Zeman: “Il Napoli può farcela”

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Zdenek Zeman non può essere considerato solo l’allenatore del Foggia, è una voce sempre molto ascoltata dai tifosi e dagli appassionati di calcio. In questi giorni ha rilasciato un’intervista a CalcioNapoli24.it, e ora il sito ne ha diffuso una sintesi.

L’intervista è interessante perché racconta episodi finora poco conosciuti della carriera del Boemo, e contiene domande molto dirette – mentre spesso chi intervista Zeman lo fa con troppa deferenza.

Juventus: Mancini torna di moda per la panchina

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Sono mesi che si parla di sostituire Delneri sulla panchina della Juventus, ma ancora non è stato capito chi mettere al suo posto. Secondo il quotidiano britannico The Sun il nome tanto atteso potrebbe essere quello di Roberto Mancini, e seguendo il loro ragionamento l’ipotesi potrebbe non essere tanto campata in aria.

Indizio numero 1: Mancini ha una certa esperienza internazionale che gli altri candidati alla panchina bianconera (Mazzarri, Spalletti e Conte) non hanno. Ed anche se non ha vinto nulla a livello internazionale, ha sempre dalla sua tre scudetti (tra cui quello revocato di Calciopoli), 4 coppe Italia e due Supercoppe Italiane.

Mourinho, Capello e la panchina inglese

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Sembra una classica storia d’amore e tradimenti in cui il “lui” è Fabio Capello, “lei” è la panchina della nazionale inglese, “l’altro”, e che altro, è José Mourinho, l’allenatore più corteggiato al mondo. Siccome lo Special One non sa stare senza far polemiche, ed ora la dirigenza del Real Madrid l’ha accontentato in tutto e per tutto e dunque non ha più motivo di lamentarsi, ha deciso di cambiare obiettivo e sparare sulla nazionale di Rooney e Lampard.

In particolare, in un’intervista a L’Equipe, Mourinho ha spiegato che nel 2007, dopo l’esonero di McLaren, la Federcalcio inglese contattò lui per affidargli quella panchina. Ma il portoghese, che era in rotta con Abramovich in quel periodo, aveva intenzione di allenare ancora club in Italia o in Spagna, e rifiutò, per la gioia dei tifosi dell’Inter che con lui hanno potuto festeggiare il triplete.

Mazzarri: scudetto? Proviamoci!

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Alzi la mano chi avrebbe scommesso su un Napoli in terza posizione ad otto giornate dalla fine del campionato. Per quanta fiducia si potesse dare alla compagine allenata da Walter Mazzarri, era difficile prevedere una situazione simile a questo punto della stagione, con le prime della classe ad un tiro di schioppo.

La classifica attuale recita Milan 62, Inter 60 e Napoli 59, ed è quindi lecito per i tifosi partenopei sognare in grande, nella speranza che il si ripeta il miracolo dell’era Maradona, quando Napoli per qualche anno diventò l’ombelico dell’Italia calcistica. Mazzarri si è perfettamente calato nell’ambiente napoletano, dove la scaramanzia è quasi un obbligo, e preferisce non nominare la parola scudetto. Ma è chiaro che a questo punto un pensierino al tricolore bisogna pur farlo:

Abbiamo mantenuto una media straordinaria finora. Dobbiamo mantenerla. E’ chiaro che ce lo giochiamo. Siamo ancora in ballo. Ma non guardiamo soltanto avanti, l’Udinese è vicina. Siamo in una posizione di classifica dove può succedere ancora di tutto. Secondo me, lo scudetto si assegnerà soltanto all’ultima giornata. E’ un campionato davvero incerto.

Prandelli: con la Slovenia gara determinante

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Dopo la pausa invernale, riprende il cammino di qualificazione dell’Italia verso l’Europeo del 2012. Il prossimo avversario si chiama Slovenia, nazionale giovane e poco esperta, ma non per questo da sottovalutare, specie tra le pareti domestiche. Cesare Prandelli non si sente i tre punti in tasca ed è consapevole della difficoltà della gara:

Affrontiamo una Slovenia molto motivata, dal grande entusiasmo, compatta e dalla grande qualità tecnica, soprattutto in attacco. Ma non dobbiamo dimenticare che noi siamo l’Italia e che la partita è determinante per il nostro cammino.

Un’Italia giovane e piena di problemi, ma motivata dalla voglia di arrivare e di dimostrare che i tre titoli mondiali conquistati non sono il risultato di eventi fortunati o di chissà quale altra strana alchimia.

Gasperini: “Dopo l’esonero il Genoa…”

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Oggi Gian Piero Gasperini si è raccontato ai microfoni del programma di Radio 24 di Gigi Garanzini dal titolo A tempo di sport. L’ex allenatore genoano non poteva non parlare del suo rapporto con il Grifone e quindi della rivalità con l’altra squadra della città:

Sono stato un avversario acerrimo della Sampdoria: quando ho raggiunto la promozione in serie A, per me è stato un obiettivo quello di cercare di superarla.

Lippi: niente Juve, vado all’estero

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La sua ultima esperienza su una panchina è stata a dir poco deludente, con l’Italia incapace addirittura di passare il primo turno dei mondiali. Poi Marcello Lippi ha dato l’addio alla panchina azzurra, ma la voglia di allenare ancora è forte nell’allenatore campione del mondo sotto il cielo di Berlino. Il suo nome viene spesso associato alla Juventus, club che lo ha visto comandare la truppa per diversi anni. Ma il tecnico toscano non prende in considerazione l’idea di un clamoroso ritorno e volge lo sguardo all’estero:

La voglia di fare ancora 2-3 anni c’è ed è tanta ma non qui in Italia. Accetterò solo una situazione che mi piace, che mi darà uno stimolo importante.

Il Manchester City pronto a fare follie per Mourinho

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In campionato il Real Madrid segue le lepri del Barça a cinque punti di distanza, e finalmente in corsa per la Champions League dopo aver superato negli ottavi l’Olympique Lione. I Blancos stanno vivendo un momento complessivamente positivo.

La Casa Blanca lo deve principalmente ai suoi giocatori ma anche a José Mourinho. Lo Special One sembra aver trovato un buon equilibrio e le prestazioni dei suoi protetti ne risentono positivamente.

Ferguson critica l’arbitro: 5 turni di squalifica

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E’ uno degli allenatori più esperti del calcio mondiale, ma spesso si perde in un bicchier d’acqua, non riuscendo proprio a tenere la lingua a posto. Parliamo di Sir Alex Ferguson, allenatore del Manchester United, che già in passato di è messo in mostra con diatribe dialettiche con la classe arbitrale. Stavolta però sembra aver esagerato con le critiche, tanto che la Football Association ha deciso di fargli sbollire la rabbia in tribuna per ben cinque turni.

La partita incriminata è quella che lo United ha giocato (e perso) contro il Chelsea di Carletto Ancelotti lo scorso primo marzo. Il baronetto inglese non ha gradito l’arbitraggio di Martin Atkinson, che a suo dire ha graziato David Luiz non espellendolo ed ha concesso un rigore generoso ai Blues (rigore tra l’altro decisivo).

Il futuro di Mourinho è al Real Madrid

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Nell’istituzione Real Madrid c’è poco spazio per i sentimenti, o peggio per la pazienza. Soprattutto per quanto riguarda gli allenatori. Basta un dato per capirlo: negli ultimi vent’anni sulla panchina delle Merengues si sono succeduti la bellezza di ventitre allenatori diversi.

Insomma, pensare che a Madrid ci possa essere qualcuno che possa fare una carriera alla Ferguson è praticamente impossibile. Anche per uno degli allenatori più quotati del momento: José Mourinho.

Arrivato nella capitale spagnola l’estate scorsa, lo Special One è stato più volte dichiarato sul punto di partire ancora prima di aver completato il suo primo anno con i Blancos.

Botta e risposta De Laurentiis – Mazzarri

La conferenza stampa prima di Parma Napoli verrà ricordata sopratutto per le parole di Walter Mazzarri a commento dell’interessamento della Juve. Le sue parole – come molti sanno – non sono state quelle che i tifosi partenopei si sarebbero aspettati.

Correttamente ha rimandato ogni discorso alla fine dell’anno, ma non ha lanciato proclami di amore verso il Napoli e i suoi colori. Tutt’altro, ha lasciato più di uno spiraglio al suo passaggio alla Juventus, al punto che mi ha fatto pensare che tra il club torinese e l’allenatore ci sia già stato qualche contatto – altrimenti le sue parole sarebbe da considerare un po’ imprudenti.

Mourinho tornerà in Inghilterra

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A lanciare il sasso è il Sun, che si dice certo che José Mourinho, a fine stagione, tornerà ad allenare in Inghilterra. Sono troppi i messaggi che l’ex tecnico dell’Inter lancia Oltremanica, campionato dove dice di aver trascorso 3 anni bellissimi e dove gli piace tutto, e dalle differenze che coglie, pare proprio che gli piaccia più dell’Italia.

I continui conflitti con la dirigenza del Real Madrid lo spingeranno quasi sicuramente lontano dalla Spagna (oltre al Barcellona, dove sicuramente rimarrà Guardiola, nessuno potrebbe permettersi il suo stipendio), e allora i club inglesi cominciano a fare i conti per vedere di ingaggiarlo.