Catania – Giampaolo, è divorzio

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E sei! Dopo venti giornate di campionato tante sono le panchine saltate in Serie A, l’ultima delle quali arrivata un po’ come un fulmine a ciel sereno, considerando che l’allenatore in questione ha regolarmente svolto il proprio compito fino alla seduta pomeridiana di oggi, prima di lasciare l’incarico. Parliamo di Marco Giampaolo, mister del Catania, che tanti complimenti aveva ricevuto per il ruolino di marcia interno della sua squadra e per i ventuno punti totali conquistati al giro di boa (22, dopo l’ultima gara interna contro il Chievo). A rendere nota la decisione è la stessa società etnea con una nota:

Il Calcio Catania S.p.A. e l’allenatore Marco Giampaolo dichiarano congiuntamente di risolvere il rapporto contrattuale in essere fra le parti. Preso atto della bontà del lavoro fin qui svolto, il Calcio Catania augura al tecnico e al suo staff le migliori fortune sportive.

Balotelli: Mourinho è un maleducato

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Insieme hanno vinto tutto quello che c’era da vincere, ma tra i due non è mai corso buon sangue. L’uno giovane e ribelle, convinto di avere mezzi superiori a quelli dei suoi coetanei (e non solo) e per questo nel diritto di fare il buono ed il cattivo tempo in campo e fuori; l’altro padre-padrone che stabilisce le regole e ne pretende il rispetto. Balotelli e Mourinho, due caratteri forti, che spesso hanno contribuito a creare tensioni, con Supermario costretto il più delle volte a rimetterci in termini di panchine, tribune e partite saltate.

Alla fine della scorsa stagione hanno preso strade diverse, inseguendo il successo lontano da Milano, ma la lontananza non ha placato gli animi ed ora il giovane ribelle punzecchia l’antico maestro dalle pagine di Extra Time:

Mourinho è il miglior allenatore del mondo, ma come uomo deve ancora imparare l’educazione e il rispetto.

Prandelli: troppi stranieri in Italia

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E’ difficile calarsi nel ruolo di ct di una nazionale, quando la squadra campione del massimo campionato del Paese di riferimento è composta interamente da giocatori stranieri. E’ quello che accade in Italia, dove l’Inter lo scorso anno ha conquistato tutto il conquistabile, presentando un undici titolare senza neanche un italiano. Non che la disfatta azzurra ai Mondiali sudafricani sia colpa della squadra nerazzurra, ci mancherebbe, ma è inutile lamentarsi allorché un selezionatore si ritrova a pescare in squadre non ai vertici per mettere su una nazionale presentabile. Era questo un problema di Lippi e continua ad esserlo per Prandelli, che rimpiange i tempi in cui gli stranieri si contavano sulla punta delle dita:

Quando giocavo, la mia esperienza è che alla Juventus io ero la riserva di giocatori che militavano in Nazionale, c’era molta più concorrenza e, poi, a volte, c’erano le grandi squadre che avevano un blocco di sette, otto giocatori in Nazionale. Era molto più facilitato il lavoro del commissario tecnico.

Totti – Ranieri, tregua armata

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Ultima giornata del girone di andata. La Roma perde per 2-1 sul campo della Samp quando mancano pochi minuti al fischio finale. Francesco Totti viene gettato nella mischia, nella speranza che possa trovare un colpo dei suoi, uno di quei colpi che risolvono la gara e valgono punti pesanti. Il colpo magico non arriva, la Roma esce beffata da Marassi e la Roma perde la possibilità di agganciare il secondo posto in classifica, mentre il capitano mostra tutte le proprie perplessità riguardo al cambio tardivo.

La società vuole un chiarimento, l’allenatore vuole un chiarimento ed il numero 10 si presenta a Trigoria per mettere le carte in tavola e liberarsi di qualche sassolino. Alla fine la situazione sembra risolta, ma Francesco Totti ha ancora qualcosa da aggiungere a margine dell’incontro e lo fa a mezzo tv, davanti ai microfoni di Sky:

Un po’ mi è dispiaciuto entrare a quattro minuti dalla fine, come se perdessimo tempo… Io accetto tutto comunque, sono totalmente a disposizione della società e del mister. Oggi ho parlato prima con Conti, Montali e Pradè, poi con Ranieri. Abbiamo discusso di quello che è successo e quello che succederà.

Allegri punta su Cassano

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Ha giocato solo uno scorcio di gara contro il Cagliari, ma sua fantasia è determinante ai fini del risultato finale, grazie ad un assist che ha permesso al giovane Strasser di firmare la sua prima rete tra i professionisti. Antonio Cassano è il valore aggiunto di questo Milan ed il tecnico Allegri è pronto a scommettere ad occhi chiusi su di lui:

E’ rimasto fermo due mesi, sta lavorando in una squadra che va a cento all’ora. E’ importante che entri con la testa giusta quando viene chiamato in causa. La sua classe è immensa, può farci fare il salto di qualità con il suo talento.

Mourinho contro Iniesta e Ballesteros

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Impagabile Mourinho. senza di lui tutti i media – noi compresi – avrebbero più problemi a riempire le loro pagine. Negli ultimi giorni ha approfittato della pausa natalizia per attaccare Andres Iniesta. Dargli il pallone d’Oro sarebbe ingiusto perché dovrebbe avere avuto più peso

i 5 mesi di assenza per infortunio.

– e magari se avesse giocato la semifinale con l’Inter la storia sarebbe stata diversa.

E poi

Ha segnato nella finale di un Mondiale? Possono farlo tutti, può capitare a chiunque.

Per lo Special One

Il gol nella finale del Mondiale poteva farlo anche un terzino

Scontata e perfetta la risposta del grande centrocampista del Barcellona:

Si, è vero che il gol possono farlo tutti ma l’ho fatto io e questo mi basta.

Chelsea : si allunga l’ombra di Rafael Benitez sul futuro di Carlo Ancelotti?

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Quinta in classifica nella Premier League, il Chelsea vive una stagione che definire complicata è poco. All’inizio dell’anno tutto sembrava andare per il meglio, poi qualcosa si è rotto: gli infortuni hanno colpito gli uomini chiave – oltre al capitano John Terry, si sono fermati Frank Lampard, Michael Essien, e Alex -, la malaria ha fiaccato la colonna dell’attacco Didier Drogba.

Alla fine è pure arrivato il benservito al viceallenatore Ray Wilkins – oltre all’addio annunciato alla fine dell’anno del direttore sportivo, il danese Frank Arnesen. Tutti questi ingredienti insieme hanno provocato una bella indigestione ai tifosi dello Stamford Bridge.

Mourinho è il miglior allenatore del 2010 secondo l’IFFHS

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Redazioni specializzate ed esperti provenienti da 86 paesi hanno partecipato al voto per stabilire il miglior allenatore mondiale di club – come avviene dal 1996 grazie all’IFFHS, ovvero della Federazione Internazionale di Statistiche e di Storia del Calcio.

La scelta poteva essere fatta tra 14 coach europei, due sudamericani, due asiatici ed un africano. Tra i prescelti ci sono tre francesi, e tre coppie di spagnoli, italiani ed inglesi. Cinque di loro allenano un club inglese, tre uno spagnolo, due un club tedesco e altri due una squadra francese.

Maradona cerca lavoro

Ha avuto la sua grande possibilità sulla panca dell’Argentina, ma non è riuscito a riportare a casa la Coppa del Mondo, pur avendo dell’ottimo materiale a disposizione. Poi è stato

Inter, è il giorno di Leonardo

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Fa quasi impressione vederlo sedere alla destra di Moratti, ancor più vederlo stringere tra le mani la casacca nerazzurra, lui che per anni ed anni è stato una bandiera del Milan, prima da calciatore e poi allenatore. E invece ‘incubo dei tifosi del Diavolo si improvvisamente materializzato, diventando realtà questo pomeriggio, quando Leonardo è stato ufficialmente presentato come tecnico dell’Inter.

I pensieri dei supporters rossoneri al momento sono protesi verso altre situazioni, con il Milan primo in classifica e pronto a rituffarsi sul campionato con un Cassano in più. Ma siamo certi che oggi più di un tifoso è stato colto da un coccolone improvviso allorché Leonardo si presentava al suo nuovo tifo.