Juve-Real 2-1: le immagini del trionfo bianconero

Siamo solo al primo agosto ed è prematuro (e pericoloso) mettere in fresco qualche bottiglia di champagne per brindare alla risurrezione delle italiane in campo internazionale, ma la vittoria della Juventus sul Real dei galacticos nella semifinale di Peace Cup lascia comunque ben sperare per il futuro. Vero è che i blancos non potevano schierare il neo acquisto Kakà (oltre a Casillas, Ramos e Albiol), ma c’era pur sempre il trio delle meraviglie Ronaldo-Benzema-Raul, mentre la Juve doveva fare a meno di Diego, che nella gara precedente non aveva affatto sfigurato.

Stavolta Del Piero non segna, ma gli assist al millimetro per i compagni valgono oro, come quando al 3′ del primo tempo ha pennellato una punizione per la testa di Cannavaro, consentendo al difensore di infilare la porta. Dopo l’1-0 la Juve non si è seduta, continuando a presentarsi dalle parti di Dudek soprattutto con Amauri (altri due assit deliziosi del capitano), grazie ad una difesa che lasciava intravedere diverse pecche.

Qualche errore di valutazione anche dalla parte opposta, dove Chiellini stendeva Raul in area, consentendo a Ronaldo di guadagnarsi un’altra fetta di pagnotta su calcio di rigore. Ma non finiva lì, perché al 3′ della ripresa era ancora Del Piero a trascinare la Juve, con un calcio d’angolo che innescava Salihamidzic per il 2-1 finale. Buona Juve, Real da rivedere e modellare. A voi le immagini del trionfo (video e gallery), in attesa delle gare che contano.

Il calcio mondiale habla español

Il Brasile gioca il calcio migliore del mondo? Forse. O forse no, viste le due gare che sono andate in scena ieri sera a poche centinaia di chilometri di distanza l’una dall’altra. E se Italia – Brasile è stata definita a ragione la partita dell’anno, Francia – Argentina e Spagna – Inghilterra offrivano altrettanti spunti interessanti, proponendoci il meglio del calcio internazionale.

Tutti aspettavano l’Inghilterra, in cerca di una rivincita dopo l’esclusione dal campionato europeo dello scorso anno e battuta nell’ultima esibizione contro le Furie Rosse. Ma rivincita non c’è stata ed il buon Capello se ne è tornato nella fredda terra di Sua Maestà fortemente ridimensionato nelle ambizioni.

Vero è che la nazionale dei Tre Leoni era costretta a giocare senza Gerrard, Rooney e Brown, ma ciò non giustifica la deblacle rimediata in quel di Siviglia, specie se si tiene conto del figurone fatto in terra tedesca qualche mese fa, quando l’Inghilterra era scesa in campo con un manipolo di giovani promesse.

Amichevoli di lusso: in campo il meglio del calcio mondiale

Il derby del mondo ha catalizzato l’attenzione dell’intero circo del calcio, facendo quasi dimenticare che nella due giorni di amichevoli internazionali ci sono altre sfide di grande livello. Dopo i Campioni del Mondo in carica, toccherà stasera ai detentori del titolo europeo scendere in campo, in una sfida ricca di motivazioni.

Di fronte alle Furie Rosse ci sarà infatti l’Inghilterra, grande esclusa dell’ultima kermesse continentale ed in cerca di riscatto internazionale. Sulla panchina dei Tre Leoni siede ora Fabio Capello, uno che in Spagna ha lasciato più di un rimpianto e che, nonostante il clima amichevole della gara, ci tiene a mostrare al mondo la rinascita inglese:

Al momento la Spagna è forse la migliore nazionale del mondo. Tutti i giocatori si trovano a un alto livello e voglio proprio vedere come affronteremo la partita. I miei giocatori devono scendere in campo convinti dela vittoria.

Italia – Brasile non è un’amichevole

La gara dei sogni, la partita delle stelle, il derby del mondo: chiamatela come volete, ma non provate a definirla una semplice amichevole o un’esibizione. Non di fronte a Lippi, almeno:

Le esibizioni si fanno al circo, qui invece ci saranno 65.000 spettatori e l’attenzione di tutto il pianeta. E miliardi di motivazioni: sarà una partita di calcio vera.

Le motivazioni le abbiamo ampiamente sciorinate nell’articolo di questa mattina, a partire dal 4-1 di Città del Messico, fino all’ultimo incontro senza punti in palio nel Torneo di Francia, quando Del Piero segnava una doppietta e la coppia Romario-Ronaldo si esibiva in pezzi di alta scuola. Sono passati dodici anni da allora, Romario si è ritirato dalla scena, Ronaldo è confinato in un campionato “minore”, in attesa di riprendere a giocare dopo l’infortunio dello scorso anno, Del Piero è capace ancora di mirabilie sul rettangolo verde (ma non sarà della partita), eppure l’Italia – Brasile di questa sera avrà ancora il suo fascino particolare.

Italia – Brasile, amarcord agrodolce

5 luglio 1982: cominciano da qui i miei personali ricordi di Italia – Brasile, in quell’infuocato pomeriggio estivo da dentro o fuori, che ci avrebbe spalancato le porte verso la finale del Bernabeu, regalandoci il primo titolo mondiale a colori. E’ passato più di un quarto di secolo da allora (ahimé!) e questi occhi hanno visto centinaia di gare, decine di campioni, gol da manuale del calcio, ma quell’Italia – Brasile resta nel mio cuore come la partita del secolo.

L’amarcord peronale finisce qui. Per il resto c’è da raccontare una sfida infinita lunga dodici gare, con cinque vittorie a testa e due pareggi, in attesa della partita di questa sera che potrebbe far pendere la bilancia da una parte o dall’altra. Qualcuno ha pensato bene di definire l’evento il derby del mondo, visti i nove titoli mondiali messi in campo, e la dimostrazione dell’importanza della gara sta nel numero di Paesi collegati, ben 152, neanche fosse una finale mondiale.

Già le finali… Due volte Italia e Brasile si sono ritrovate contro nell’atto conclusivo della massima competizione per nazioni ed entrambe le volte i nostri colori si sono dovuti inchinare ai sudamericani, lasciando nei cuori degli italiani rimpianti che ancora bruciano.