Bologna: Di Vaio indagato per truffa e falso ideologico

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Ve la ricordate quella vecchia storia di pass per disabili che aveva coinvolto anche otto giocatori del Bologna? Cominciano a scoprirsi i primi altarini, e a pagare per tutti potrebbe essere il capitano Marco Di Vaio. La vicenda sembrava doversi risolvere con un nulla di fatto per i calciatori felsinei in quanto non sembravano dover rientrare nel gruppo dei “disonesti” su cui la procura sta indagando da tempo, dato che i loro pass erano stati dati, legalmente anche se un po’ troppo generosamente, da un’impiegata disabile della società che i calciatori a volte accompagnavano per commissioni in città.

Sembrava doversi archiviare tutto, ma è spuntata fuori una novità. Gli inquirenti hanno infatti scoperto che in passato Di Vaio si era fatto togliere ben 45 multe perché dichiarava di averle prese mentre accompagnava la disabile in giro per la città. La dichiarazione fu firmata dal calciatore e dalla donna stessa, e per questo la polizia municipale accordò l’annullamento delle sanzioni.

Fiorentina – Bologna 1-1: fotogallery

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Termina in perfetta parità il derby dell’Appennino tra una Fiorentina con poco altro da chiedere al campionato in corso ed un Bologna ancora non sicuro della matematica salvezza. La squadra di casa ci teneva a salutare nel migliore dei modi i propri tifosi, mentre i felsinei cercavano al Franchi il riscatto dalle ultime prestazioni incolori, dopo un periodo giocato ad altissimi livelli.

Al 20′ del primo tempo i viola erano già in vantaggio, grazie a Cerci, che nelle ultime settimane ha finalmente messo in mostra le proprie doti di goleador. Per applaudire al pareggio degli ospiti bisognava attendere fino al minuto numero 50, quando il neo-entrato Ramirez infilava il rientrante Frey. Cinque minuti dopo i rossoblu avrebbero potuto confezionare il sorpasso, ma Di Vaio sbagliava il penalty concesso per fallo di Kroldrup (espulso). Al minuto numero 80 veniva ristabilita la parità numerica (rosso a Ramirez), ma il punteggio restava ancorato sull’1-1.

Serie A 37a giornata: Fiorentina – Bologna 1-1

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37a giornata Serie A
Stadio Artemio Franchi di Firenze

Fiorentina – Bologna 1-1

Reti: Cerci 20′ (F); Ramirez 5’st (B).

L’anticipo dell’ora di pranzo mette di fronte due club che non hanno più nulla da chiedere al campionato, ma che hanno motivazioni di carattere psicologico da mettere in campo. La Fiorentina vuol salutare il suo pubblico con una vittoria mentre il Bologna è contestato da settimane perché, una volta raggiunta la salvezza, ancora non matematica, ha cominciato a perdere una partita dopo l’altra, ed il pubblico chiede così almeno un punto per risollevare il morale.

I viola scendono in campo con il classico 4-4-2 con Montolivo dietro la coppia Gilardino-Mutu, mentre il tanto atteso rientro di Jovetic viene ulteriormente rimandato, mentre i felsinei scelgono un modulo speculare con Paponi a supportare Di Vaio. Si gioca in un vero e proprio nubifragio.

Bologna: partito il toto-allenatore

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Ottenuta la salvezza, il Bologna pensa alla prossima stagione. Una stagione che si preannuncia difficile e che sicuramente non vedrà su quella panchina Alberto Malesani che ha già annunciato di voler lasciare la squadra a fine campionato.

Ma prima di decidere chi sarà il nuovo allenatore, bisogna mettere a posto la situazione societaria, tanto che a seconda di chi sarà nominato direttore sportivo, cambierà l’allenatore che tenterà nuovamente di salvare il Bologna dalla retrocessione.

Bologna: salta anche il direttore sportivo Longo

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Non c’è pace per il Bologna. L’ultima testa a saltare è quella del direttore sportivo Carmine Longo, alla fine di una querelle che andava avanti da qualche giorno. Il sessantaseienne dirigente era stanco dei tanti problemi societari del club, dopo i tanti presidenti cambiati in pochi mesi, e i soldi messi e tolti dalle sue disponibilità.

Così pochi giorni fa ha dichiarato di essersi stancato (“non voglio prendermi un coccolone” aveva detto), ed ha così deciso di rimanere fino alla fine del campionato, ma senza l’incarico di costruire una squadra per la prossima stagione. Una decisione che ha spiazzato tutti, visto che stava lavorando per la cessione di Viviano e Ramirez all’Inter e aveva assunto l’arduo compito di riportare la calma in uno spogliatoio spaccato in diverse parti.

Bologna: scoperti giocatori con il pass per disabili

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Non volevano di certo passare per disabili, ma c’è il rischio che volessero usufruire ugualmente delle agevolazioni previste per loro. E’ questo che sospettano i vigili bolognesi che ieri hanno scoperto che 6 o 7 automobili dei calciatori locali portavano il contrassegno dei portatori di handicap.

A livello burocratico non ci sarebbero irregolarità in quanto a fornirglielo sarebbe stata Marilena Molinari, disabile al 100% e dipendente della società, la quale aiuta i calciatori con le pratiche burocratiche ed altre faccende di ordine pratico. La donna, come tutti i disabili, ha il diritto di dare, alle persone che l’aiutano negli spostamenti, un pass che permette, tra le altre cose, di entrare nelle zone a traffico limitato e di parcheggiare gratuitamente nelle strisce blu.

Bologna: Malesani ad un passo dall’addio, da Bisoli a Zenga per sostituirlo

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Non è sicuro, ma quasi. Alberto Malesani ha detto chiaro e tondo al nuovo presidente che il progetto che ha avviato per il Bologna non lo convince. Quest’anno l’allenatore è riuscito nel miracolo di tenere dritta la barra nonostante la società fosse stata sull’orlo del fallimento, ha tenuto insieme la squadra mentre molti validi giocatori avevano cominciato a cercarsi una sistemazione, e soprattutto ha conquistato una salvezza tranquilla nonostante la penalizzazione.

Per questo ora molte grandi società lo vogliono ingaggiare (vedi Lazio e Genoa), e dunque non si accontenterà di ripetere l’annata che ormai sta finendo. Malesani, con la schiettezza che lo contraddistingue, ha detto che così non si va avanti e che, se non gli costruiscono una rosa per ben altre posizioni, lascerà la barca che ha appena contribuito a portare in porto.

Bologna: sarà Guaraldi il nuovo presidente

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E siamo a 5. In 10 mesi sono questi i presidenti che il Bologna ha cambiato, un record che nemmeno Zamparini con i suoi allenatori riesce ad eguagliare. L’ultimo, e si spera definitivo, sarà Albano Guaraldi, geometra, costruttore e socio di Intermedia. Con un versamento di 2,5 milioni è entrato nella società e ieri pomeriggio è stato eletto a maggioranza presidente. Il suo vice sarà Maurizio Setti.

Cosa cambia con loro ai vertici societari? L’aspetto più importante è che ora il Bologna non rischia più il fallimento. Anzi, secondo le parole di Consorte che ha salvato la società dalla bancarotta, a luglio la situazione finanziaria dei felsinei sarà “invidiabile”.

Brescia – Bologna 3-1: fotogallery

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Il biscotto è cotto, sfornato e pronto per essere consumato insieme al the pomeridiano. O forse no, ma certo fanno pensar male quelle puntate sull’1 fisso arrivate alle agenzie di scommesse sin dallo scorso venerdì, quando mancava ancora una settimana buona al fischio d’inizio di Brescia-Bologna.

Dubbi sulla regolarità della partita? No, ma l’1,30 (o giù di lì) proposto dai maggiori bookmakers italiani e stranieri non contribuisce certo a dissipare le nubi su un incontro il cui risultato sembrava scritto da giorni e giorni, sebbene le due parti si sforzassero di dimostrare il contrario.

Serie A 31a giornata: Brescia – Bologna 3-1

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Anticipo della trentunesima giornata di serie A.
Stadio Rigamonti, Brescia:
Brescia-Bologna 3-1
Reti:
3′ pt Hetemaj (Br), 9′ pt Zoboli (Br), 30′ pt Di Vaio (Bo), 20′ st rig. Caracciolo (B)

Brescia – Bologna 3-1

Aperitivo della trentunesima giornata di campionato, anticamera dell’attesissimo derby della Madonnina: Brescia-Bologna, seppure priva del fascino suscitato dal Milan-Inter a seguire, è partita fondamentale per entrambe le squadre, chiamate ad allontanare i fantasmi di una retrocessione da difendere con unghie e denti. Le Rondinelle, per la verità, se la passano peggio dei felsinei, visto che il terzultimo posto in condivisiione con il Lecce non lascia dormire sonni tranquilli mentre il Bologna, nonostante i tre punti di penalità, staziona a metà classifica con 40 punti all’attivo.

Non sono piaciute – la speranza è che siano infondate – le voci di combine che hanno preceduto il match. Beppe Iachini si ritaglia il palcoscenico del pre partita spedendo in panchina il talento Diamanti: Brescia schierato con Arcari fra i pali; difesa a tre con Zebina, Bega e Zoboli; i cinque di mediana sono Zanetti, Hetemaj, Vass, Zambelli e Accardi; di punta, la coppia costituita da Eder e Caracciolo. Malesani replica con il consueto 4-3-1-2 con Ramirez  e Di Vaio di punta, Khrin davanti alla difesa, con Perez e Della Rocca. Ekdal giostra a ridosso della coppia offensiva.

Di Vaio ha voglia di azzurro

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Le 35 primavere si avvicinano a grandi passi, così come il momento del ritiro, che prima o poi dovrà arrivare anche per un highlander come lui. Ma Marco Di Vaio sembra aver assunto l’elisir dell’eterna giovinezza in dosi massicce, se è vero che continua a correre come un ragazzino di vent’anni ed a segnare gol pesanti per la salvezza del suo Bologna.

C’era un tempo in cui gli esemplari della sua razza avevano un posto in prima classe nell’arca della nazionale, anche se la carta di identità consigliava il ritiro e le pantofole. Ma non oggi, non con Cesare Prandelli alla guida degli azzurri, in virtù di una politica che punta sulla valorizzazione delle giovani leve e su progetti a lungo termine. Di Vaio accetta la scelta, ma sogna di poter vestire nuovamente l’azzurro almeno in una gara amichevole:

Prandelli sta seguendo un certo percorso, è giusto che sia così. Se continuo a fare bene fino a fine anno, magari una convocazione per un’amichevole sarebbe gratificante.