Roma: Luis Enrique allenatore al 99%

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Sarà Luis Enrique l’allenatore della Roma, a scanso di stravolgimenti dell’ultimo minuto. A confermarlo sono le voci provenienti dalla Spagna che assicurano che il Barcellona ha liberato l’allenatore della squadra B, il quale è libero di trovarsi una sistemazione per la prossima stagione.

Luis Enrique ha ammesso di non voler pensare alla sua prossima squadra fino a sabato, quando il Barça B disputerà la sua ultima partita di campionato, ma già dopo il fischio finale, o al massimo il giorno dopo, annuncerà il nome della squadra in cui lavorerà nella prossima stagione. E per quasi tutti questa squadra sarà la Roma.

Juventus: lo staff di Antonio Conte

Ieri ci sono state le prime riunioni tecniche tra Antonio Conte e la dirigenza juventina. Sappiamo che al centro delle discussioni c’era il mercato estivo. Ma non si è parlato solo di quello.

Uno dei punti all’ordine del giorno era la definizione dello staff tecnico che il neoallenatore avrà a disposizione. Il secondo sarà sicuramente Angelo Alessio, che ha vestito i colori bianconeri a cavallo tra gli anni Ottanta e i Novanta.

Zeman lascia o raddoppia sulla panchina del Foggia?

Tra oggi e domani sapremo se Zdenek Zeman resterà al Foggia un’altra stagione, oppure no. Sembrava che ormai il feeling tra Pasquale Casillo – il patron del Foggia di oggi e di quello mitico di ieri – e l’allenatore boemo si fosse rotto, e che questo fosse alla base della scelta di Zeman di lasciare la panchina del club pugliese.

Ma sottotraccia qualcosa si muove. C’è chi diche che Pasquale Casillo sia stato visto nella Capitale, e che avrebbe già incontrato il boemo per un incontro a due per riuscire a ricucire il rapporto.

Prandelli: “De Rossi out per ragioni disciplinari”

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Le porte della nazionale italiana di sono aperte per l’ultima partita della stagione. In palio ci sono i tre importantissimi punti della partita di venerdì contro l’Estonia – che si svolgerà a Modena.

Cesare Prandelli come al solito spiega chiaramente il suo pensiero nelle conferenze stampe. Il primo messaggio è per Antonio Cassano: Dalla prossima stagione sportiva, Prandelli nelle convocazioni dovrà

tener conto per forza di chi gioca nel proprio club: non è questione di minutaggio ma di costanza e serenità. Chi sta troppo fuori squadra perde autostima.

Più chiaro di così:

Non sono io a dire se deve giocare nel Milan o altrove. Dico solo che dovrà sgomitare nel Milan per trovare più spazio.

Ancelotti allo Zenit Sanpietroburgo?

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Appena pochi mesi fa Luciano Spalletti era il re di Sanpietroburgo. Ma è bastato un avvio di campionato in chiaroscuro ed un brutto settimo posto in classifica per mettere in pericolo la sua permanenza sulla panchina dello Zenit.

Pochi giorni fa Carlo Ancelotti si era lasciato sfuggire una battuta, in cui affermava di voler andare per qualche giorno in Russia per incontrare il suo amico Spalletti. Non sarà mica che voglia soffiargli il posto?

Roma: Deschamps o Luis Enrique, entro martedì la scelta

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Pericolo scampato. Con tutto il rispetto per Pioli, la virata degli ultimi giorni sul possibile allenatore della Roma fa tirare un sospiro di sollievo ai tifosi giallorossi che ora non saranno costretti a dover sperare nel “miracolo” di un allenatore abituato ad allenare le piccole, ma potranno contare su un coach di livello internazionale.

Il cerchio si è ristretto intorno a due nomi, i quali hanno già dato il loro assenso. Il primo, in ordine di tempo, è stato Didier Deschamps che, in conferenza stampa, ha spiegato:

Tutti sapete che posso liberarmi entro una certa data, io sono pronto ad ascoltare chi mi vuole. Voglio capire le ambizioni del Marsiglia per il futuro. Se negassi i contatti con la Roma, farei ride­re.

La finale di Champions League nelle parole di Ferguson e Guardiola

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Mancano meno di ventiquattro ore all’atto finale della Champions League, che vedrà confrontarsi Barcellona e Manchester United in una sorta di replay della finalissima di Roma di due anni. In quell’occasione il Barcellona di impose per due reti a zero, impedendo a Sir Alex Ferguson di sollevare la sua terza coppa con le orecchie. Il baronetto ricorda con dispiacere quel momento e spera di poter cambiare la storia:

Rispetto a quella finale sento che la squadra è più pronta. Non siamo cambiati molto in termini di giocatori, ma abbiamo più maturità ed esperienza internazionale. Sappiamo cosa fare, ci siamo preparati bene. Credo che la qualità principale della mia squadra sia l’unità. Abbiamo la stessa struttura di un paio di anni fa, ma giocare in Champions ci ha fatto crescere. Rivincita? No, non sarà una rivincita. A Roma abbiamo commesso un paio di errori che ci hanno fatto perdere, adesso sarà importante rimanere sempre concentrati. Una cosa è sicura, sarà una partita difficile per entrambi i club.

Roma, niente da fare per Ancelotti: “Resto in Inghilterra”

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Le difficoltà nel trovare un buon allenatore per la Roma ed il contemporaneo licenziamento di Ancelotti dal Chelsea avevano portato molti a pensare che il coach sarebbe tornato nella Capitale dove ha lasciato un pezzo di cuore. Ma oggi arriva la chiusura definitiva da parte dello stesso Ancelotti:

Non ho avuto contatti con la Roma e devo ancora risolvere alcuni aspetti del contratto con il Chelsea, ma la mia intenzione è rimanere in Inghilterra

ha dichiarato a Sky, e dunque non c’è niente da fare per i giallorossi. Ancelotti aveva predetto che un giorno li avrebbe allenati, ma questa data si allontana ulteriormente, perché non ci sarebbe un momento più prolifico di questo, ma anche perché non pare assolutamente intenzionato a tonare in Italia.

Video: Mourinho cita Einstein

Impagabile José Mourinho. Io non sono – come avrete capito – un fan dello Special One. Ma in tanti frangenti non si può non apprezzare l’allenatore portoghese.

In questi giorni ad esempio mi è capitato di imbattermi in un video che risale alla conferenza stampa della guida dei Blancos prima della semifinale di andata di Champions League tra Real Madrid e Barcellona.

Allegri a Le Iene: Mourinho è patetico

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Puntata de Le Iene da non perdere quella di domani, con un Massimiliano Allegri che risponde alle domande su colleghi, calciatori e mercato in modo aperto e spiritoso, non risparmiando critiche ed appunti a chicchessia. Non sappiamo quanto ci sia di realmente sentito e quanto di provocatorie nelle parole rivolte a Josè Mourinho, definito un vero patetico:

Ogni tanto è patetico. Ripete sempre continuamente le stesse cose, diventa anche banale. Credo che sia molto bravo, ma dietro la sua arroganza nasconde delle insicurezze.

Ufficiale: Mazzarri resta al Napoli

La telenovela Mazzarri-De Laurentiis andava avanti ormai da almeno un paio di mesi, da quando erano uscite indiscrezioni riguardo ad un passaggio del tecnico sulla panchina della Juventus. Il patron non aveva preso bene alcune dichiarazioni del suo allenatore, che sembravano voler lasciar la porta aperta ad un’eventuale chiamata della Juventus, ed i rapporti tra i due si erano incrinati.

Poi Mazzarri aveva fatto un mezzo passo indietro, rimandando ogni decisione al termine del campionato, ma questo non aveva contribuito a distendere una situazione che sembrava sul punto di esplodere. Neanche la qualificazione in Champions League dei partenopei aveva contribuito a riportare il sereno, tanto che il patron aveva già contattato Gasperini per affidargli la panchina. Ma nella giornata di oggi c’è stato un incontro tra le parti, al termine del quali si è giunti alla soluzione dell’intrigo: Walter Mazzarri continuerà ad essere l’allenatore del Napoli.

Le prime mosse della Juve di Conte e un video

Non c’è ancora l’ufficialità ma manca poco. A Gigi Del Neri è stato dato il benservito – come ha confermato lo stesso allenatore in conferenza stampa -, e pure il principale concorrente – Walter Mazzarri – si è defilato.

Antonio Conte – che sembra molto scaramantico -, non parla ancora come allenatore della Juve, perché probabilmente non ha ancora messo una firma su un contratto. Ma comunque lascia capire qualcosa.