Ci sono calciatori che si accontentano di essere tesserati per un club blasonato, a prescindere dai gettoni di presenza collezionati, e ce ne sono altri che invece non riescono proprio a sopportare la panchina o – addirittura – la tribuna. Della seconda categoria fa parte Sulley Muntari che non ha proprio gradito l’esclusione dal big match di domenica scorsa contro la Juventus.
Del resto, la rosa dell’Inter è così ampia che qualcuno deve pure restare fuori, ma il centrocampista non digerisce le scelte dell’allenatore e – piuttosto che restare a guardare i compagni mentre giocavano contro la Vecchia Signora – ha preferito tornarsene a casa.
Una scelta stigmatizzata dall’ambiente nerazzurro, ma seguita comunque da un chiarimento tra calciatore ed allenatore negli ultimi giorni. Tutto a posto dunque? Non proprio, perché il centrocampista ha avuto modo di lamentarsi ai microfoni dell’emittente inglese Sky Sports, ammettendo la propria voglia di giocare in ogni occasione.
Andare via? Perché no. Il mio posto non è la tribuna, ma il campo. Sono un calciatore, non qualcuno a cui basta prendere uno stipendio. Amo il calcio, sono ambizioso e voglio giocare ogni giorno. E quando non gioco, deludo me stesso e i tifosi.
Il rapporto con Benitez, dunque, non è affatto ricucito, come ci era sembrato di capire dalle dichiarazioni degli ultimi giorni. Muntari non gradisce le “accuse” dell’allenatore:
Secondo Benitez sono un individualista, pensa che non credo nel gruppo. Ma non sono un ‘ribelle’.
Si profila quindi un divorzio tra il ghanese e l’Inter sin dal prossimo gennaio. Ma dove giocherà Muntari nella prossima stagione? In passato lo ha cercato il Tottenham, guidato da quel Redknapp che lo portò in Premier ai tempi del Portsmouth:
Con lui ho mantenuto un buon rapporto ma credo che con l’arrivo di Van der Vaart a centrocampo siano a posto. Diciamo che la destinazione Tottenham non è più attuale.
E allora porte aperte alla trattativa con il Liverpool, che nelle ultime settimane sembra concretamente interessata al suo acquisto. Staremo a vedere di qui a gennaio.