Questo scambio non s’ha da fare. Il polverone sollevato due giorni fa dai rumors che volevano lo scambio Balotelli-Cassano già in questi giorni sono destinati a rimanere solo voci di corridoio. Super Mario infatti ha dichiarato di non avere la minima intenzione di andare a giocare a Genova. Anzi, se proprio dovesse lasciare l’Inter, preferirebbe andare a giocare in Premier League piuttosto che rimanere in Italia.
Per evitare complicazioni intanto la Juventus si è risvegliata dal suo torpore e ha dato un’accelerata alla trattativa per arrivare a Cassano. Finora i bianconeri si erano adagiati sugli allori perché sembrava che l’accordo con il calciatore e la sua società fosse stato trovato: Cassano restava a Genova fino al 2010, cioè fino a quando non scadeva anche il contratto di Del Piero. Poi al capitano bianconero sarebbe stato presumibilmente offerto un contratto da dirigente e alla Samp un lauto compenso per aver trattenuto il calciatore, più una buona contropartita tecnica. Ma ora tutto è stato rivoluzionato.
Certo, Cassano all’Inter difficilmente lo vedremo, anche perché ai nerazzurri servirebbe una prima punta, mentre el Pibe de Bari non è propriamente un centravanti, ma intanto Mourinho ha dato il suo consenso alla trattativa, e se lo vuole lui qualche speranza di prenderlo c’è, anche se molto ardua. I blucerchiati non fanno mistero sulle contropartite: uno o due calciatori di ottimo livello più soldi. Sui liquidi Moratti non ha problemi, ma sulle contropartite non sarà facile mettersi d’accordo, specialmente senza l’assenso di Balotelli.
Intanto lui sembra non doversi muovere da Milano. Tra i 5 attaccanti nerazzurri solo Crespo è destinato ad andarsene a breve, mentre Cruz potrebbe cambiar maglia solo con l’arrivo di un altro attaccante migliore. Cassano no, Milito no, Owen difficile, Tevez impossibile. Chissà che alla fine non rimanga tutto così com’è. Intanto la diplomazia bianconera sta lavorando sotto traccia, e sembra aver raggiunto un accordo con Giuseppe Bozzo, procuratore di Cassano, che aggiungendosi alle rassicurazione di Garrone, fanno tornare la calma tra gli emissari bianconeri.
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