Domani potrebbe essere un giorno speciale per i tifosi rossoneri, e non perché comincia il campionato. Mentre la squadra sarà in campo, saranno in molti ad avere la mente a qualche migliaio di chilometri di distanza, in quel di Madrid, dove Adriano Galliani concorderà il ritorno al Milan di Riccardino Kakà. Florentino Perez aveva sparato alto qualche settimana fa chiedendo 25 milioni di euro, ma ora le richieste saranno molto ridimensionate.
I motivi sono tanti. Prima di tutto lo stipendio. Kakà percepisce 10 milioni di euro l’anno. Oltretutto finora questi sono stati tassati poco, ma dal prossimo anno la legge Beckham che prevede la metà delle tasse per i calciatori sarà eliminata grazie alla crisi, e così il costo del brasiliano per il club sarà pesantissimo. Secondo motivo: Kakà non solo non è titolare, ma stando alla gerarchia di Mourinho non è nemmeno panchinaro.
DESTINO IN TRIBUNA – Davanti a lui infatti ci sono Di Maria, Ozil e Cristiano Ronaldo titolari. Callejon, ed uno tra Benzema e Higuain (quello che non gioca da prima punta) in sostituzione. E poi c’è il terzo motivo: è stato trovato l’accordo sulla base di 38 milioni di euro per l’ingaggio di Modric, e dunque Kakà si allontana persino dalla panchina. Se a tutto questo aggiungiamo il fatto che negli ultimi 2 anni è stato più infortunato che in campo, si capisce come convenga cederlo il prima possibile.
La strategia del Milan è sempre la stessa: prestito oneroso con riscatto. Le soluzioni sono prestito sui 2 milioni con obbligo di riscatto ad 8, oppure prestito un po’ più costoso ma con diritto a 10. Insomma, su questo ci penserà Galliani a trovare una soluzione. Per quanto riguarda lo stipendio, dirigenza e giocatore si sarebbero accordati sulla base dei 6 milioni a stagione. Sono quasi la metà di quanto percepisce a Madrid, ma se Kakà vuol tornare a fare il calciatore, e vuole guadagnarsi la convocazione al Mondiale di casa del 2014, si deve accontentare. Entro domani sera conosceremo la risposta.
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