Il nome Lewandowski è quello più pronunciato nella giornata di oggi dopo i 4 gol rifilati al Real Madrid in semifinale di Champions League. Non è un nome del tutto nuovo per il pubblico italiano, specialmente perché da circa un anno è nelle mire di squadre come la Juventus e l’Inter. La sua storia con le italiane però comincia molto prima, sin dalla stagione 2008/2009, ed è il simbolo di un’Italia del calcio che non se la sente di osare e che invece si fa soffiare i grandi campioni.
Come ricorda il sito Goal.com, il legame Lewandowski-Italia comincia nel 2008 quando giocava ancora nella Serie B polacca. All’epoca aveva 20 anni e fu offerto alla Lazio per la ridicola cifra di 100 mila euro. Lotito rifiutò e lui finì al Lech Poznan. Una scelta positiva per il club in cui ha una media gol di quasi una rete ogni due partite ed in cui si fa notare anche a livello europeo. Cominciano ad osservarlo anche Sampdoria, Palermo e Fiorentina che però non sono mai convinte di lui.
L’episodio più assurdo avviene l’anno successivo quando Pierpaolo Marino, ex ds del Napoli che oggi si vanta di aver “scoperto” Lewandowski, si trovò a decidere se ingaggiare lui o Hoffer. Tutti sappiamo com’è andata a finire. Nel 2010 fu il Genoa a pensare all’attaccante polacco, e ad un certo punto sembrava anche fatta, ma poi ebbe la meglio il Borussia Dortmund per una manciata di milioni. L’investimento è stato ben ripagato visto che in questi tre anni il bomber ha segnato più di 70 gol ed ora viene venduto per 28 milioni di euro ai rivali del Bayern che l’hanno soffiato alla concorrenza di Juve e Inter che non se la sono sentita di osare.
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