Arbitraggi 18^ giornata: inizia bene l’anno degli arbitri, solo una partita da rivedere

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Molto bene l’inizio del 2011 degli arbitri, che speriamo non si fermino qui. Non solo, su 10 partite, 9 si possono dire non influenzate da errori arbitrali, ma bisogna sottolineare anche le ottime prestazioni di alcuni direttori di gara che hanno preso decisioni difficili, azzeccandole sempre.

Benissimo De Marco che azzecca tutti gli episodi nella partita più difficile della giornata, Juventus-Parma (espulsione di Melo, simulazione di Krasic, rigore al Parma); ottimi anche Giannoccaro che convalida il gol della Fiorentina su cui ci sono state delle proteste, ma che era regolare, l’assistente di Tagliavento che vede bene la posizione di Okaka nel derby pugliese, e Celi che convalida giustamente la prima rete del Palermo.

Arbitraggi 17^ giornata: eccesso di zelo contro le grandi, danneggiate Juventus e Milan

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Di solito ci si lamenta perché sono le grandi ad avere i favori arbitrali, ma nell’ultima partita del 2010, forse per non incappare in polemiche, gli arbitri di serie A ci sono andati giù pesanti proprio nei confronti delle big, anche troppo.

Non ci sono episodi eclatanti ed alla fine i risultati delle sole 8 partite non sono viziati, ma problema rimane sempre la solita incomprensibile gestione dei cartellini. A parte i soliti falli gravi non puniti con l’ammonizione su un campo e falli lievi puniti troppo duramente su un altro, c’è da segnalare un errore sulla valutazione che ha portato all’espulsione di Giandonato in Chievo-Juventus. Il giovane bianconero è stato cacciato per aver commesso fallo da ultimo uomo, ma in realtà non era così perché c’era Pepe molto vicino, perché eravamo distanti dalla porta almeno 25-30 metri, e perché Costant non si stava dirigendo verso la porta, ma verso la bandierina, dunque non era nemmeno una chiara occasione da gol. Ci stava bene un’ammonizione. Molto generoso anche il rigore concesso al Chievo, visto che Moscardelli parte in fuorigioco.

Arbitraggi 16^ giornata: danneggiate Bari e Chievo

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Sarà l’aria natalizia a rendere gli arbitri di serie A più buoni, ma i regali visti in questa giornata si traducono in punizioni eccessive per le squadre che le hanno subite. Oltre ai soliti problemi con la gestione dei cartellini, con ad esempio l’espulsione eccessiva di Pazienza e la mancata espulsione netta di Boateng, purtroppo anche oggi ci sono stati almeno tre arbitraggi molto scadenti su 9 partite. E non vuol dire che gli altri 6 siano stati tutti positivi.

L’errore più grave avviene in Roma-Bari, dove il signor Romeo prima concede un calcio di rigore per trattenuta su Borriello, senza accorgersi che è l’attaccante il primo a commettere fallo, e poi concede il gol-partita a Juan che però parte in evidente fuorigioco. Insomma, dopo l’arbitraggio contro la Sampdoria al Bari sembra continuare a girare tutto storto.

Arbitraggi 15^ giornata: disastrosi Pierpaoli e Damato

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Fare di tutta l’erba un fascio è sempre sbagliato, ma visti i gravissimi errori di questa giornata di campionato non si può di certo dire che la classe arbitrale italiana sia di livello eccellente.

Nelle 9 partite giocate tra sabato e domenica, a parte la solita gestione dei cartellini che ancora non ha trovato una soluzione, ci sono da registrare tre gare condizionate pesantemente da errori che, se gli arbitri fossero stati più attenti, sarebbero potute finire in modo diverso.

Arbitraggi 14^ giornata: arbitri da 10 e lode

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Finalmente possiamo raccontarvi di una giornata in cui gli errori arbitrali non hanno condizionato il risultato finale. Gli sbagli degli arbitri italiani si sono ridotti all’osso e si possono limitare al massimo ad una gestione dei cartellini un po’ troppo “buonista”, ma perlomeno nessuna squadra può protestare affermando di aver perso dei punti.

Gli episodi dubbi sono sostanzialmente due, il rigore concesso all’Udinese, che ha aperto la partita contro il Napoli, ed un fuorigioco inesistente fischiato a Crespo solo contro Castellazzi quando il punteggio era ancora in bilico. Ma andiamo con ordine. Il rigore assegnato a Sanchez che viene falciato da De Sanctis a velocità normale non pare lasciare il minimo dubbio. Ma rivedendolo al replay si nota come, usanza comune ormai, sia l’attaccante friulano ad allargare la gamba per cercare il portiere, e così il contatto avviene perché è Sanchez a procurarselo. Ma non si può dir nulla sulla concessione del penalty che Romeo fa bene a dare, e che alla fine non risulterà nemmeno decisivo.

Arbitraggi 13^ giornata: tanta confusione, bufera su Eto’o

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Eto’o verrà sicuramente squalificato, ma lui questo lo sa già. La testata su Cesar è talmente evidente che non potrà non applicarsi la prova televisiva, ed è già tanto se il signor Rocchi ed i suoi collaboratori non se ne sono accorti sul campo. Ciò che resta da vedere sarà l’entità della squalifica, 3 o 4 giornate, a seconda della concessione o meno delle aggravanti, mentre anche Cesar potrebbe essere squalificato per la provocazione.

A parte questo, Rocchi non ha sbagliato nulla dal punto di vista tecnico. La stessa cosa però non si può dire per i suoi colleghi.  Almeno due i risultati falsati ed errori gravi in altrettante partite. Mancano un rigore netto al Bari sullo 0-0 contro il Catania ed un penalty abbastanza evidente per il Lecce nella gara contro la Sampdoria. Il signor Gava si rifà sugli ultimi due gol, entrambi regolari anche se a velocità normale sembravano in fuorigioco, ma intanto la decisione del primo tempo di non assegnare il rigore, che poi ha portato all’espulsione di Chevanton innervosito, ha senza dubbio condizionato la partita.

Arbitraggi 12^ giornata: due gol irregolari all’Udinese, molti dubbi per il rigore su Mexes

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Dopo i disastri delle scorse partite, gli arbitri italiani riescono a spuntare una sufficienza piena in questa giornata. In alcune partite sono davvero eccellenti, in altre cadono sempre negli stessi errori. La gara che ha fatto, e probabilmente farà discutere ancora a lungo, è come sempre Juventus-Roma. Rizzoli la dirige abbastanza bene, ma ci sono due episodi nell’area bianconera da valutare attentamente.

Il primo, in ordine di tempo, è un calcio di rigore mancante alla Roma. Mexes entra in area, finta il tiro e Chiellini si lancia per ribatterlo. L’intenzione non è di toccare l’avversario ma di respingere l’eventuale tiro. Il problema è che involontariamente il difensore bianconero tocca quello romanista. Mexes poi, come spesso accade, accentua la caduta come se gli avessero sparato, e questo forse porta l’arbitro a pensare ad una simulazione o ad un contrasto accentuato, ma fischiare il rigore non sarebbe stato sbagliato.

Arbitraggi 11^ giornata: disastro Banti, Juve e Napoli graziate

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Il turno infrasettimanale storicamente non ha mai portato bene agli arbitri, e questa volta non ha fatto eccezione. Sono molti gli errori, alcuni piuttosto gravi, che hanno condizionato la giornata, e probabilmente il proseguio del campionato, dato che sia il Milan che la Juventus sono stati fortemente aiutati da arbitraggi “poco attenti”, ma anche qualche piccola può recriminare.

Ha ragione Zamparini ad inveire contro il signor Banti in quanto i suoi errori condizionano molto la partita. Escludendo due azioni sospette in area molto simili, una per parte, valutate alla stessa maniera, c’erano due rigori per il Palermo, uno così così su Pinilla nel primo tempo, ma l’altro evidentissimo su punizione di Miccoli con Boateng che stende il braccio con cui tocca la palla in area, mentre dall’altra parte il rigore di Ambrosini non ci doveva essere perché il milanista ha toccato la palla con un braccio e poi è lui che va a cercare il contatto con Sirigu, mentre il terzo gol è viziato da un fuorigioco in partenza di Ibrahimovic, anche piuttosto evidente.

Il Cesena chiede rispetto

C’è amarezza in casa Cesena all’indomani della gara contro la Juventus persa per tre reti a uno. Gli uomini di Ficcadenti hanno mostrato un bel calcio sul terreno dell’Olimpico andando

Arbitraggi 10^ giornata: mancano rigori a Lazio e Bari, generoso quello dato all’Inter

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Ancora una volta la classe arbitrale si dimostra molto preparata, ma pecca sempre sullo stesso punto: la mancanza di uniformità. E’ evidente che, se i direttori di gara continuano ad arbitrare in questo modo, la tecnologia servirà solo per i gol fantasma, perché sui fuorigioco sono perfetti nel 99% delle circostanze. E nessuna tecnologia al mondo potrà mai sostituire l’arbitro nell’assegnare un calcio di rigore.

E così capita che l’Inter porti a casa un punto grazie ad un rigore che non solo non c’era, ma che lo stesso Eto’o che se l’è procurato ha ammesso non ci fosse; capita che la Lazio perda il derby per un rigore netto non dato a Mauri per trattenuta di Riise a meno di un metro dalla porta (ci stava l’espulsione), e capita che il secondo rigore assegnato alla Roma ci sia, ma pochi secondi prima Baptista era entrato in area commettendo fallo su Lichtsteiner.

Arbitraggi 8^ giornata: molta confusione sui rigori, dubbi sull’intervento di Cassano

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L’ottava giornata di campionato si trascina dietro molte polemiche che rovinano la giornata positiva della gran parte della classe arbitrale. Aspettando Napoli-Milan, tra le altre 9 gare solo tre sono gli arbitri insufficienti, più uno discutibile in Inter-Sampdoria.

Ma andiamo con ordine. Il risultato falsato sostanzialmente è uno solo, e cioè Udinese-Palermo. Se il rigore con cui i friulani passano sul 2-0 è regolare, c’è da considerare che non ci sarebbe dovuta nemmeno essere l’azione da cui è scaturito perché il calcio d’angolo che ha portato Cassani a stendere Zapata in realtà era una rimessa dal fondo valutata male dal guardalinee.