Chi pensava che con l’arrivo di Giaccherini ed il quasi accordo per Alex il mercato della Juventus si potesse dire concluso, si sbagliava. Nella giornata di ieri non solo Marotta ha rimesso in gioco Elia e Perotti, le prime scelte per le fasce, seguiti da Afellay e Ramirez, ma si è buttato a capofitto su Bruno Alves.
Il difensore portoghese, oggi allo Zenit, è diventato un pallino fisso di Conte e Marotta che vogliono portarlo a tutti i costi a Torino. Spalletti non chiude ad una trattativa, ma le condizioni sono complicate, anche se non impossibili.
L’ex allenatore della Roma infatti ha chiesto Pepe o Bonucci per il difensore, più conguaglio. Ma se il conguaglio sicuramente non sarà alto, visto l’alto valore dei due giocatori (4 milioni se fosse inserito Bonucci, qualcosa in più con Pepe), il problema sta proprio nelle contropartite. Conte, che ha lanciato proprio Bonucci nel calcio che conta, non vuol liberarsene, considerandolo una ottima alternativa ad una coppia difensiva composta da Chiellini e Alex. Il problema è che dall’Inghilterra si vocifera di problemi al ginocchio del difensore del Chelsea che starebbero facendo fare marcia indietro ai bianconeri.
Non resta che Pepe, ma quando ieri tutto si stava concretizzando, ecco che Krasic in allenamento si infortunia, rendendo l’esterno ex Udinese nuovamente incedibile. A questo punto lo sciopero per la Juve cade come manna dal cielo, in modo da lasciare il tempo a Conte di chiudere una squadra come la vuole lui e, considerando lo stop per le nazionali, avrà ancora un paio di settimane di tempo in più per fare assimilare gli schemi.