Serie A, il valzer delle panchine

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Dopo una cavalcata durata 38 giornate, alle 22.30 di domani calerà il sipario sulla serie A, per la “disperazione” di chi mangia quotidianamente pane e calcio. Ma è già tempo di pensare alla prossima stagione, sia per quanto riguardo il calciomercato che per quanto concerne gli allenatori delle varie squadre di Serie A.

Stando alla situazione attuale, sono ben pochi i tecnici sicuri della riconferma per la prossima stagione, mentre nella maggio parte dei casi assisteremo ad addii più o meno scontati o dolorosi. E allora andiamo a vedere chi arriva e chi parte, chi è certo del proprio futuro e chi trascorrerà l’estate da disoccupato.

Menez: Ranieri meglio di Montella

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Ad una giornata dalla fine del campionato e con la Roma fuori dal discorso Champions League, affiorano i mugugni lungamente celati nello spogliatoio giallorosso. Lo scontento di turno pare essere Jeremy Menez, mai entrato in sintonia con Vincenzo Montella, che a suo dire non è riuscito a ricreare il clima che si respirava ai tempi di Ranieri:

L’addio di Ranieri mi ha deluso. Io sono una persona che ha bisogno di sentire la fiducia dell’allenatore. Se manca questo rapporto non riesco ad esprimermi al meglio, per questo le cose sono andate come sappiamo. Montella? Fino a marzo sono stato veramente bene.

Maradona all’Al Wasl, ora è ufficiale

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La notizia circolava già da sabato, ma solo oggi è arrivata l’ufficialità: Diego Armando Maradona sarà l’allenatore del club di Dubai dell’Al Wasl. Ritorna in panchina dunque El Pibe de Oro dopo l’esperienza del Mondiale in Sudafrica e le polemiche che ne sono seguite. Di certo lo spot che da anni cercavano gli emiri del Paese arabo, sempre a caccia non tanto di talenti quanto di nomi altisonanti.

Così, dopo due fallimenti sulle panchine del Mandiyu e del Racing di Avellaneda, e la mezza delusione del Mondiale con l’Argentina, e dopo soprattutto essere stato accostato a diverse panchine, compresa quella del suo Napoli, Maradona tornerà ad insegnare calcio lì dove ne hanno tanto bisogno.

Juventus: torna di moda Villas Boas

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Il pareggio contro il Chievo che vale quasi quanto una sconfitta ha praticamente messo fine all’avventura di Delneri alla Juventus. Se fino a due giorni c’erano il 100% di possibilità che rimanesse anche per la prossima stagione (parole sue, non sappiamo quanto concordate con la dirigenza), ora che a rischio è persino l’Europa League, c’è il 100% di possibilità che parta. E così, mentre Conte non convince molto perché in A ha pochissima esperienza da allenatore, e Mazzarri fa un giorno un passo in avanti ed un giorno un passo indietro indietro, ecco che si torna a parlare di Villas Boas.

Il tecnico portoghese, fatto ad immagine e somiglianza di Mourinho, è considerato sicuramente il giovane allenatore più interessante sul panorama internazionale, con una stagione da incorniciare con il Porto e la fila di pretendenti. Lui verrebbe pure a Torino, ma l’ostacolo sono i 15 milioni di euro che il Porto chiede per lasciarlo andare. Se si trovasse un accordo probabilmente sarà lui il coach bianconero, anche se pare il Chelsea sia pronto a pagare l’intera cifra (figuriamoci) e prenderlo senza discussioni.

Leonardo contro Gattuso: dica le cose in faccia!

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C’eravamo tanto amati… Un tempo, forse, quando si correva per la stessa squadra, quando si difendeva la stessa bandiera, prima che arrivasse il nemico a scommettere su uno dei due, dando il “la” ad uno dei tradimenti più clamorosi della storia del calcio.

Naturalmente parliamo della storia del giorno, di quella che vede sulle rive opposte del fiume Leonardo, ex giocatore ed allenatore del Milan passato poi all’Inter, ed i rossoneri campioni d’Italia, in particolare Rino Gattuso, che nel festeggiare lo scudetto si è esibito in un poco elegante “Leonardo uomo di merda“. L’allenatore brasiliano non ci sta e risponde tramite il sito ufficiale della società nerazzurra al centrocampista della sua ex squadra:

Gattuso, il giorno in cui ho preso la decisione di lasciare il Milan, si è rivolto a me dicendomi che almeno ero stato coerente nella mia scelta. Oggi, invece, su molti quotidiani ho letto che desidera ancora raccontare le sue verità. Mi piacerebbe, quindi, proprio sapere quali sarebbero le cose che avrebbe ancora da dire visto che, né telefonicamente né di persona, è stato mai possibile. Mi farebbe piacere anche conoscere la posizione ufficiale della società AC Milan in merito a quanto accaduto.

Juventus: addio Delneri, Mazzarri o Van Gaal per la rinascita

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Il bello del calcio è che tutto può cambiare in un minuto. E’ quanto è bastato al Chievo per rimontare due gol alla Juventus nel posticipo di ieri sera, e quanto è bastato alla dirigenza bianconera per auto-convincersi che con Delneri non si può andare avanti. Appena ieri pomeriggio l’ex tecnico della Sampdoria aveva dichiarato che al 100% sarebbe rimasto lui l’allenatore della Juve nella prossima stagione, ma non solo i due punti e la qualificazione in Champions buttata, ma anche un atteggiamento da provinciale, hanno condannato Delneri all’esonero.

Ma se fino a ieri sembrava scontata la sostituzione con Mazzarri, oggi non ci sono più tante certezze. Il tecnico del Napoli è sempre più sul piede di partenza per dissidi con De Laurentiis, ma continua a negare incontri con la dirigenza bianconera. A modesto parere del sottoscritto sarà lui a firmare, ma intanto oggi il Corriere dello Sport rivela che è Louis Van Gaal in pole position per quella panchina.

Roma, nulla da fare per Ancelotti: “resto a Londra”

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Almeno per quest’anno questo matrimonio non s’ha da fare. Carlo Ancelotti ha deciso che rimarrà a Londra, e a meno che Abramovich non lo cacci (cosa che peraltro non sembra più intenzionato a fare), anche il prossimo anno sarà l’allenatore del Chelsea.

Lo ha annunciato lo stesso coach in un’intervista alla Gazzetta dello Sport, in seguito ad un suo ritorno in Italia nei giorni scorsi per festeggiare il suo compleanno con la famiglia. Ovviamente non è venuto qui per trattare con un’altra squadra alla vigilia della sfida più importante della stagione, quella contro il Manchester United che vale la Premier League, ma solo per motivi personali.

Inter: Guardiola possibile dopo-Leonardo?

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Sembra un deja vu, ma si ritorna a parlare di Guardiola all’Inter. L’attuale tecnico del Barcellona è ormai ad un passo dalla consacrazione. Se dovesse vincere la seconda Champions League in tre stagioni avrebbe raggiunto il massimo possibile sulla panchina blaugrana, e per questo potrebbe decidere di lasciarla per cercare nuovi stimoli.

Sono in molte le squadre che gli offrirebbero una panchina, ma quella che ha maggiori possibilità è l’Inter, che ha due sponsor come Roberto Baggio e Samuel Eto’o che farebbero mediatori. Leonardo vive una serie di alti e bassi a Milano, ed anche se va a genio a Moratti, il patron nerazzurro potrebbe preferire Pep per tornare a vincere.

Real Madrid: la stampa contro l’arbitro e Mourinho

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Ci si attendeva un Mourinho di fuoco dopo l’eliminazione dalla Champions League per mano di un buon Barcellona che, aiuti o non aiuti, ha messo sotto per tutti i 180 minuti i blancos. Ed invece anziché lo Special One, a parlare è Cristiano Ronaldo, evidentemente passato dalla parte del suo allenatore dopo la punizione di sabato scorso.

CR7 si scaglia contro l’arbitro, il signor De Bleeckere, reo di aver annullato ad Higuain un gol regolare (che poi tanto regolare non era).

L’anno prossimo è meglio dare la coppa direttamente al Barcellona

ha sbottato il fuoriclasse portoghese, ed ovviamente la stampa, che è sempre stata dalla sua parte, gli è andata subito dietro.

Guidolin: “Il più bravo arriverà quarto”

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L’allenatore dell’Udinese Francesco Guidolin lancia a suo modo la corso per il quarto posto, l’ultimo utile per qualificarsi alla Champions League prossima ventura – ed alle sue entrate.

In questo momento la sua squadra sembra la più debole del lotto, anche se è ad un solo punto dal paradiso, perché ha perso quattro gare su cinque. E lui cerca di gonfiare il petto per rovesciare il trend degli ultimi match, alla vigilia della sfida decisiva contro la Lazio.

Champions League: Barcellona-Real, Mourinho se la prende già con l’arbitro

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Manca poco alla quarta e ultima sfida in pochi giorni tra Barcellona e Real Madrid, forse la più rovente, ed il fatto che la tensione cominci a salire si sente. José Mourinho si era ripromesso di non parlare per evitare nuove polemiche, ma siccome il suo silenzio stampa varrà soltanto per la conferenza pre-partita, ecco che la stoccata la invia lo stesso. Ovviamente al centro del suo mirino non poteva che esserci l’arbitro, il signor De Bleeckere, uno che di partite di Champions League ne ha arbitrate a decine.

Ma con Mourinho il fischietto belga non ha un buon rapporto a causa della semifinale dello scorso anno che, guardacaso (sembra lo facciano apposta per farlo arrabbiare), era proprio Barcellona-Inter, in cui le proteste non mancarono, ma lo Special One ne uscì lo stesso vincitore.