Il Manchester City non aspetta, ma spende. Stanco infatti di attendere che Eto’o si decida a firmare, non vuole che la trattativa per John Terry, che quando è iniziata sembrava una barzelletta, finisca allo stesso modo. E così ha ufficializzato l’offerta (60 milioni di euro) e ha dato un ultimatum che scade la prossima settimana. Terry è la bandiera del Chelsea, e tutti potrebbero immaginare che la trattativa non andrebbe mai in porto.
Ed invece, ecco la sorpresa. Non solo Abramovich, presidente della squadra londinese, non si è affrettato a ribadire che il suo capitano rimarrà in Blues, ma ha lasciato anche intendere che non gli dispiacerebbe affatto incassare l’assegno, dopo averne sborsati tanti.
E Terry? Inizialmente non ci pensava proprio a trasferirsi, ma prima la mancanza di “difesa” da parte della società, poi un calciomercato sottotono, ed infine un contratto da capogiro (si parla di 7 milioni regalati una tantum, più un ingaggio da 17 milioni all’anno, record del mondo) pare gli abbiano fatto cambiare idea. Dopotutto lì troverebbe i nuovi acquisti Santa Cruz, Barry e Jò, più i molti campioni già presenti come Robinho e Shay Given; il Chelsea invece a parte Zhirkov non ha preso grandi nomi, e dunque rischia di non essere poi così allettante come lo era una volta. Il calciatore ha chiesto un colloquio con i dirigenti del City, nel giro di pochi giorni sapremo come andrà a finire.
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