In occasione del suo primo mandato, il presidente del Real Madrid Florentino Perez si era fatto conoscere per una serie di acquisti stellari: Figo nel 2000, Zidane nel 2001, Ronaldo nel 2002, e poi Beckham, Owen, Robinho, e Sergio Ramos – l’unico rinforzo spagnolo -, per un totale di 17 acquisti in 6 anni.
Fino al 2003, la sua strategia di “zidanes e pavones”, ovvero di stelle affiancate da giovani della cantera madrilena – come il difensore Francisco Pavon – fa vincere al Real due campionati, una Champions League, una Supercoppa europea, una Coppa Intercontinentale e due Supercoppe di Spagna, ma di lì in poi una serie di scelte discutibili – come l’esonero di Vicente Del Bosque – aprono un periodo di crisi che si chiude con le dimissioni del presidentissimo il 27 febbraio 2006.
Probabilmente Florentino Perez ha fatto tesoro degli errori del passato, perché oggi la sua strategia è cambiata. La rosa del Real è composta da 25 giocatori di cui 10 spagnoli. Sei di questi sono stati reclutati dopo il ritorno di Florentino Perez alla testa delle merengues: Esteban Granero, Raul Albiol, Alvaro Arbeloa, Xabi Alonso, Pedro Leon e Sergio Canales.
Ed entro la fine del suo mandato – ovvero il 2013 – l’obiettivo è di avere una quindicina di giocatori spagnoli in rosa. Per riuscirci, secondo As, il Real vuole comprare tre star o promesse del calcio spagnolo.
La pista più calda conduce al centravanti dell’Athletic Bilbao Fernando Llorente – la clausola liberatoria di 36 milioni di euro non può certo spaventare i Blancos. Le altre due portano a Cesc Fabregas e al centrocampista dell’Athtletic Bilbao Javi Martinez.
Un altro mezzo per proseguire la rivoluzione rossa è di ispirarsi alla Masia – ovvero alla primavera – del Barcellona: il Real Madrid intende contare in futuro su diverse giovani pepite provenienti dal suo centro di formazione. Nella cantera madrilena spiccano tre giocatori: Alvaro Morata, un giovane attaccante di 18 anni, e i centrocampisti Juan Carlos – 20 anni ed una presenza con il Real in questa stagione – e Pablo Sarabia – 18 anni. José Mourinho – assiste regolarmente alle partite del Castilla, la squadra satellite del Real – vede in questi ragazzi il futuro dei Galacticos, e non più dei tappabuchi per coprire i ruoli in cui non giocano le star.