C’era un tempo in cui il campionato italiano era considerato il più bello del mondo e tutti, o quasi tutti i calciatori avrebbero fatto carte false pur di vestire la maglia di una squadra italiana. Poi arrivarono le offerte faraoniche dell’Inghilterra e della Spagna e fummo costretti ad assistere ad una sorta di controtendenza, perdendo molti grossi nomi che preferivano inseguire il sogno economico.
Da qualche anno sembra essersi aggiunta una nuova frontiera per il calcio, spostata un po’ più verso est ed abbiamo scoperto non senza meraviglia che anche in Germania amano gli italiani. E così abbiamo perso uno dei bomber più forti d’Europa, Luca Toni, ammaliato dalle sirene del Bayern Monaco, seguito a ruota da Barzagli e Zaccardo, che hanno lasciato il sole caldo della Sicilia per accasarsi al Wolfsbug.
Ma la lista è destinata ad allungarsi e, prima che cali il sipario sul calciomercato di questa estate, il Bayern è riuscito ad assicurarsi le prestazioni di un altro campione del mondo, Massimo Oddo, arrivato dal Milan in prestito con diritto di riscatto.
La sua esperienza e la sue capacità tecnico-tattiche ci saranno di grande aiuto.
Questo il commento di Juergen Klinsmann, che ora spera di rivedere il miglior Oddo dominare sulla fascia destra come faceva qualche anno fa, prima che gli infortuni e la stagione opaca al Milan gli facessero perdere la maglia da titolare ed il treno per gli Europei.
Nei giorni scorsi il suo nome era stato accostato al Lione, altra squadra che ha dimostrato di apprezzare i calciatori italiani (vedi Grosso), ma poi Oddo ha preferito l’offerta tedesca, nella speranza di poter un giorno tornare a vestire la maglia della squadra per cui ha sempre fatto il tifo. Ma a Milano, dopo l’arrivo di Senderos, le porte per lui si erano chiuse e difficilmente avrebbe trovato spazio nella difesa rossonera.
Ora è pronto per la nuova avventura e magari in cuor suo spera di far pentire il Milan per averlo lasciato partire, ma il calcio è così e nemmeno un campione del mondo ha il posto assicurato. Riuscirà a tornare quello che era prima dei mondiali del 2006? Ha un anno per dimostrarlo e per riprendersi quello che era suo. Auguri!