Mazzarri a Torino o Roma, e Rossi a Napoli

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Il futuro sembra delineato. Anche se c’è chi sta cercando di ricucire, il rapporto tra il patron del Napoli Aurelio De Laurentiis e Walter Mazzarri sembra molto compromesso. Dietro a questo però non ci sarebbero le sirene della Juventus, ma piuttosto uno scontro di due personalità molto forti tra le quali il dialogo negli ultimi mesi si è interrotto.

Per il presidente del Napoli ci sarebbe l’opportunità di ricucire il rapporto con il toscano a patto di rispondere alle richieste – legittime – dell’allenatore. E Mazzarri essenzialmente vorrebbe due cose.
Da una parte sa benissimo che i risultati – a costo zero – ottenuti quest’anno saranno difficilmente ripetibili nella prossima annata se non ci sarà una pesante campagna acquisti, che porti il Napoli ad avere una rosa di ventidue giocatori di ottimo livello. Questo perché l’anno prossimo lo sforzo richiesto per la Champions sarà molto più rilevante di quello sostenuto in questa annata per l’Europa League. E il toscano non vuole fare la meteora sul palcoscenico più importante del calcio europeo.

Inter: il prossimo allenatore sarà Leonardo o Simeone

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Una indiscrezione circola nei corridoi nerazzurri da qualche giorno: Diego Simeone sta facendo le prove generali in quel di Catania per poter tornare all’Inter, come fece da calciatore, nella prossima stagione. L’idea stuzzica molti “romantici”, ma non Leonardo che si tiene stretta la panchina e rilancia la sua candidatura per la prossima stagione:

Oggi più che mai mi sento molto più forte come allenatore e sono sempre convinto di continuare in panchina. Il mio punto fermo è il bel gioco, ma posso cambiare idea, sono una metamorfosi che cammina.

Mourinho: zero colpe nella disfatta del Real

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Real Madrid-Barcellona non si è conclusa al triplice fischio di mercoledì sera, ma continua a scaldare gli animi ed a occupare le prime pagine dei giornali. A gettare benzina sul fuoco, dopo lo sfogo di Mourinho e la denuncia presentata dal Barcellona – ci si mette il sito delle merengues, che pubblica una serie di fotogrammi, nei quali verrebbe dimostrata la parziale innocenza di Pepe, cacciato per fallo su fallo Dani Alves, mentre il brasiliano del Barça viene definito “tramposo” (imbroglione). Josè Mourinho non usa l’estintore e rincara la dose:

Chi critica le mie parole, critica le immagini. Chi fa una cosa del genere deve pensare che ci siano state delle modifiche con Photoshop o crede che i video siano stati ritoccati. Non è così e vado avanti, tranquillo come sempre. Quei filmati valgono più di mille parole.

Roma: il cerchio si stringe su Ancelotti e Montella

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Ancelotti o Montella, uno dei due sarà l’allenatore della Roma della prossima stagione. Il cerchio si è stretto su questi due nomi dopo che Villas Boas ha deciso di rimanere un altro anno al Porto, Wenger ha deciso che nel suo futuro ci sono solo Arsenal o Chelsea e Guardiola ha deciso di rimanere al Barcellona.

Carlo Ancelotti invece dovrebbe rimanere “disoccupato”, in quanto voci dall’Inghilterra parlano di un Abramovich sicuro di voler dare il benservito al suo allenatore a fine stagione. I Blues infatti devono solo decidere se ingaggiare l’attuale allenatore dell’Arsenal o far tornare Guus Hiddink, e così ad Ancelotti non resta che una scelta: la Roma o un anno sabbatico.

Mourinho grida allo scandalo: il Barça ha troppo potere

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Bisogna saper perdere, ma lui, Josè Mourinho, forse era assente dai banchi di scuola quando la maestra insegnava questa importante lezione di vita. E allora eccolo materializzarsi davanti ai giornalisti al termine di Real Madrid-Barcellona di Champions League, il clasico più combattuto e discusso degli ultimi anni. Le merengues hanno appena beccato due sonori schiaffoni da quel furetto di Messi, mettendo così un piede nella finale di Londra del prossimo maggio. Mourinho non frena la rabbia e vomita tutto il suo malumore davanti ai microfoni:

Se dico quello che penso e che sento all’Uefa la mia carriera finisce oggi. Perché? Perché? Perché? Ho perso tre partite contro il Barcellona giocando in dieci. Perché tre anni fa con il Chelsea? Perché l’anno scorso con l’Inter? Perché oggi con il Real Madrid? Da dove viene questo potere?

Champions League: botta e risposta Mourinho – Guardiola

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La tensione sale alle stelle a meno di ventiquattro ore dal clasico più atteso dell’anno, quello che assegnerà la semifinale di andata di Champions League tra Real Madrid e Barcellona. A scaldare gli animi era stato Guardiola qualche giorno fa, quando si era presentato in sala stampa per rispondere polemicamente alle voci che volevano un arbitro portoghese (e quindi connazionale dello Special One) designato per una delle gare più importanti della stagione. Mourinho solo oggi ha trovato modo di rispondere e – come al solito – le sue dichiarazioni non sono passate sotto silenzio:

E’ la prima volta che sento un allenatore criticare la scelta di un arbitro prima dell’inizio della partita. Non sono un amico degli arbitri. Quando gli arbitri sbagliano mi lamento e lo faccio in maniera onesta. È iniziato un nuovo ciclo. Finora c’era un piccolo gruppo che non parla degli arbitri e uno più grande che ne parla, e li critica quando fanno errori importanti. Di questo faccio parte io. Con le dichiarazioni di Pep siamo entrati in una nuova era, in un nuovo gruppo nel quale c’è solo lui, che critica la scelta dell’arbitro. Non si era mai visto.

Roma: Wenger il nome nuovo per la panchina

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Con il finale di stagione il toto-allenatore è d’obbligo. Sono due le squadre più impegnate in questo campo, i cui destini sono intrecciati in quanto i nomi che si fanno per la panchina sono quasi gli stessi, Roma e Juventus. Ma se i bianconeri sembrano orientati verso Roberto Mancini, sono i giallorossi ad avere ancora la situazione in alto mare.

Oggi sui media inglesi comincia a rimbalzare l’ipotesi clamorosa di un Wenger nella Capitale. L’attuale tecnico dell’Arsenal, da 15 anni a Londra, piace molto agli americani, e siccome non vince nulla da 6 stagioni, potrebbe essere esonerato. Il nome di Wenger capita proprio al momento giusto, dato che si allontanano i due favoriti dei giorni scorsi, Ancelotti e Villas Boas.

Juventus: spunta Villas Boas, ma Mancini è il favorito

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Un clamoroso retroscena è stato rivelato oggi in merito alla prossima panchina della Juve: ci sarebbe una possibilità per il famoso Special Two, il vice-Mourinho André Villas Boas. Il tecnico che ha fatto da vice per tanti anni allo Special One pare si sia letteralmente offerto alla Juventus. Proprio nei giorni scorsi il pressing della Roma è stato respinto: l’attuale tecnico del Porto non vuole allenare i giallorossi, ma sarebbe onorato di andare a Torino.

E’ quanto rivela oggi la redazione di Sport Mediaset, che ha spiegato come dei collaboratori del tecnico abbiano contattato Marotta e Paratici per un primo colloquio. L’idea non è male, anche perché l’alternativa sarebbe Roberto Mancini che proprio ai tifosi non piace, visti i trascorsi all’Inter, ma ci sono diversi problemi per arrivare al tecnico portoghese.

Juventus, partito il toto-allenatore: favorito Mancini, ma l’ipotesi Delneri-bis non tramonta

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Più che un occhio al calciomercato, i tifosi bianconeri ormai non si interessano di altro che della panchina. Il cruccio degli juventini è sapere chi sarà il prossimo allenatore della loro squadra, in quanto la scelta cambierà molto anche la strategia da tenere nella campagna acquisti.

Pare che questa “partita” interessi anche ai bookmaker inglesi, che hanno oggi ufficializzato le quote per il prossimo allenatore bianconero. Secondo i britannici sarebbe Roberto Mancini il favorito, su cui puntando 10 euro se ne vincerebbero 25. E siccome gli scommettitori inglesi sanno come vanno le cose in quel di Manchester, forse la scelta di una quotazione così bassa rispecchia un esonero da parte degli sceicchi quasi assicurato.

Guardiola accende il clasico di Champions League

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E’ un Guardiola stranamente polemico ed ironico quello che si presentato in conferenza stampa ieri sera al termine di Barcellona-Osasuna. Il pensiero è rivolto al clasico di Champions League di mercoledì prossimo, quando i blaugrana si ritroveranno nuovamente di fronte il Real Madrid, fresco vincitore della Coppa del Re. Il motivo del nervosismo dell’allenatore catalano è da ricercare nelle indiscrezioni apparse sulla stampa, secondo le quali la semifinale di andata potrebbe essere diretta da un arbitro portoghese, dunque connazionale di Josè Mourinho, come accadde lo scorso anno, quando Benquerença diresse Inter-Barcellona, vinta dai nerazzurri per 3-1:

Se è così, sono convinto che l’allenatore del Real sarà contentissimo. Lo è stato l’anno scorso sempre in Champions e lo sarà anche questa volta.

Mazzarri: “Del mio futuro parlo alla fine”

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Nuova puntata della telenovela Walter Mazzarri. Dove allenerà il prossimo anno? Per i tifosi napoletani il coach toscano ha detto più volte che continuerà la sua avventura alle pendici del Vesuvio.

Ma i tifosi bianconeri continuano a sperare, anche perché ogni tanto Mazzarri si rifiuta di parlare del suo futuro, come ieri:

Io parlo alla fine, sono uno serio e dico sempre le cose in faccia. Non sono distratto dai giornali e vado dritto per la mia strada. I bilanci, così come li fanno la società, i giornalisti e tutto l’ambiente, alla fine li fa anche il tecnico. Tutto il resto sono cavolate per cercare di destabilizzare l’ambiente. Ora sono intento a portare il Napoli più avanti possibile. Le voci che arrivano dal Nord non mi interessano.

Guardiola: se vinco solo la Liga è un flop

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Alla guida del Barcellona ha vinto praticamente tutto ed ora non accetta che il suo operato venga messo in discussione dopo una sconfitta, seppur pesante. Lui è Pep Guardiola, uscito sconfitto dalla sfida con Mourinho nella finale di Coppa del Re e criticato da una parte di stampa. L’allenatore dei blaugrana non ci sta e difende le proprie ragioni, usando l’ironia:

Vincere solo la Liga sarebbe un disastro, un flop. Bisognerebbe cambiare allenatore, presidente e giocatori: è finito un ciclo.