Juventus: Cellino rivuole Matri

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La Juventus sembra intenzionata a basare il prossimo calciomercato sui riscatti, dato che quasi tutti i calciatori in prestito quest’anno hanno superato l’esame. Un’incognita però aleggia sempre sull’attacco, e cioè due ottimi elementi come Quagliarella e Matri sono in prestito. La Juve li riscatterà entrambi o solo uno dei due? Il napoletano è andato benissimo, fino all’infortunio, reggendo da solo il reparto, mentre per l’ex cagliaritano 7 gol in poco più due mesi sono un ottimo biglietto da visita.

Questa mattina Cellino, intervistato dal Corriere dello Sport, è stato chiaro:

Conosco le qualità di Matri e so di aver consegnato alla Juve un campione. Ne ero così convinto che se fosse dipeso da me non l’avrei ceduto, ma era giusto assecondare il ragazzo perché si è sempre comportato bene e viveva come un sogno la possibilità di andare in bianconero. Non me la sono sentita di trattenerlo.

Matri: “La Juve un sogno”

Della serie i due giorni che gli cambiarono la vita: domenica pomeriggio ha segnato le sue due ultime reti con la maglia del Cagliari. Ieri è passato alla Juventus con un prestito con diritto di riscatto che – sono le parole di Marotta –

eserciteremo a giugno.

Diciotto milioni di euro sono tanti, e l’ex-cagliaritano lo sa

sono soddisfatto di valere tutti i soldi che la Juve ha pagato per me.

E ancora

devo dimostrare di valerli tutti.

Per Matri alla Juve è questione di dettagli

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Secondo diverse fonti il passaggio di Alessandro Matri alla Juventus sarebbe praticamente cosa fatta. L’accordo sarebbe quello di un prestito oneroso che preveda un obbligo di riscatto per complessivi 18 milioni di euro – ed era quello che voleva il presidente del Cagliari Massimo Cellino – pagabili in più esercizi.

Nella trattativa verrebbero inseriti anche dei giocatori – oltre a Lorenzo Ariaudo – già in comproprietà tra i bianconeri e i rossoblu sardi – Cagliari -, e del giovane centrocampista Manuel Giandonato.

Cagliari, esonerato Bisoli

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La notizia era nell’aria da diverse ore, ma solo in tarda serata è arrivata l’ufficialità: dopo dodici giornate di campionato, Piepaolo Bisoli non è più l’allenatore del Cagliari. A renderlo noto è la società isolana dalle pagine del proprio sito ufficiale:

La società Cagliari Calcio nella sua massima espressione di vertice ed il tecnico Pierpaolo Bisoli hanno raggiunto in serata l’accordo che porta all’interruzione del rapporto di lavoro in essere. Tale evento non rappresenta in alcun modo la bocciatura professionale inerente l’operato dell’allenatore cui va il più sentito riconoscimento e ringraziamento per l’ottimo lavoro sin qui svolto. Purtroppo troppo spesso nel calcio si è figli dei risultati e molte volte si è costretti ad assumere decisioni che contrastano con i sentimenti ed i rapporti umani. Bisoli è e sarà sempre più un grande allenatore, da questa avventura può uscire solo a testa alta per i meriti tecnici ed umani che gli vanno riconosciuti.

Cagliari, Marchetti chiede il risarcimento danni alla società

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Quest’estate era il portiere più richiesto al mondo, anche più dell’acciaccato Buffon. Oggi le sue presenze in campionato sono ferme a zero e di lui non si sente più parlare. Federico Marchetti è passato dalle stelle alle stalle a causa di qualche intervista rilasciata nelle settimane appena successive al Mondiale, dimostrando apprezzamento per l’interessamento di club come la Sampdoria e l’Arsenal.

Frasi abbastanza innocenti a cui si associava qualche sbilanciamento di troppo che non è piaciuto al presidente Cellino che, di tutta risposta, non solo ha rifiutato ogni offerta arrivatagli per il calciatore, ma ha anche chiesto che Marchetti fosse messo fuori squadra (anche se ufficialmente risulta come terzo portiere).

Serie A 2010/2011: Cagliari

L’impresa del Cagliari sarà tra le più ardue della A, dato che non è una squadra che si accontenta della salvezza, ma dovrà tentare di stupire senza colui che per due anni l’ha guidata con ottimi risultati, Massimiliano Allegri. Senza uno dei migliori allenatori del panorama calcistico italiano, fare bene con una squadra senza grossi nomi diventa molto complicato, specie se in panchina siede uno come Pierpaolo Bisoli che la A l’ha conosciuta solo da calciatore.

E’ vero che lo scorso anno con il Cesena è riuscito nell’impresa di portare il club in A dopo 19 anni, ma il massimo campionato è tutta un’altra cosa. Per sua fortuna Bisoli lo potrà fare con una squadra al completo dato che, prestiti a parte, non è partito nessuno rispetto allo scorso anno, anche se riuscire a trattenere Marchetti fino a fine agosto sarà davvero dura.