Ormai in casa Milan non si parla più del “se” Ibra e Thiago Silva partiranno, ma di cosa ne sarà della squadra subito dopo. La situazione comunque sembra abbastanza chiara: le casse rossonere ci guadagneranno due volte da queste due cessioni, la prima perché la metà del guadagno verrà investita e l’altra metà andrà a coprire le perdite, e la seconda perché si risparmierà un sacco in stipendi.
Per questo l’obiettivo numero uno per l’attacco è Carlos Tevez. Galliani si è messo subito in contatto con l’agente del calciatore il quale ha confermato l’accordo dello scorso anno. In pratica non dovrebbero esserci differenze rispetto a quanto stabilito a gennaio: 20 milioni al Manchester City più 6 all’anno al giocatore. Dunque L’incasso di Ibrahimovic andrebbe tutto al City, ma il risparmio per il Milan è sull’ingaggio visto che l’argentino percepisce la metà dello svedese ed ha anche 3 anni in meno che non guasta mai.
LA DIFESA – Dei 45 milioni di Thiago Silva solo la metà verranno spesi, e forse anche qualcosa in meno. I nomi sul taccuino sono al momento due: Rolando del Porto, valore 15 milioni, e Astori del Cagliari, per cui Cellino ha rifiutato l’offerta da 10 milioni dello Spartak Mosca. Visti i buoni rapporti tra le società però non è detto che la stessa cifra non possa essere accettata se ad offrirgliela fosse il Milan. Momentaneamenta abbandonata invece la pista Ogbonna, definitivamente abbandonata quella per Dedè che ha rinnovato col Vasco.
Infine a quanto pare per l’attacco potrebbe rimanere tutto inalterato, Tevez a parte. Berlusconi vuole incassare quell’assegno per ripianare i debiti e non vuol spenderlo tutto, quindi se tra difensori e l’Apache dovesse già spendere 35-40 milioni, non sarebbe acquistato più nessuno. Anche perché il prestito di Carroll si allonta dopo che il Fulham si è offerto di acquistarlo a titolo definitivo, Van Persie o rinnova o va alla Juve, mentre per Dzeko il City non scende sotto i 20 milioni, e per Destro siamo sempre intorno ai 15. Dopotutto le parole di Berlusconi “vedrete che Pato ed El Shaarawy vi sorprenderanno” la dicono lunga sulla politica societaria.
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