Si chiama Souleymane Coulibaly e gioca nel Costa D’Avorio. Durante i mondiali under 17 ha segnato nove reti in quattro partite – la sua squadra è uscita negli ottavi di finale contro la Francia per 3-2 – segnalandosi come capocannoniere della manifestazione.
Per una volta questo potenziale fuoriclasse gioca già in Italia. Lo ha preso il Siena che lo ha iniziato a far giocare in Primavera quest’anno. Gli osservatori della squadra toscana lo avevano osservato durante il Junior Camp di Arezzo del 2009 e ne erano subito rimasti colpiti.
Nella sua vita non c’è stato quasi nulla di facile. E’ nato il 26 dicembre del 1994 in un paese che è stato devastato dalla guerra civile. E poi a 14 anni la fuga in Italia e la salvezza trovata nel calcio, che lo ha tenuto lontano dalla “seconda guerra civile” ivoriana, iniziata poco tempo fa.
A causa dei disordini, la sua nazionale si è allontanata dalla Costa d’Avorio per prepararsi alla competizione in Francia. Evidentemente a lui questa scelta ha portato bene visto che ha segnato in tutti i modi: di forza, di rapina, e pure in rovesciata – come è avvenuto nella partita contro il Brasile, partita pareggiata grazie alla sua tripletta.
Una performance fortemente voluta dal ragazzo – come dimostra una sua dichiarazione:
Vengo da una famiglia povera e questa vetrina rappresenta un’opportunità da sfruttare
– che ha finito per colpire gli osservatori dei club inglesi, ma soprattutto del Real Madrid di José Mourinho.
Lui però non si è mai montato la testa, così a quelli che lo paragonano alla stella del Chelsea Didier Drogba dice:
Non corriamo. È vero che Didier è sempre stato il mio idolo, ma il paragone è esagerato. Non ho il suo fisico, ma spero che attraverso il lavoro possa ottenere qualche buon risultato. Mi accontenterei di raggiungere un terzo di quanto ha fatto Didier. Sarebbe un bel risultato.