Grecia – Italia vale un record

Ci siamo. E’ il giorno della gloria per Marcello Lippi, che stasera in quel di Atene potrebbe raggiungere il record di rusultati utili consecutivi alla guida della nazionale italiana. Per ora è a quota 30 ed un pezzo di gloria è già conquistata, avendo raggiunto il mese scorso Vittorio Pozzo, ct azzurro dei primi due titoli mondiali. Ma stasera l’impresa potrebbe essere completata, Grecia permettendo.

Una partita senza punti in palio, eppure di fondamentale importanza per il tecnico viareggino che non nasconde una certa emozione per il record personale:

Voglio fare 31 partite consecutive senza sconfitte, eguagliare il record di Clemente (Spagna) e Basile (Argentina). Già essere a 30, come riuscì Vittorio Pozzo, è un onore. Arrivare a 31 poi sarebbe davvero importante anche come metro della costante crescita del gruppo.

Il ritorno di Maradona

Dopo fiumi di chiacchiere e di perplessità riguardo alla sua scarsa esperienza alla guida di una squadra, ecco finalmente il giorno del debutto per Diego Armando Maradona. Gli occhi del mondo intero stasera saranno puntati sull’Hampden Park di Glasgow, stadio che quasi trenta anni fa applaudì il suo primo gol con la maglia della nazionale argentina.

Un’emozione che Diego non ha mai dimenticato, sebbene sia impossibile paragonarla con quella che proverà questa sera, quando la “sua” nazionale gli si schiererà di fronte al momento dell’inno.

Nella conferenza stampa di ieri il Pibe de Oro si è detto pronto per la nuova avventura e intenzionato a trascinare la Seleccion alla vittoria del mondiale sudafricano del 2010.

Dito medio e monete lanciate: Drogba ora rischia grosso

Ancora un’esultanza esagerata dopo una rete ed ancora proveniente dalla terra di Sua Maestà. Qualche giorno fa ci eravamo occupati di David Norris, centrocampista dell’Ipswich, che aveva manifestato la sua felicità con il gesto delle manette, dedicando il gol ad un amico detenuto per aver provocato la morte di due bambini.

Stavolta la storia è un po’ diversa ed il protagonista, Didier Drogba, rischia di trascorrere un brutto quarto d’ora la prossima settimana, quando il suo caso finirà sul tavolo del giudice sportivo. L’episodio è avvenuto lo scorso mercoledì, durante la gara che ha visto il Chelsea soccombere ai rigori di fronte al meno quotato Burnley.

L’ivoriano in forza ai Blues, subito dopo aver segnato la sua prima rete della stagione, si è diretto sotto la curva occupata dai tifosi avversari, salutandoli con un poco cortese dito medio. Non è una scena edificante, d’accordo, ma ci può stare in una partita di calcio. Quello che proprio non ci sta è che l’attaccante abbia raccolto delle monete da terra per restituirle (naturalmente lanciandole) al mittente.

L’Italia di Lippi riparte dal 2-2

L’avventura del Lippi-bis riparte con un pareggio sudato e conquistato con grinta e determinazione, dopo un primo tempo (quasi) da dimenticare.

I ragazzi ce l’hanno messa tutta per regalare al mister un esordio simile a quello di quattro anni fa in Islanda, quando l’Italia tornò a casa con le ossa rotte ed una buona dose di critiche, per poi partire alla conquista del titolo mondiale. Se tanto mi dà tanto, vale la pena steccare la prima, specie se si tratta di un’amichevole dove il risultato conta solo per gli annali di calcio.

Questa può essere la spiegazione di un primo tempo in cui l’Italia è passata dalla possibilità di andare in vantaggio allo 0-2, che lasciava poche giustificazioni agli azzurri, se non, appunto, quella di carattere scaramantico. Ma l’Austria ha voluto partecipare alla festa di bentornato per Marcello Lippi ed ha contribuito in modo determinante alla confezione del regalo finale, prima mandando in gol Gilardino (di stomaco, su respinta di un difensore), poi con un’uscita sconsiderata di Ozcan, autore di un’autogol da cineteca del comico.

La lunga estate di Cristiano Ronaldo

Alla fine Ferguson l’ha spuntata ed è riuscito a convincere il suo pupillo a vestire la maglia dei Red Devils per almeno un altro anno, ma il nome di Cristiano Ronaldo continua ad occupare le prime pagine dei giornali. Non è stata un’estate felicissima per il campione portoghese, partito per l’Europeo con le idee chiare su cosa fare del suo futuro e tornato a casa confuso e infelice.

Le premesse per un’estate dorata c’erano tutte: l’ambizione del Portogallo che voleva riscattare la beffa subita in casa quattro anni fa, l’amore della caliente Nereida Gallardo, la possibilità di trasferirsi in Spagna per tentare una nuova avventura e rimpinguare ulteriormente il conto in banca.

Ma, come dicevano le nostre nonne, “il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi” e nulla di quanto progettato è andato a buon fine.

René Higuita e Robbie Fowler: a volte ritornano!

Ci sono calciatori che sembrano avere sette vite e che non vogliono arrendersi all’età che passa o ai gravi infortuni che ne compromettono la carriera ad alti livelli. E in questo caldo sabato di luglio vogliamo raccontarvi la storia di due di questi personaggi, tornati al grande calcio quando tutti li davano per finiti: René Higuita e Robbie Fowler.

In realtà nel caso del pittoresco portiere colombiano non si può parlare proprio di ritorno nel calcio che conta, visto che nella prossima stagione dovrà accontentarsi di difendere i pali della porta del Deportivo Pereira, impegnato nel Torneo di Clausura, per non retrocedere in seconda divisione.

Ma René può dirsi soddisfatto del contratto strappato alla squadra sudamericana, considerando che ha 41 anni e che da tempo aveva deciso di smettere. Invece eccolo ancora qui a lottare per un posto da titolare neanche fosse un ragazzino che deve dimostrare il suo valore.

Cristiano Ronaldo deve essere operato

Ci siamo quasi, ragazzi. Tra qualche giorno conosceremo finalmente quale sarà il futuro di Cristiano Ronaldo (almeno stanto alle indiscrezioni dei giorni scorsi). ma per ora dobbiamo accontentarci delle notizie

Euro 2008: la Fiorentina è a caccia di talenti

Solitamente in questa rubrica è dedicata ai volti nuovi da proporre all’attenzione di club disposti a scommettere su giovani di talento. Ma di fronte ad una vetrina internazione come l’Europeo, non potevamo perdere l’occasione di segnalare alcuni giocatori, giovani o meno giovani, che potrebbero far comodo ad alcune squadre.

In realtà tutti (o quasi) i nomi che andremo a proporvi fanno parte della lista presentata da Prandelli alla dirigenza viola, anche se è ovvio che alla fine bisognerà fare una selezione e vedere chi in realtà può far comodo e chi no.

Per quanto riguarda il portiere, molto dipenderà da Frey e dalla sua volontà di giocarsi le chances europee, partendo dai preliminari di Champions League. In realtà già da un po’ di tempo non si sente parlare della presunta trattativa con il Bayern Monaco, a dimostrazione del fatto che il francese avrebbe intenzione di restare dov’è. Nel caso però si rendesse necessaria una sua sostituzione, la Fiorentina sta sondando il terreno per Igor Akinfeev, numero uno della Russia. Dati per possibili anche due ritorni di fiamma, Alex Manninger e Bogdan Lobont, ma solo come dodicesimi.

Gianluca Vialli: goleador di razza

Stacchiamo la spina per un po’ dalla stretta attualità fatta di biscotti e sospetti di combine e torniamo alle nostre care rubriche, occupandoci di un grande del passato che ha fatto bene in patria e ha tenuto alto il nome degli italiani in terra straniera.

Stiamo parlando di Gianluca Vialli, fenomenale atttaccante degli anni ’80-’90, nonché vero campione di simpatia.

Mosse i primi passi da calciatore (come direbbe il buon giornalista) nella Cremonese, squadra della sua città, contribuendo alla promozione dalla serie C alla B e poi al salto nella massima serie nell’anno di grazia 1984.

Italia-Belgio: promossi e rimandati

E’ un’Italia vivace quella che si appresta a partire per il ritiro austriaco di Baden. Certo qualche imperfezione c’è, ma bisogna considerare che i ragazzi sono insieme da meno di una settimana e che il carico di lavoro di questi giorni si è fatto sentire soprattutto nella ripresa.

Niente paura però, perché la convinzione nei propri mezzi è apparsa subito evidente al Franchi di Firenze e se non ci fermeremo ad ammirarci troppo allo specchio, siamo certi di poter disputare un buon Europeo, onorando al meglio la maglia.

Non è ancora il momento dei bilanci, anche se qualche voto qua e là possiamo cominciare a darlo, nella speranza che la squadra cresca nella condizione e nella messa a punto di certi schemi, che possono tornare utili durante il torneo. Da questo punto di vista Totò Di Natale sembra già essere entrato in clima Europeo, andando a segno per ben due volte e dimostrando che l’attacco azzurro non può prescindere dalla sua presenza.

La nazionale irachena sospesa dalla Fifa

La Fifa ha momentaneamente sospeso la nazionale irachena da qualsiasi attività internazionale che riguardi il calcio, con effetto immediato. Così la squadra che, contro ogni pronostico, lo scorso anno ha alzato al cielo la coppa d’Asia, dimostrando al mondo che, almeno davanti al calcio, le diversità politiche e di razza non contano, sarà costretta a seguire l’Olimpiade di calcio da casa, e probabilmente non potrà partecipare nemmeno ai prossimi mondiali, nel 2010.

Il problema razziale però è venuto appena fuori dal campo. Infatti durante una trasferta in Thalandia, le diverse fazioni di Sciiti, Sunniti e Kurdi che componevano la nazionale dell’Iraq sono venute allo scontro, incentrato su discussioni politiche che hanno ben poco a che fare con il calcio. Ma questa è stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Infatti il Governo iracheno si è visto costretto a sciogliere il Comitato Olimpico nazionale a causa della corruzione di alcuni suoi componenti, e non è riuscito ad eleggerne un altro in tempo, condizione fondamentale per poter partecipare alle Olimpiadi.