Fino a qualche giorno fa, Riccardo Montolivo era considerato un affare già concluso: si prevedeva il suo sbarco in quel di Milanello a giugno del 2012, quando il giocatore si sarebbe liberato a parametro zero.
Ora le cose sembrano cambiate. Secondo diversi operatori di mercato il Milan resta in vantaggio, ma la Juventus si sarebbe fatta prepotentemente avanti per assicurarsi il giocatore già in questo mercato invernale. Con il cambiamento di modulo la Juventus si trova a corto di centrocampisti di qualità che possano dare il cambio al trio Marchisio, Pirlo e Vidal, e l’acquisto di Montolivo potrebbe permettere di colmare questa lacuna.
Per il Milan invece l’acquisto del centrocampista di Caravaggio non rappresenta una priorità, per cui difficilmente si spingerà ad offrire denaro o giocatori che possano interessare Pantaleo Corvino, mentre l’Inter sarebbe più interessata ad acquistare dei centrocampisti più di rottura.
Beppe Marotta sembrerebbe essere pronto a mettere sul piatto denaro e contropartite tecniche di interesse per i Viola. In particolare si parlerebbe di Luca Marrone e forse di Fabio Quagliarella, mentre un’altra contropartita tecnica offerta – Vincenzo Iaquinta – non interesserebbe la dirigenza fiorentina, visti i dubbi sulla sua condizione fisica.
Il problema sarà mettersi d’accordo sulla valutazione del giocatore viola. Alcune fonti parlano di un prezzo tra gli otto e i dieci milioni di euro, francamente mi sembrano troppi per un giocatore che libererà a parametro zero tra pochi mesi.
Un altro problema potrebbe essere legato alla formula con cui Marrone potrebbe passare alla Fiorentina. Normalmente la Juventus non cede a titolo definitivo i giovani di belle prospettive, e Luca Marrone, anche se non ha ancora esordito in questa stagione, è pur sempre il capitano della Under 21 di Ciro Ferrara.
In più credo che visto il fiuto di Corvino in tema di giovani, nessuno voglia cedergli un giocatore a buon mercato per poi vedere moltiplicato il suo valore nel giro di poco tempo – come recentemente insegna il caso di Alessio Cerci.
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