L’ultimo saluto a Enzo Bearzot (gallery)

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Una cerimonia semplice ha accompagnato l’addio di Enzo Bearzot, morto un paio di giorni fa dopo una lunga malattia. Semplice la cerimonia, come semplice era l’uomo, uno che non si è mai comportato da primo della classe, pur essendo consapevole dell’immenso obiettivo raggiunto.

Poteva prendersene di rivincite il Vecio all’indomani di quell’11 luglio del 1982, allorché la sua nazionale sollevava la Coppa del Mondo nel catino infernale del Santiago Bernabeu, dopo che critici, stampa, tifosi si erano accaniti contro quel gruppo. Ma Bearzot era fatto così e le sue rivincite se le è prese solo sul campo, accettando poi l’idea che in molti saltassero sul carro dei vincitori pur non avendone il diritto.

Ufficiale: Benitez addio all’Inter

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Tanto tuonò che piovve e in fondo ce lo aspettavamo da tempo. Rafa Benitez non è più l’allenatore dell’Inter dalle ore 13 di oggi, da quando cioè sul sito della società nerazzurra è apparso uno scarno comunicato:

Consensualmente e con reciproca soddisfazione è stato raggiunto un accordo per la risoluzione anticipata del rapporto di lavoro. F.C. Internazionale ringrazia Rafael Benitez per il lavoro svolto alla guida della squadra, che ha portato ai successi della Supercoppa italiana e del Mondiale per club Fifa.

Di rito anche il ringraziamento dell’allenatore:

Rafa Benitez ringrazia la società per l’importante esperienza professionale e per le vittorie vissute insieme.

Delneri fa il bilancio di fine anno

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Fine anno, tempo di bilanci. E’ così un po’ per tutti, figuriamoci per uno come Gigi Delneri che in questo 2010 si è tolto parecchie soddisfazioni, prima sulla panchina della Sampdoria, poi su quella della Juventus, dove spera di poter sedere per ancora molto tempo:

Ho raggiunto questi traguardi a sessant’anni, dimostrando di essere uno che non molla mai. Se sono a Torino, devo ringraziare le persone che hanno lavorato e che lavorano con me, a partire da Agnelli e da Marotta, decisivo nel mio approdo all’ombra della Mole. Ho la fortuna di avere collaboratori bravissimi, che sono anche amici. Nei miei successi c’è tanto del loro.

Inter – Benitez, divorzio complicato

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Squadra vincente non si cambia, recita il detto, ma a quanto pare in casa Inter non funziona in questo modo. Per anni ed anni la squadra nerazzurra è rimasta davanti alla tv ad invidiare i successi altrui, mentre la propria bacheca accumulava polvere e le foto appese alle pareti restavano tristemente in bianco e nero. Poi dalle parti di Appiano Gentile sono passati fior di allenatori capaci di rinverdire gli antichi fasti, ma alla fine se ne sono andati così come erano arrivati.

E’ successo con Roberto Mancini, fatto fuori dopo la conquista di due scudetti, poi a Josè Mourinho, che in due anni di Inter ha vinto praticamente tutto, ed ora sta accadendo a Rafa Benitez, che ha comunque il merito di aver portato i nerazzurri sul tetto del mondo. Situazioni diverse, certo, ma che dimostrano come a Milano la situazione non sia per nulla tranquilla, a dispetto della pacatezza del patron Moratti. Pacatezza che in queste ore viene messa a dura prova, considerando che il tecnico spagnolo non vuole saperne di abbandonare la barca, almeno non senza una buonuscita da nababbo, che compensi almeno in parte le pene subite in questi mesi.

Enzo Bearzot nel ricordo dei suoi campioni del mondo

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Immagini in bianco e nero, sbiadite dal tempo, curiose se confrontate con quelle degli eroi moderni. Immagini che però hanno un immenso significato per chi come me ha vissuto quelle emozioni assolutamente uniche ed irripetibili, mentre quegli undici leoni salivano sul tetto del mondo in barba ad ogni pronostico.

Immagini che oggi tornano più vive che mai, perché Enzo Bearzot, condottiero di quell’Italia Campione del Mondo se ne è andato per sempre. Non se ne va però il suo ricordo, il ricordo di un Vecio che ha saputo trasformare una squadra “normale” nella compagine più forte di quel torneo. Quei ragazzi oggi sono uomini di mezza età, ma ricordano il Vecio con nostalgia, sottolineando le sue qualità umane.

Sarà Leonardo a sostituire Benitez

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Finito – o agli sgoccioli – il breve regno di Benitez, sono ore decisive per definire il successore del tecnico spagnolo. Perdono colpi le candidature di Fabio Capello e Luciano Spalletti – entrambi sono sotto contratto e servono soldi per liberarli oltre a solidi argomenti per convincerli.

Alla fine la scelta si riduce a due nomi: Walter Zenga o Leonardo. E Massimo Moratti ha sempre mostrato di avere un occhio di riguardo per il tecnico brasiliano.

E’ morto Enzo Bearzot

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Correva l’anno 1982, uno dei periodi che ricordo con maggiore nostalgia, sportivamente parlando. La comitiva azzurra partiva per la canicola spagnola accompagnata da mille polemiche sulle scelte del ct Enzo Bearzot. Uno dei tanti dubbi dei 50 milioni e passa di allenatori (in terra italica siamo un po’ tutti ct in occasione delle grandi manifestazioni internazionali) era la chiamata di Paolo Rossi, appena rientrato da una lunga squalifica legata al calcio-scommesse, e la contemporanea esclusione di Roberto Pruzzo, che pure in quella stagione aveva conquistato il titolo di capocannoniere.

Polemiche che si infiammarono ancor più alla luce dei tre pareggi nel girone eliminatorio e del ripescaggio per differenza reti, mentre il centravanti titolare non metteva a segno neppure una rete, lasciando l’incombenza a Graziani e Conti, autori sino ad allora delle uniche due reti italiane nel Mundial spagnolo.

Benitez stupito dalle voci sul suo esonero

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A volte è difficile capire cosa passa nella testa delle persone. Rafa Benitez non è uno sciocco e doveva aspettarsi delle reazioni forti al suo sfogo, compresa la possibilità di essere esonerato. Difficile quindi capire come, rispondendo alle domande dell’emittente spagnola Radio Onda Ceropossa, dopo aver detto di essere felicissimo per

aver vinto il Mondiale e di potermi godere le vacanze di Natale a Liverpool con la mia famiglia.

si dica sorpreso

perchè ho visto i titoli dei giornali e molte persone mi hanno chiamato chiedendo se ero stato esonerato ma non c’è niente di vero. Mi sento ancora l’allenatore dell’Inter.

E continua

Ovviamente non sono affatto contento della situazione che si è creata. Ora vado in vacanza a Liverpool poi dopo le feste tornerò in Italia. Comunque sono assolutamente sorpreso dai resoconti che leggo su giornali e che apprendo dalle televisioni.

Un’altra puntata del Mourinho furioso

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Ennesima puntata della telenovela Mourinho contro tutti. La novità è che questa volta lo Special One non se la prende con gli arbitri ma anche con qualcuno dentro la società. Ma andiamo con ordine.

L’allenatore del Real Madrid chiude l’anno solare con una vittoria sofferta – la sua squadra ha giocato una parte del secondo tempo in inferiorità numerica – che mantiene invariato il distacco dal super Barça.

Ancelotti, tensioni nel Chelsea: va via a giugno?

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Tira davvero una brutta aria in casa Chelsea. Da una parte c’è un presidente ed una dirigenza capricciosa che non sa perdere, e combina un guaio dopo l’altro, vedi il licenziamento in tronco di Ray Wilkins, fedelissimo di Ancelotti; dall’altra troppi francesi in squadra che, con il caratterino che hanno, ci hanno messo poco a coalizzarsi contro il fronte degli inglesi. Nel mezzo un italiano, Carlo Ancelotti, che non sembra sapere che pesci pigliare.

Se poi ci si mettono i risultati che non arrivano, con le ultime 5 partite di Premier League senza vittorie ed un primo posto con 6 punti di vantaggio che oggi è diventato quarta piazza in classifica, abbiamo un quadro completo della situazione.