacque allora l’Associazione Italiana Calciatori, meglio nota con la sigla AIC.

Sono passati 40 anni da quel giorno e proprio ieri il fondatore ha ricevuto l’ennesima nomina a Presidente. Per dirla tutta, l’AIC non ha mai conosciuto altro capo, essendo Campana l’unico presidente in ben 4 decenni di storia.

Questo mandato, rinnovato per il quadriennio 2009-2012,dovrebbe fare da ponte tra lui ed il successore, visto che, come ha ammesso il diretto interessato, è ormai tempo di lasciare il trono e provare la novità. E forse dopo 40 anni sarebbe ora!