Maradona, buona la prima

Parte subito bene El Pibe de Oro sulla panchina dell’Argentina. Alla prima gara da ct sblocca subito la casella delle partite vinte con lo 0-1 in Scozia grazie alla rete di Maxi Rodriguez. Tante stelle hanno portato ad un buon gioco per essere la prima gara con una tattica tutta nuova, ma pochi gol. Ne basta uno, e di più Maradona non poteva proprio sperare.

Ma non ci sono state solo amichevoli. Infatti sono state disputate ben 12 partite di qualificazione ai mondiali 2010 in tutto il mondo. In Europa si è giocato solo nella Repubblica di San Marino, dove la squadra di casa è stata sconfitta dalla Repubblica Ceca per 3-0. Nelle altre gare di qualificazione spiccano le vittorie del Giappone e della Corea, che nel big match di giornata ha battuto l’Arabia Saudita.

Grecia – Italia vale un record

Ci siamo. E’ il giorno della gloria per Marcello Lippi, che stasera in quel di Atene potrebbe raggiungere il record di rusultati utili consecutivi alla guida della nazionale italiana. Per ora è a quota 30 ed un pezzo di gloria è già conquistata, avendo raggiunto il mese scorso Vittorio Pozzo, ct azzurro dei primi due titoli mondiali. Ma stasera l’impresa potrebbe essere completata, Grecia permettendo.

Una partita senza punti in palio, eppure di fondamentale importanza per il tecnico viareggino che non nasconde una certa emozione per il record personale:

Voglio fare 31 partite consecutive senza sconfitte, eguagliare il record di Clemente (Spagna) e Basile (Argentina). Già essere a 30, come riuscì Vittorio Pozzo, è un onore. Arrivare a 31 poi sarebbe davvero importante anche come metro della costante crescita del gruppo.

Il ritorno di Maradona

Dopo fiumi di chiacchiere e di perplessità riguardo alla sua scarsa esperienza alla guida di una squadra, ecco finalmente il giorno del debutto per Diego Armando Maradona. Gli occhi del mondo intero stasera saranno puntati sull’Hampden Park di Glasgow, stadio che quasi trenta anni fa applaudì il suo primo gol con la maglia della nazionale argentina.

Un’emozione che Diego non ha mai dimenticato, sebbene sia impossibile paragonarla con quella che proverà questa sera, quando la “sua” nazionale gli si schiererà di fronte al momento dell’inno.

Nella conferenza stampa di ieri il Pibe de Oro si è detto pronto per la nuova avventura e intenzionato a trascinare la Seleccion alla vittoria del mondiale sudafricano del 2010.

L’Italia di Lippi riparte dal 2-2

L’avventura del Lippi-bis riparte con un pareggio sudato e conquistato con grinta e determinazione, dopo un primo tempo (quasi) da dimenticare.

I ragazzi ce l’hanno messa tutta per regalare al mister un esordio simile a quello di quattro anni fa in Islanda, quando l’Italia tornò a casa con le ossa rotte ed una buona dose di critiche, per poi partire alla conquista del titolo mondiale. Se tanto mi dà tanto, vale la pena steccare la prima, specie se si tratta di un’amichevole dove il risultato conta solo per gli annali di calcio.

Questa può essere la spiegazione di un primo tempo in cui l’Italia è passata dalla possibilità di andare in vantaggio allo 0-2, che lasciava poche giustificazioni agli azzurri, se non, appunto, quella di carattere scaramantico. Ma l’Austria ha voluto partecipare alla festa di bentornato per Marcello Lippi ed ha contribuito in modo determinante alla confezione del regalo finale, prima mandando in gol Gilardino (di stomaco, su respinta di un difensore), poi con un’uscita sconsiderata di Ozcan, autore di un’autogol da cineteca del comico.

Italia-Belgio: promossi e rimandati

E’ un’Italia vivace quella che si appresta a partire per il ritiro austriaco di Baden. Certo qualche imperfezione c’è, ma bisogna considerare che i ragazzi sono insieme da meno di una settimana e che il carico di lavoro di questi giorni si è fatto sentire soprattutto nella ripresa.

Niente paura però, perché la convinzione nei propri mezzi è apparsa subito evidente al Franchi di Firenze e se non ci fermeremo ad ammirarci troppo allo specchio, siamo certi di poter disputare un buon Europeo, onorando al meglio la maglia.

Non è ancora il momento dei bilanci, anche se qualche voto qua e là possiamo cominciare a darlo, nella speranza che la squadra cresca nella condizione e nella messa a punto di certi schemi, che possono tornare utili durante il torneo. Da questo punto di vista Totò Di Natale sembra già essere entrato in clima Europeo, andando a segno per ben due volte e dimostrando che l’attacco azzurro non può prescindere dalla sua presenza.