Scudetto e Coppa Uefa: questi gli obiettivi dichiarati del Milan ad inizio stagione, mentre l’album si riempiva di figurine e le figuracce nelle amichevoli trovavano ampie giustificazioni (assenze e infortuni, ad esempio). E’ presto per i verdetti definitivi, ma, a pochi giorni dalla sosta natalizia, si può comincare a tracciare un bilancio della stagione rossonera, fin qui non proprio esaltante, non come previsto almeno.
Terzo posto in campionato in compagnia del Napoli, tre punti di distacco dalla Juventus e, soprattutto, a meno 9 dall’Inter; fuori dalla Coppa Italia; secondo posto nel girone di Coppa Uefa, dove teoricamente l’armata di Ancelotti avrebbe dovuto stradominare. A chi dare la colpa?
Che il Milan sia una delle squadre maggiormente falcidiate dagli infortuni non è una novità e ne abbiamo avuto la prova anche nella gara di ieri contro un Wolfsburg non certo irresistibile. Senderos, Pirlo, Seedorf vanno a completare la lunga lista di acciaccati che popola l’infermieria rossonera. Ma altre squadre hanno avuto gli stessi guai (forse anche maggiori) e ne sono venute fuori brillantemente (basta guardare in casa Juve o in casa Roma). E allora?
E allora il problema è a monte, se è vero che Ancelotti bussa continuamente alla porta della società per chiedere rinforzi. Che sia stata sbagliata la campagna acquisti? Che si sia puntato troppo sui grandi nomi, tralasciando invece l’aspetto dell’equilibrio? Che sia ora di svecchiare e di proporre forze nuove? Scegliete voi la risposta che più vi piace, perché alla fine sono tutte valide.
Basta guardare la gara di ieri o quella di domenica sera contro la Juventus, dove gli avversari correvano e i rossoneri si divertivano a fare le belle statuine. Detto questo possiamo anche continuare a parlare di infortuni, di sfortuna o di pedine fondamentali che vengono a mancare sul più bello, ma resta il fatto che per raggiungere obiettivi ambiziosi come lo scudetto o la Coppa Uefa, non basta il blasone o l’elenco di grandi giocatori presenti in rosa.
Ancelotti ha parlato di “momento delicato” e la pausa natalizia arriva come una benedizione in casa Milan (al di là del risultato di domenica prossima con l’Udinese). Poi converrà cambiare qualcosa e in fretta, altro che arrivo di Beckham!
Fabrizio 18 Dicembre 2008 il 12:54
Sicuramente servirà rinforzare la squadra con il mercato di gennaio,servirà almeno un giocatore per reparto.
Tu parli di Roma e Juve, per la seconda sono d’accordo, per quanto riguarda la Roma il momento no gli è finito quando è tornato un certo Totti e s’è visto che ha fatto la differenza.
Quello che ammiro della Juve sono i ricambi, giovani e con tanta voglia di fare, mentre nel Milan sono solo ricambi, grandi nomi (Vedi shevchenko etc…), ma solo ricambi!
Se arriva solo Beckam non aspettiamoci grandi cose, un Uomo non fa una squadra per quanto forte possa essere.
Ragazzi, Spero che qualcuno nell’alto della dirigenza inizi a pensare a dei rinforzi SERI!
Ciaooooo
Gioia Bò 18 Dicembre 2008 il 14:58
Si Fabrizio, riguardo alla Roma diciamo praticamente la stessa cosa: ha ricominciato a girare quando è rientrato un certo Totti (che comunque era fuori per infortunio…). In quanto alla sfortuna poi, mi sembra che sia la Roma che la Juve ne abbiano avuta a volontà, ma hanno avuto anche la forza di superare (in un modo o nell’altro) il momento di crisi.