Lo scrivono più o meno tutti i giornali: Fabio Paratici, coordinatore dell’area tecnica bianconera, è in Brasile in cerca di talenti per la Juventus. E finora non penso che sia stato deluso da quanto ha visto.
Prendiamo la partita di Copa sudamericana tra il club peruviano dell’Universitario Lima ed i brasiliani del Vasco da Gama. Il mattatore della serata è stato Anderson Vital da Silva, più noto con il soprannome Dedé.
Questo centrale difensivo ha segnato due reti ed ha fatto l’assist per il gol del 5-2, un risultato che ha permesso di ribaltare la sconfitta dell’andata. Come dire ha lanciato più di un segnale davanti a Paratici.
Ovvio il suo commento alla fine del match:
Per me è stata una serata memorabile, due gol proprio in coincidenza della centesima partita giocata con la maglia del Vasco.
Per chi l’ha visto – come me – giocare questa partita, il giocatore sembra pronto a una ribalta importante perché unisce importanti mezzi fisici ad una buona esplosività ed a piedi educatissimi. E il tutto unito a una forte leadership e ad una notevole forza di carattere, visto che è uscito fuori proprio quando la partita per il suo Vasco da Gama si stava complicando.
Questo è solo uno dei tanti giocatori che il dirigente juventino dovrà monitorare. Ci sono anche diversi giocatori del Botafogo:
– Fabio Ferreira, difensore di ventisette anni in scadenza di contratto, su cui c’è anche la concorrenza del Milan;
– Bruno Cortes, terzino destro che in patria è stato avvicinato in più occasioni al grande Dani Alves – ma ha detta del preparatore del suo club è emotivo ed ha un carattere molto fragile, e per di più fino a sei mesi fa giocava nella serie C brasiliana -;
– Elkeson, un trequartista nato nel 1989 – che sogna il Barcellona.
Insomma il lavoro in Brasile per il coordinatore dell’area tecnica juventina certo non mancherà. E soprattutto ci sarà da considerare che spesso il salto dal calcio brasiliano a uno molto tattico come quello italiano può bruciare un giocatore.
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