La rosa dei possibili sostituti di Ibrahimovic si sta restringendo, ma non è detto che sia definitiva. In pole position attualmente sembrano esserci due attaccanti: Leandro Damiao ed Edin Dzeko. La società però non lascia fuori nessuno e così non sono da escludere anche gli arrivi di Tevez o Matri. Al momento però solo uno può arrivare, ma diventerebbero due nel caso di partenza di Robinho.
Ieri è stata la giornata di Damiao. Il suo procuratore ha incontrato Galliani e a fine incontro ha spiegato ai giornalisti che le due parti sono molto vicine. Damiao vuole l’Italia e lo stipendio relativamente ridotto, 2 milioni l’anno, permette di parlare seriamente dell’acquisto. L’unico problema resta la richiesta dell’Internacional che vuole 20 milioni. Non una cifra assurda, ma se si può ridurre è meglio. Per questo Galliani tenta di abbassare le pretese facendo trapelare voci di altri ingaggi, ma non tiene conto che tra qualche giorno comincia l’Olimpiade, e se Damiao dovesse segnare caterve di gol il prezzo lieviterebbe.
SITUAZIONE DZEKO – Come dicevamo, al secondo posto c’è Dzeko. Possiamo definire la trattativa a buon punto in quanto, nonostante Mancini continui a dire che il bosniaco non parte, il suo procuratore ha ammesso che al 70% è già del Milan. Lui vuole la Serie A (infatti è stato vicino più volte alla Juve), ed è disponibile anche a ridursi l’ingaggio. Anche qui il problema è la richiesta del City che dopo averlo pagato a peso d’oro vuol limitare la minusvalenza. Venticinque sono i milioni richiesti, ma probabilmente a 20 si potrà chiudere.
I due attaccanti “di scorta” al momento sembrano Tevez e Matri, ma sembrano molto difficili. Anche se Galliani ha incontrato l’agente dell’argentino, c’è da considerare che ora sta giocando con regolarità, la società punta su di lui e non c’è più tutta quella fretta di cederlo che c’era nel gennaio scorso. Insomma, forse i 25 milioni pattuiti potrebbero non bastare più. Per quanto riguarda Matri, la Juventus di certo non sarebbe contenta di cederlo ad una diretta concorrente, e per questo lo venderebbe solo a due condizioni: che non si scedesse sotto i 15 milioni e che arrivasse un centravanti di prim’ordine. Ma per adesso siamo lontani dal conoscere la soluzione a questo rebus.
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