Aurelio De Laurentiis sta costruendo, con il contributo del tecnico Walter Mazzarri e della dirigenza capitanata dalla figura del direttore sportivo, Riccardo Bigon, il Napoli che nel corso della stagione 2011/2012 sarà chiamato a ripetere – se non migliorare – le gesta in campionato dell’anno appena concluso e ad affrontare il palcoscenico europeo più importante, quello della Champions League.
Dopo aver appianato i dissidi con Mazzarri e averlo convinto a continuare l’avventura con il club partenopeo, De Laurentiis si sta preoccupando di non perdere i big in rosa, distratti dal richiamo di sirene che hanno i nomi blasonati di Milan (Marek Hamsik), Real Madrid (Ezequiel Lavezzi), Chelsea (Edinson Cavani). Finora pare che il patron abbia saputo resistere a pressioni rese importanti da offerte condide da parecchi zeri, ciò non toglie che il proseguo del mercato possa riservare sorprese amare per la piazza campana.
Eppure, De Laurentiis mostra di non dare peso e seguito alle indiscrezioni che sio vanno ripetendo in questa fase di calciomercato e sembra davvero concentrato all’allestimento di una formazione competitiva e più forte di quella che ha preceduto. Perso Mimmo Criscito, accasatosi presso i russi dello Zenit Sanpietroburgo dopo essere stato a un passo dalla vestizione della casacca del Napoli, toccherà a questo punto concentrarsi su quelli che sono obiettivi dichiarati. A fare chiarezza su ciò che potrebbe accadere in casa azzurra, è lo steso patron il quale ha fatto il punto su acquisti e obiettivi:
“Abbiamo preso Rosati, è il secondo portiere del Napoli. Inler? Ho incontrato Pozzo a Capri, festeggiava il suo compleanno. Mi ha invitato, credevo mi volesse parlare, invece mi ha soltanto invitato alla festa. C’erano i figli, belle ragazze e tantissima gente. La compagnia è stata simpatica fino alle 2 del mattino. Per Inler, lasciateci lavorare a fari spenti. Arturo Vidal? La Juventus, così come il Genoa, l’Inter, il Milan, il Barcellona, stanno seguendo i giocatori di presunto valore. E lui lo è”.
Immaginare un Napoli senza il suo bomber, Edinson Cavani? Eloquenti le parole di De Laurentiis:
“Mi dovrebbero togliere la patente di presidente del Napoli, se lo vendessi a meno di 100 milioni di euro. Poi si dovrebbe arrabbiare lui, mica vale così poco. Ha anche rinnovato il contratto, gli ho dato il giusto e lui se lo meriterà”.