Ci risiamo, appena le cose cominciano ad andar male, ecco che si ritorna a parlare della cessione di De Rossi. I soldi degli arabi fanno gola, su questo non ci sono dubbi, ma stavolta qualcosa rispetto al passato è cambiata: la società e l’allenatore non sembrano opporsi strenuamente alla sua cessione. Anzi, tutt’altro.
Tutto è nato dallo sfogo di De Rossi che ha criticato i metodi di allenamento di Zeman, considerati troppo duri. La risposta del tecnico, che domenica scorsa aveva lasciato fuori dai titolari lui, Osvaldo e Burdisso, è stata di difendere questi ultimi due (Osvaldo perché fortissimo ma si impegna poco, Burdisso perché si impegna tanto ma ultimamente non sta bene), lasciando fuori dagli elogi proprio De Rossi.
DOPPIONE? – Ma non è solo questo. De Rossi e Zeman non si sono mai “presi”, con il tecnico che non riesce a trovargli una posizione in campo che gli vada bene, ed ora si viene a sapere pure che la scorsa estate proprio Zeman dette l’ok alla cessione del centrocampista. Il fatto che furono ingaggiati Bradley e Tachtsidis è da leggere proprio nell’ottica della cessione di Capitan Futuro. Poi all’epoca non se ne fece più nulla, ma se le cose tra i due non dovessero rimettersi a posto nelle prossime settimane, la società autorizzerà PSG, Manchester City e Real Madrid ad avviare l’asta per De Rossi.
Photo Credits | Getty Images