A Mourinho la panchina d’oro

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Dopo il triplete dell’anno scorso, José Mourinho ha conquistato anche la Panchina d’Oro, il premio che gli allenatori del campionato italiano assegnano a chi tra loro si è più distinto nella scorsa stagione.

Un plebiscito – del resto abbastanza scontato – visto che lo Special One ha vinto con più del 70% dei voti. Dietro di lui sono arrivati Gigi Del Neri e Claudio Ranieri. Il vincitore della passata stagione, Allegri ha detto di aver votato per lo Special One, dicendo

merita il riconoscimento, ha vinto tutto durante la scorsa stagione.

Mourinho racconta se stesso

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Christian Panucci ha realizzato una lunga intervista a Josè Mourinho che è andata in onda per la prima volta ieri sera su Sky. Al di là di quello che si può pensare dello Special One, è interessante perché permette di conoscere meglio la sua storia.

Non c’è stato un momento in cui ha deciso di diventare allenatore. All’inizio come tutti i bambini voleva diventare un giocatore. Poi ha iniziato a capire che

potevo essere un fenomeno quando giocavo con i miei amici vicino a casa mia, ma quando passavo al campionato organizzato diventavo un giocatore come tanti altri.

Mourinho: mi manca l’Italia

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Diavolo di un Mourinho, che quando viveva sul suolo italiano non faceva altro che lamentarsi delle abitudini del Belpaese, calcisticamente parlando s’intende, e che ora pagherebbe di tasca propria per respirare un po’ dell’atmosfera nostrana. Intendiamoci, lo Special One non soffre di nostalgia per alcune esagerazioni del calcio italiano, specie per quando riguarda i minuti successivi alla gara, quando un allenatore è “costretto” ad intrattenersi con i giornalisti:

La parte peggiore del calcio italiano è il dopo-partita e non mi riferisco alle discussioni in sé: parlare con gente come Arrigo Sacchi o Gianluca Vialli ti fa pensare e anche imparare, perché le loro sono opinioni sincere. Dopo una gara, però, noi allenatori siamo stanchi come i giocatori: uno vorrebbe andare a mangiare, riposare… Un’ora di televisione è la cosa che desideri di meno dopo una partita.

Real Madrid, Mourinho a rischio esonero se non passa gli ottavi di Champions

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Ebbene sì, anche un mostro sacro come José Mourinho può finire sulla graticola come qualsiasi altro allenatore. Lo Special One, che quest’anno a Madrid di special ha fatto davvero ben poco, sta facendo aumentare i malumori, non solo tra la dirigenza. Nemmeno il pubblico lo segue più, imputandogli la colpa di destabilizzare l’ambiente e di fare scelte discutibili come quella di lasciare in panchina Benzema quando non c’erano attaccanti a disposizione.

Per questo, e a causa della sconfitta di domenica scorsa che ha fatto scivolare i blancos a -7 dal Barcellona, se finora era lui a lasciar intendere che rimarrà fino a fine stagione e poi andrà via, adesso è la società a prendere le redini della squadra, facendo sapere, nemmeno tanto velatamente, di star pensando di licenziare Mourinho.

Nuovi dirigenti e nuovo allenatore per la Fiorentina?

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La famiglia Della Valle starebbe pensando a cambiare molte cose nella società, avviando una ristrutturazione profonda. I cambiamenti riguarderebbero anche quello che fino a ieri era l’incontrastato padrone dell’area sportiva: Pantaleo Corvino verrebbe affiancato da un direttore sportivo, mentre il settore giovanile verrebbe affidato ad un solo soggetto.

Il terremoto coinvolgerebbe anche l’area tecnica: Sinisa Mihajlovic ha già le valigie in mano – a meno che nelle prossime due partite la squadra mostri una decisa inversione di marcia.

Delneri punta sulla Coppa Italia

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Scudetto: un termine bandito dal vocabolario della Vecchia Signora, almeno fino alla sosta natalizia, quando i risultati confortanti avevano convinto il tecnico Delneri a sbilanciarsi sulle reali ambizioni della Juventus. Poi è arrivata la sosta e c’è da supporre che Del Piero e compagni abbiano fatto una lauta abbuffata di panettoni e torroni, se è vero che al rientro non sono più riusciti a dare continuità ai risultati precedenti.

Ora la vetta della classifica è più lontana ed allora è il caso di percorrere altre vie, rincorrendo magari la qualificazione alle semifinali di Coppa Italia, in attesa di sapere quali possano essere le reali ambizioni in campionato. Impresa non semplice, visto che tra la Juventus e la semifinale della coppa nazionale c’è la Roma dell’ex Ranieri, in netta ripresa dopo un inizio di stagione non entusiasmante. Delneri carica i suoi e li invita a tirare fuori il meglio:

La Juve, al solito, dovrà tirare fuori il massimo di se stessa. Daremo tutto, perché quella di domani contro la Roma è una partita importante.

Il Siviglia minaccia Mourinho: zeru tituli per te

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Provocatore, rozzo e maleducato. Bisogna ammettere che Josè Mourinho è un vero maestro nell’attirarsi le antipatie dei tifosi avversari, anche se il suo modo di fare fa parte del personaggio, di uno che ha un solo obiettivo: vincere a qualunque costo. Ma in campo ci sono anche gli avversari, che rincorrono la medesima meta e che a volte fanno ricorso a tutte le armi in proprio possesso per arrivare sul traguardo. Ricordate ad esempio il video della “remuntada” confezionato dal Barça alla vigilia della semifinale contro l’Inter dello Special One?

Ebbene, c’è una squadra che si spinta oltre, non solo incitando i propri tifosi ad un tifo esagerato, ma cercando di spaventare Mourinho con una promessa precisa. Parliamo del Siviglia, prossimo avversario del Real Madrid in Coppa del Re. I calciatori andalusi hanno giocato a fare gli attori, proponendosi come protagonisti di un simpatico video. Volti pitturati e minacciosi, primi piani significativi ed un messaggio preciso per l’uomo di Setubal: ti lasceremo a zeru tituli! Basterà questo espediente a spaventare Mourinho? A voi il video del Siviglia.

Mourinho non parla con Valdano

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José Mourinho contro tutti. Puntata 1926. Qualche giorno fa Jorge Valdano ha detto di non avere problemi con José Mourinho.

Lo Special One sembra essere di avviso completamente diverso. Dopo la vittoria faticosa contro del suo Real contro il Maiorca ha raccontato ai giornalisti che:

Anche se abbiamo già giocato sette partite a gennaio, non ho parlato con Valdano di rinforzi. Io parlo con il presidente Perez e con José Angel Sanchez, ma non di rinforzi

– per i molti che non lo conoscono, José Angel Sanchez è il direttore esecutivo dei Galacticos.

Le rivelazioni di José Mourinho su Mesut Özil, il Fenerbahçe e Hugo Almeida

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C’è tensione a Madrid oppure no? Qual’è la verità? Jorge Valdano in questi giorni è piuttosto seccato dalle polemiche nate negli ultimi giorni e dalle voci che Mourinho starebbe pensando di lasciare il Real Madrid a fine stagione.

Per questo ha dichiarato che

Con Mourinho ho un rapporto normale e non è il caso di parlarne continuamente.

E prosegue:

Ripeto con Mourinho ho un rapporto normale, ceniamo e stiamo insieme nelle vigilie di ogni gara, ci mandiamo sms frequentemente, facciamo le cose che devono fare un dg e un tecnico.

Mourinho mette paura al Real: “Resto fino a fine anno, poi…”

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Lo avevamo detto qualche giorno fa: José Mourinho non è contento di come sta andando la stagione del Real Madrid, non tanto per i risultati che bene o male arrivano, ma per il suo rapporto con la società, ben lontano rispetto a quello a cui era stato abituato a Milano. Talmente è la tensione nella casablanca che il tecnico portoghese potrebbe decidere di andarsene già a fine stagione.

Ieri le parole dell’ex interista sono state talmente forti da far passare addirittura in secondo piano la vittoria dei blancos nel derby contro l’Atletico in coppa del Re, e trattandosi del secondo segnale in pochi giorni, ai piani alti della sede del Real qualche domanda cominciano a porsela.

Eto’o difende Benitez

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Era a arrivato a Milano tra fanfare e squilli di tromba, assumendosi il non facile compito di sostituire Mourinho, ‘allenatore simbolo della rinascita nerazzurra, colui che in un solo anno ha conquistato tutto quello che c’era da conquistare, riportando l’Inter sul tetto d’Europa dopo 45 anni di digiuno.

Compito ingrato per Rafa Benitez, incapace di entrare nei cuori dei tifosi e nella testa dei giocatori, per dimostrare loro che non si può smettere di aver fame solo dopo aver gustato un (seppur ricco) antipasto. Lo spagnolo ha fatto il proprio dovere, portando a Milano una Supercoppa Italiana ed il Campionato del Mondo per Club e mancando solo l’appuntamento con la Supercoppa Europea, lasciata ai connazionali dell’Atletico Madrid. Ma questo non è bastato per salvare il posto, né è servito per avere la gratitudine dei suoi uomini, molti dei quali hanno esultato nel momento dell’addio. Molti, ma non Samuel Eto’o, che ad un mese di distanza dell’esonero del tecnico torna sull’argomento dalla poltrona del Chiambretti Night per difenderne l’operato.

Mourinho lascerà il Real Madrid a giugno?

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Lo so la notizia farà battere forte il cuore di tutti i tifosi interisti: la storia tra José Mourinho ed il Real Madrid potrebbe chiudersi già a giugno. Questo è almeno quello che dice il quotidano spagnolo As – sempre vicine alle vicende dei Galacticos.

I motivi della possibile separazione? Lo Special One sarebbe deluso dal comportamento tenuto finora dalla società nei suoi riguardi. In particolare è ai ferri corti con Jorge Valdano.