Inter, Capello è pronto

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Nelle ultime ore si fanno sempre più insistenti le voci che danno Fabio Capello per allenatore dell’Inter nella prossima stagione. A dire il vero, se ne parla da giorni, ma ora pare che Moratti abbia dato al tecnico friulano una scadenza (24 o al massimo 36 ore) per accettare o no l’incarico che fu di Leonardo. L’attuale allenatore della nazionale inglese ha aperto la porta alla società nerazzurra e sarebbe ben felice di tornare a lavorare in patria, ma l’Inghilterra non è ancora qualificata per i prossimi europei e la FA non vuole assolutamente perdere un tecnico carismatico come Dan Fabio prima di raggiungere l’obiettivo.

Nelle prossime ore, dunque, la federazione inglese si vedrebbe costretta a cercare un selezionatore all’altezza del compito, per permettere così a Capello di rispondere presente alla chiamata di Moratti. Operazione non proprio semplice, in considerazione della brevità dei tempi. Del resto, siamo quasi alla fine di giugno e l’Inter non può rischiare di ritrovarsi senza guida tecnica alla ripresa degli allenamenti tra qualche settimana.

Da Ancelotti a Mihajlovic, il toto-allenatore dell’Inter

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Tra le tante panchine traballanti della Serie A una delle più solide sembrava essere quella dell’Inter, con Leonardo confermatissimo dopo il secondo posto in campionato e la conquista della Coppa Italia. Ma nel calcio, si sa, gli amori spesso finiscono ancor prima di nascere ed il tecnico brasiliano non ci ha messo molto a decidere di abbandonare la causa nerazzurra per sedersi dietro una scrivania del Paris Saint Germain.

Scelta di vita e di cuore, certo, come quella che ha fatto Carlo Ancelotti, cercato ieri da Moratti, ma fermissimo nella sua decisione: “Io all’Inter? Non potrei mai! Non me la sentirei di avere il Milan come avversario”. I tifosi rossoneri scongiurano dunque il pericolo di ritrovarsi di fronte un altro “traditore”, come accadde proprio con Leo, che lo scorso Natale gli mandò il panettone di traverso, firmando per il nemico. Ancelotti dunque rifiuta la panca nerazzurra e lo stesso fa Marcelo Bielsa. Ma allora chi sarà il prossimo allenatore dell’Inter?

Delio Rossi: “Non si può dire no all’Inter”

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Non so se Marcelo Bielsa abbia detto veramente di no all’Inter – dando ancora una volta ragione a chi l’ha soprannominato El loco, ovvero il pazzo.

E non credo che per sostituire il partente Leonardo, destinato alla carica di direttore generale del Paris Saint Germain, possa arrivare Guus Hiddink – ormai vicinissimo al Chelsea -, Laurent Blanc – perché dovrebbe lasciare il posto conquistato da un annetto di CT della nazionale francese? -, o André Villas-Boas – bisogna convincere l’allenatore e pagare i quindici milioni della clausola rescissoria.

Video: Lo Spalletti infuriato

Immaginatevi la situazione. Lo Zenit aveva segnato una rete importantissima al minuto 82. Per la squadra di Luciano Spalletti era l’occasione per vincere fuoricasa, proprio contro una delle rivali per lo scudetto.

Peccato però che gli avversari segnano il gol del pareggio al 50 minuto della ripresa, mentre l’arbitro aveva dato solo 4 minuti di recupero. Apriti cielo. L’allenatore toscano entra in campo per protestare contro l’arbitro, e fa il bis con l’incauto giornalista russo, che si permette di fargli una domanda sulle emozioni vissute in occasione del gol del pareggio.

Catania, Montella si presenta

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Sperava di restare sulla panchina della Roma, ma la nuova società ha deciso di puntare su un altro giovane rampante come Luis Enrique. Poco male per Vincenzo Montella, che avrà comunque la possibilità di allenare nella massima serie, occupando la panchina del Catania. Il club etneo non ha perso tempo e – dopo l’ufficializzazione di ieri sera – è arrivata la presentazione alla stampa nella mattinata di oggi. Non sono mancati i ringraziamenti di rito da parte del neo tecnico:

Ringrazio il Presidente ed il Direttore per l’opportunità che mi hanno dato. Metterò tutta la mia passione, dedizione per questo sport e la voglia di fare il meglio per la società, città e tifosi. Cercherò di imparare quanto prima usi e costumi della società e della città. Se questa occasione mi è stata data, evidentemente è perché la società ha visto che ho le carte per far bene.

Roma: Luis Enrique ha firmato


Abbiamo dovuto aspettare più di un mese, ma alla fine la firma è arrivata via fax. Luis Enrique ha accettato di diventare l’allenatore della Roma per i prossimi due anni, con opzione per il terzo, ad 1,5 milioni di euro a stagione. Cifre medio-basse, che potrebbero salire in caso di vittorie e trofei, ma che dimostrano come lo spagnolo crede nel progetto-Roma, dato che ha rinunciato ai 2,5 milioni offerti dall’Atletico Madrid.

Le richieste di Luis Enrique, che avevano rallentato le trattative nei giorni scorsi, sono state in parte esaudite. A parte l’ingaggio, leggermente inferiore a quanto richiesto, i famosi 5 del suo staff sono stati ridotti ad uno, Ivan De La Pena, mentre gli altri 4 saranno sì spagnoli, ma non quelli che lui aveva indicato.

Roma: Luis Enrique già in bilico, si pensa a Giampaolo

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Non comincia sotto i migliori auspici l’avventura di Luis Enrique a Roma. La firma, che doveva arrivare oggi, è stata ulteriormente rimandata e Walter Sabatini, che di tempo ne ha già perso troppo, ha messo in preallarme Marco Giampaolo.

L’ex tecnico del Catania ha firmato per il Cesena, ma ha voluto una clausola sul suo contratto che gli garantiva di liberarsi a costo zero se la Roma lo avesse contattato. E allo stato attuale sembra che questa clausola debba essere esercitata.

Ufficiale: Stefano Pioli al Palermo

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A Palermo finisce l’era Rossi e comincia l’era Pioli. L’ex tecnico del Chievo Verona ha firmato un contratto che lo legherà alla rosanero per i prossimi due anni con opzione per il terzo, sempre ammesso che riesca a tenere a bada il ciclone Zamparini, poco riflessivo quando si tratta di licenziare tecnici su due piedi.

Stefano Pioli è uno degli allenatori più apprezzati della Serie A e – pur non avendo mai guidato squadre di vertice – gode della stima dell’intero sistema calcistico nostrano, tanto che molti colleghi lo indicano come uno dei tecnici più innovativi del panorama nazionale.