Come avrete notato, il campionato francese sembra essersi svegliato dal torpore che lo ha colpito in questi ultimi anni, quando ai nastri di partenza c’era solo una pretendente allo scudetto: la corazzata dell’Olympique Lione. Probabilmente è stato proprio il finale thrilling della scorsa stagione a far cambiare le ambizioni delle altre società, perchè per la prima volta negli ultimi 7 anni la vincente si è decisa solo all’ultima giornata.
Questa ritrovata competitività ha portato ad un aumento dell’attenzione da parte del pubblico francese, e di conseguenza anche un aumento degli investimenti da parte delle televisioni. Come diretta conseguenza tutto ciò ha portato ad un mese di Luglio infuocato dal punto di vista del mercato, che ha visto squadre al limite della retrocessione come il Psg formare una rosa da Champions League, e squadrette mai sentite nominare fare grandi acquisti.
L’anno scorso, nei mesi di Luglio e Agosto, nella Ligue 1 si spesero complessivamente 68 milioni di euro per i vari acquisti. Quest’anno nel solo mese di Luglio i milioni spesi sono stati già 120. E non si tratta solo di un aumento di acquisti. Anzi, questi sembrano essere diminuiti, almeno nel numero. Quello che è cambiato è stata la qualità degli stessi, e l’ingaggio da versare ai calciatori. La squadra che si è mossa meglio è stata sicuramente quella della capitale, perchè non si poteva rischiare come lo scorso anno di salvarsi a due giornate dalla fine. E così sono arrivati i vari Makelele, Giuly e Dembele, costati non poco, e si punta alla promessa Piquionne, a Kezman, e al sogno proibito Nesta, che però difficilmente partirà da Milano.
Ma la società in grado di spendere più di tutti, nonostante una rosa già competitiva, è il Lione, che ha già speso oltre 52 milioni di euro se consideriamo i 14 per Ederson spesi a Gennaio, ma per un ingaggio ufficializzato quest’estate. Il club pluricampione di Francia sta puntando seriamente Eto’o, ma per ora si consola con Makoun, Lloris (soffiato al Milan) e l’ex Chievo Mensah. Tra gli acquisti più costosi ci sono stati il passaggio di proprietà di Ben Arfa e di Konè al Marsiglia rispettivamente per 12 e 9 milioni di euro, e gli 8 spesi dal Rennes per l’ex Udinese Asamoah. In tutti questi investimenti le note stonate sono due: uno è il Bordeaux, arrivato ad un passo dal colpaccio la scorsa stagione, che ha speso pochi euro finora, ma che si è assicurato il prestito del milanista Gourcuff, e poi il Monaco, sull’orlo del fallimento, costretto solo a valorizzare qualche giovane promettente, sperando di non finire in Ligue 2. La Rivoluzione (calcistica) Francese è appena cominciata.