Il Milan è la squadra più vecchia d’Italia? E allora, proprio come piace a Berlusconi, parte l’operazione svecchiamento. Anche se quest’anno dovesse arrivare lo scudetto, molti senatori faranno le valigie per dare spazio alle nuove leve di domani e soprattutto alleggerire un monte ingaggi piuttosto pesante.
Il primo a lasciare Milanello sarà Seedorf. Prestazioni altalenanti e troppe polemiche faranno sì che i 4 milioni che prende l’olandese vengano investiti per ingaggiare Kevin Constant, centrocampista del Chievo che il Milan vorrebbe già oggi, ma che la norma sugli extracomunitari non permette di prendere. Addio molto probabile anche a Nesta, che visti gli acciacchi comunque non giocherebbe tutte le partite anche se rimanesse. Al suo posto verrà preso il difensore centrale più richiesto al mondo, David Luiz del Benfica. Su di lui c’è da vincere la concorrenza del Chelsea che può offrire più dei rossoneri, ma la trattativa è in mano a Rui Costa, ex milanista, che ha già ammesso di preferire il Diavolo, sempre che il divario tra le due offerte non sia troppo ampio.
Un altro big che potrebbe partire è Andrea Pirlo, ormai troppo ammaccato per poter costruire la squadra intorno a lui. Al suo posto (o al suo fianco?) potrebbe essere ingaggiato Eriksen, diciannovenne dell’Ajax valutato già oggi ben 11 milioni di euro, mentre per l’attacco il sogno torna ad essere Balotelli, consigliato anche da Ibrahimovic. Ma per fargli spazio non partirà un vecchietto, bensì il giovane più costoso al mondo, Pato, valutato una quarantina di milioni, la cui cessione finanzierebbe tutti gli altri acquisti.
Il Papero ormai se ne vuole andare, è evidente, e gli attriti degli ultimi tempi con personaggi di spicco come Ibra o Gattuso sono la prova evidente che, se dovesse arrivare Balotelli, sarebbe lui a partire. Ma tutte queste operazioni potrebbero avvenire a giugno, mentre per gennaio gli acquisti dovrebbero essere soltanto due: Lazzari, scambiato per l’altra metà di Astori e forse la comproprietà di Merkel, ed uno tra Criscito e Ziegler, con quest’ultimo in vantaggio perché meno costoso e perché il Genoa sta facendo partire troppi giocatori e non può permettersi di perdere una pedina fondamentale come Criscito.
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