Real Madrid: Mourinho vuole subito la Champions

L’ambizione di Mourinho non ha limiti, dopo la tripetta con l’Inter dello scorso anno ed i successi conquistati qua e là in giro per l’Europa. Ora è alla guida Real Madrid, uno dei club più titolati del mondo,  e la sua fame di vittorie non è ancora appagata. L’obiettivo primario è la Champions League, che manca dalla bacheca delle merengues dalla stagione 2001-’02 e che per il portoghese significherebbe la consacrazione assoluta:

Siamo in pochi ad averne vinte due, in pochissimi ad averne vinte due con due club differenti. Ho tanto tempo davanti per vincere la terza.

Mazzarri difende Lippi

L’Italia è uscita a testa bassa dal mondiale sudafricano ed ancora non si spengono le polemiche intorno all’operato di Marcello Lippi. Tutti contro il tecnico viareggino, reo di non aver

Esoneri mondiali: 10 allenatori cacciati e 3 in bilico, la dura vita del ct

Tra i tanti record di questo Mondiale, potrebbe aggiungersi anche quello degli allenatori esonerati. Ancora il torneo non è finito, ma tra le 28 squadre già eliminate sono 10 i ct che hanno perso la panchina e 4 sono ancora nel limbo. Con l’auto-esonero di Maradona infatti le panchine che cambiano diventano un po’ troppe, se consideriamo che nelle altre edizioni le sconfitte venivano prese con più filosofia e ai commissari tecnici veniva data la possibilità di riprovarci.

Ma la cattiva aria poteva già essere respirata prima dell’inizio del Mondiale, dato che i primi due a saltare sono stati Lippi e Domenech ancor prima di disputare la prima gara. I ct di Italia e Francia erano ormai “alla frutta” da un po’, tanto che si conosce il nome dei loro sostituti già da un mese. Discorso simile per Otto Rehhagel, il quale ha concluso un ciclo di quasi 10 anni con la sua Grecia, il quale però si è dimesso solo dopo l’ultima partita.

Prandelli: Totti no, oriundi si, Buffon capitano

L’Italia cambia faccia, dopo la debacle che l’ha vista uscire prematuramente dalla kermesse mondiale. Lo avrebbe fatto conunque, anche se avesse conquistato posizioni migliori tra le grandi del mondo, anche se il miracolo di Berlino si fosse ripetuto sotto il cielo del Sudafrica. Marcello Lippi ha dato l’addio alla panca azzurra ed al suo posto ora siede Cesare Prandelli, uno dei migliori tecnici del panorama italiano, capace di portare la Fiorentina nell’élite del calcio europeo per diversi anni di seguito.

Oggi è stato il giorno della presentazione per l’ex tecnico della Viola, che ora si trova a dover ricostruire sulle ceneri della vecchia Italia, di quella che è uscita con le ossa rotte dal mondiale sudafricano, arrendendosi alla foga agonistica di nazionali ben meno attrezzate dal punto di vista tecnico.

Capello non si dimette, ma gli inglesi lo “licenziano”

Se l’Italia è uscita delusa dalla kermesse sudafricana, l’italiano più rappresentativo in terra inglese non se la passa meglio, dopo la cocente eliminazione di ieri per mano della Germania. Fabio Capello era stato chiamato ad allenare la nazionale dei Tre Leoni dopo la mancata qualificazione agli Europei del 2008 ed era stato subito accolto come il salvatore della patria. Nulla da dire sul cammino di qualificazione, che avrebbe fatto immaginare un mondiale da protagonista per l’Inghilterra, con la speranza di riportare la Coppa a casa dopo ben 44 anni di digiuno.

Ma l’Inghilterra ammirata in Sudafrica non è mai riuscita ad entusiasmare, impattando le prime due gare con Usa ed Algeria e vincendo di misura con la Slovenia. Male anche negli ottavi, dove si è subito trovata di fronte la Germania, subendo una clamorosa umiliazione, sebbene non solo per colpe proprie. Ed ora l’imputato numero uno è proprio Fabio Capello, incapace di motivare la squadra per portarla avanti nel torneo.

Marcello Lippi soddisfatto a metà

L’Italia c’è! Si, è vero, le occasioni da rete sono state davvero poche, ma alla fine della fiera possiamo brindare al bel gioco dell’Italia, anche se a tratti. La condizione fisica, poi, è nettamente in crescita rispetto alle amichevoli premondiali e non possiamo far altro che dar ragione a Lippi, quando predicava pazienza. Ed è lo stesso tecnico italiano ad analizzare la gara con il Paraguay, dopo un pareggio che ci va fin troppo stretto:

Siamo solo all’inizio, l’Italia c’è. Se qualcuno aveva dubbi avete visto che l’Italia c’è di testa, gambe e di cuore: unico rammarico è che non abbiamo vinto, lo avremmo meritato.

Wenger: Italia vecchia e senza talento

Quante possibilità ha l’Italia di bissare il trionfo di quattro anni fa? Nessuna, stando al parere di Arsene Wenger, tecnico dell’Arsenal:

Rispetto l’Italia. Riesce sempre ad ottenere il massimo dal minimo e non bisogna mai trascurarla. Il talento per vincere il Mondiale, però, non c’è. Avete qualche centrocampista emergente, come Marchisio, però le punte, Gilardino e Pazzini, sono già vecchie. Voi italiani siete troppo conservatori con i giovani: quando arrivano in squadra hanno già dato.