Erik Manuel Lamela è l’ultimo talento sfornato dal calcio argentino. Un predestinato, come dimostra il video in testa all’intervento, che aveva attirato l’interesse del Barcellona quando aveva 12 anni – cercò di fargli firmare un contratto ma senza successo.
Questo trequartista dalla grande tecnica ha debuttato a diciassette anni il 14 giugno del 2009 contro il Tigre, ed ha segnato il suo primo gol pochi giorni fa – il 5 dicembre – nel torneo di Apertura contro il Colon, dopo una dozzina di partite giocate.
Può giocare dietro le punte o come attaccante esterno – in genere a sinistra visto che è mancino -, ed è alto 183 cm per 73 chili di peso. C’è chi lo paragona a Pastore, chi a Zidane, chi a Di Maria – e pure più potente fisicamente.
In Italia lo seguono in molti: il Napoli, la Lazio – ha stregato il direttore sportivo Igli Tare, ma soprattutto le due squadre milanesi – con il Milan in vantaggio.
Nonostante la giovane età il prezzo è schizzato in poco tempo dai 7 ai 20 milioni di euro. La cifra sembra non aver spaventato il Milan. In questi giorni Ariedo Braida è in viaggio in Argentina per prendere contatti.
L’idea sarebbe quella di acquistare subito una parte del cartellino, impegnandosi a prendere il resto nel giro di qualche anno. Ai venditori bisognerà riservare anche una quota di eventuali vendite future.
L’affare è reso più semplice dalle difficoltà economiche del club di Lamela. Il River Plate ha debito di almeno 25 milioni di dollari. Per questo Passarella venderà a giugno sia lui che Rogelio Funes Mori – probabilmente destinato al Benfica, ma anche in questo caso c’è la fila di pretendenti alla porta.
L’unico ostacolo al trasferimento sembra essere il fatto che per ora giocatore è extracomunitario. Ma anche questo problema è in via di definizione: Lamela dovrebbe ottenere nel giro di un paio di mesi il passaporto comunitario, visto che ha origini italiane.